Cari amici,
le mail inviate al sito della Juventus e quelle pubblicate su questo e altri forum in merito all’intervista al direttore della Gazzetta dello Sport richiedono di rispondere a una domanda ricorrente: perché Hurrà Juventus ha dato la parola a Carlo Verdelli? Per due ragioni: prima di tutto perché credo sia giusto che un giornale come il nostro interroghi il mondo dell'informazione - non solo quello amico - sul modo di vedere e raccontare la Juventus. E mi sembrava corretto cominciare dal "foglio rosa", che continua a essere il giornale sportivo più letto. La seconda ragione è forse la più evidente: il rapporto tra i tifosi della Juventus e la Gazzetta dello Sport è un rapporto antico. Che tanti juventini abbiano smesso di comprare questo giornale è un fatto: e su questo fatto secondo me valeva la pena di aprire un confronto, chiedendo a Verdelli di rispondere alle critiche che nell’ultimo anno sono state rivolte a lui e al suo giornale. Le domande di Simone Stenti sono serie, severe, dirette. La sua è un’intervista che non fa sconti e che non elude i temi più spinosi. E permettetemi di sottolineare che è dalle domande che si capisce la linea di un giornale, non dalle risposte. Quelle, ovviamente, le mette l’intervistato. E in questo caso, come era da attendersi, le risposte di Verdelli hanno fatto discutere e provocato reazioni forti, che stiamo registrando e alle quali daremo spazio nel prossimo numero di Hurrà Juventus. Mi auguro di aver chiarito il “caso” e di aver contribuito a riconciliare gli juventini con il loro giornale.
Grazie per l’ospitalità,
Giuseppe Gattino
Direttore Hurrà Juventus
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