Benvenuti!

In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

Per contribuire al blog, scrivete a ilmagodiios@gmail.com

Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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mercoledì 27 aprile 2011

Un nuovo incarico per Blòn



Blòn è amministratore delegato e direttore generale della Juventus.

Questo è noto.

Ma ci sono diverse cose poco note.

Amministratore delegato, va bene (si fa per dire).

Ma delegato a fare che?

Non si sa bene.

Direttore generale, va bene (anche qui, si fa per dire).

Ma direttore (generale, per di più, mica semplice) de che?

Non si sa bene.

Un'altra cosa che si sa è che per fare l'amministratore delegato a non si sa bene cosa e il direttore generale di non si sa bene che Blòn si porta a casa ogni anno un congruo gruzzoletto.

Qualcuno potrebbe obiettare che Blòn sta gestendo (si fa per dire) il progetto stadio.

Certo, vero.

E' un dato di fatto.

Ma a volte la toppa è peggio del buco.

Amministratore delegato allo stadio?

Direttore generale dello stadio?

Suona molto male, non trovate?

E poi, comunque, la gestione (si fa per dire) del progetto stadio non è certo sufficiente a giustificare il gruzzoletto annuale di Blòn. Anche perché non appena saranno ufficializzate le coppie di tiranti ai QUATTRO angoli dello stadio... Meglio volare bassi...

Di questo sono pienamente consapevoli anche John&Blon, che da mesi si stanno arrovellando per risolvere la questione.

Oggi, finalmente, l'illuminazione.

Come forse sapete, nel primo pomeriggio la Juventus ha inaugurato, tra le altre cose, la propria nuova pagina Facebook.

Un gran successo di pubblico, con migliaia di iscritti in poco tempo.

Peccato però che gli iscritti abbiano mostrato di non gradire affatto la gestione John&Blon.

E neppure l'Agnelli di contorno (anche questo è un segno dei tempi, una volta gli Agnelli erano il piatto principale, ora solo un insipido contorno).

E la scintillante nuova pagina Facebook della Juventus è stata subito sommersa da un diluvio di critiche ed insulti.

Ma non tutti i mali vengono per nuocere.

John&Blon, astuti come faine, hanno preso spunto dalla vicenda Facebook, trovando la soluzione al problema che li angustiava da tempo.

Blòn sarà il moderatore della pagina Facebook della Juventus.

E per questo delicato compito riceverà anche un aumento di compenso.

venerdì 8 aprile 2011

Esplora. Sogna. Scopri

Dalla lettera di John Elkann agli azionisti Exor. "Pensando al prossimo decennio, mi è venuta in mente questa frase: 'Tra vent’anni sarai più deluso dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri'. Alcuni la attribuiscono a Mark Twain; io la trovo molto illuminante". Anche noi la troviamo molto illuminante. Esplora, sogna, scopri, John Elkann. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. E quando le vele sono belle gonfie, levati finalmente dalle palle!

mercoledì 6 aprile 2011

Cara Exor ti scrivo

Sul sito di Exor, la holding con logo nerassurdo che controlla (purtroppo) il 60% della Juventus, è stata pubblicata la lettera che l'erede John Elkann leggerà agli azionisti, convocati in assemblea il prossimo 28 aprile per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010. Nella lettera si ricorda, alla fine che "da quest’anno, in base alla nuova normativa in vigore, gli azionisti hanno il diritto, anche prima dell’Assemblea, di fare domande e ricevere risposte secondo una procedura descritta sul sito internet www.exor.com". L'erede ci informa che questa possibilità "è stata estesa anche a chi non è azionista della Società, che potrà quindi proporre un quesito su Exor mandando una breve mail all’indirizzo agm@exor.com; le domande verranno riassunte e raggruppate per tema, e riceveranno risposta nel corso dell’Assemblea". I quesiti su Exor possono, ovviamente, riguardare l'andamento delle società partecipate dalla stessa, tra cui la Juventus. Se avete domande da rivolgere all'erede sulle disastrose performance della Juventus da quando è affidata alla sua sagace supervisione, fatevi avanti: scrivete (evitando inutili offese) a agm@exor.com.

venerdì 25 marzo 2011

I circoli viziosi di Monsieur Blòn


Monsieur Blòn, uno degli amministratori (inspiegabilmente) delegati della Juventus, ha partecipato ad una tavola rotonda su "l'internazionalizzazione dello sport italiano: opportunità e prospettive", a margine della presentazione del corso di Sport Business Academy.
Il dirigente (si fa per dire) della società bianconera, con il suo eloquio alla Inspecteur Clouseau, ha parlato del nuovo stadio, in fase di realizzazione. "Il nuovo stadio apre nuove prospettive per il futuro, è un segnale forte. Vedremo a fine stagione come si piazzerà la Juve, ma col nuovo impianto si innescherà un circolo virtuoso per i ricavi, che porteranno nuovi investimenti. La decisione di costruire il nuovo stadio è stata presa cinque anni fa, dopo un evento grave per la società. Avremo la capacità di portare i giocatori nell’arena più moderna d’Europa a partire dal prossimo agosto".

Come al solito, le parole di Monsieur Blòn sono un cocktail di previsioni azzardate e di affermazioni quanto meno discutibili. Per non farla troppo lunga, ci limitiamo a QUATTRO brevi commenti.

1) Sino ad ora la gestione Elkann-Blòn ha innescato solo circoli viziosi (e gli innesti di Andrea Agnelli e di Marotta non hanno certo, almeno per il momento, invertito la tendenza). L'unico circolo virtuoso che si è visto in Corso Galfer in questi ultimi cinque anni riguarda le finanze personali di Monsieur Blòn. Bisogna essere molto ottimisti per immaginare un circolo virtuoso nel futuro prossimo della Juventus, a parità di capacità (si fa per dire anche qui) manageriali. Quel che è certo è che il nuovo stadio (ancora senza nome) farà aumentare i costi (per ammortamenti ed interessi sul finanziamento) e drenerà risorse finanziarie (per il servizio del debito). E' tutto da dimostrare, invece, che il (presunto) aumento di ricavi sia sufficiente ad assorbire questi effetti.

2) Ci sembra anche piuttosto azzardato affermare che il nuovo stadio sia l'arena più moderna d'Europa. C'è da chiedersi se Monsieur Blòn abbia mai alzato il suo prezioso lato B dalla sedia del suo ufficio in sede per fare un giro per gli stadi d'Europa. E, comunque, è facile immaginare la coda di grandi giocatori, vogliosi di venire a giocare il Birra Moretti nell'arena più moderna d'Europa in compagnia dei fenomeni parastatali che fanno parte della rosa bianconera.

3) Quel che Monsieur Blòn chiama "evento grave per la società" per noi è invece una farsa vergognosa che ha distrutto la Juventus, con il contributo decisivo delle proprietà (con annesso tutorame vario) e dello stesso Monsieur Blòn in qualità di amministratore (inspiegabilmente) delegato.

4) Monsieur Blòn sembra avere anche qualche problema di memoria, perché si scorda sempre di menzionare i meriti di Giraudo e della precedente gestione per quanto riguarda la realizzazione del nuovo stadio.

giovedì 10 marzo 2011

Buon compleanno, pazza Inter

Un intruso a Vinovo


Sui giocatori della Juventus è già stato detto di tutto.
Senza qualità. Senza palle. Senza cuore. Senza anima.
Un po', però, bisogna capirli, porelli.
Si ritrovano con un allenatore che manco con i sottotitoli riescono a capire.
Come se non bastasse, uno dei due co-AD e co-DG sarebbe un perfetto guardalinee, potendo tenere sott'occhio contemporaneamente il giocatore con la palla e l'ultimo della squadra avversaria. Ma quando parla i giocatori non capiscono mai a chi si stia riferendo di preciso.
Non parliamo poi dell'altro co-AD e co-DG, quello con la parlata (e non solo) alla Inspecteur Clouseau.
Salendo nella scala gerarchica si arriva alla Presidenza. E anche qui non è che sian proprio rose e fiori. Il dubbio che il Presidente dal cognome illustre sia, alla fine della fiera, solo un para-fulmine (o, più correttamente, un para-canguro) deve essere venuto anche ai giocatori.
Ai tempi belli, nei momenti di crisi scendeva in campo la proprietà, nelle persone di Gianni e/o Umberto Agnelli.
Una visita di uno dei due fratelli era spesso sufficiente a rincuorare e stimolare la truppa (quasi mai però scarsa come quella attuale).
Ora, invece, ai giocatori non resta neanche quell'appiglio.
La proprietà si fa vedere praticamente ad ogni morte di Papa.
E quando si fa vedere... non è certo un bel vedere.

mercoledì 9 marzo 2011

A.A.A. Affare offresi per Marotta


Ho quarantun anni.
Faccio il portiere.
Mi alleno tre volte la settimana, oltre alla partita del giovedì (peccato, non ho mai potuto vedere le imprese della Ridentus in Europa League).
Sono sano come un pesce (per gli standard ridentini): sei lussazioni alle due spalle (cinque a sinistra ed una a destra) con tre operazioni (due a sinistra, una a destra), oltre ad una frattura composta al perone con infrazione al malleolo. Nient'altro.
Tutto sommato, dovrei essere un perfetto giocatore per il nuovo corso ridentino.
Relativamente giovane. Relativamente allenato. Relativamente sano.
E, soprattutto, non costo nulla. Ma proprio nulla.
Sono un vero e proprio parametro zero, un perfetto testimonial del financial fair play.
Non ho neanche il procuratore. Neppure uno straccio di ex pizzaiolo a rappresentarmi.
Sono disposto a firmare in bianco il mio primo (e probabilmente ultimo) contratto con la Ridentus.
Anzi, scrivo io la cifra del mio compenso mensile: 0,00 euro, per un totale annuo di 0,00 euro.
Basta che non mi si obblighi a mangiare i biscotti Balocco per colazione.
E vorrei che si facesse il possibile per non farmi incontrare Elkann a Vinovo o allo stadio (rischio remoto, vista la frequenza con cui si presenta, ma non si sa mai).
A questo punto, mi immagino già gli occhi vispi di Marotta che fiutano l'affare.
Si vende il portiere che ride sempre, anche quando perde (il che ultimamente equivale a dire sempre) e papereggia.
Si ingaggia al suo posto un portiere esperto, a parametro zero e stipendio idem.
A che cifra si può immaginare di vendere il "Gordon Gekko del copripiumone"?
Considerate le capacità di chi deve occuparsi della vendita e le qualità del prodotto che viene messo sul mercato, direi a non più di quindici milioni di euro.
Per preservare il valore di Gordon sarebbe forse opportuno centellinare le sue apparizioni in campo, perché le papere, da che mondo e mondo, deprimono le quotazioni (oltre a far girare i maroni).
Ed inondare Youtube di video con le sue prestazioni di una volta.
Io sono libero anche subito, se serve. Sono svincolato.
L'unico mio impegno è trovare un sostituto per le partite del giovedì sera.
Gordon, che ne dici? Ti può interessare?
Si gioca in pieno centro a Milano, così puoi anche fare una capatina in qualche locale fighetto, per quattro risate e qualche cocktail in compagnia.
Comunque, tornando all'affare che quella vecchia volpe doriana di Marotta sta già pregustando, quindici milioni sono una bella cifra.
Un discreto tesoretto da reinvestire per rinforzare la squadra.
Considerando poi che il mio stipendio (0,00 euro) è di gran lunga inferiore a quello di Gordon, il tesoretto sarebbe ancora più consistente.
Ma è meglio volare bassi. L'acqua scarseggia e la papera non galleggia.
Con quindici milioni ci si può prendere un altro Martinez, ad esempio. E resterebbero ancora ben tre milioni da investire in qualche bel prestito con diritto di riscatto.
Un altro Rinaudo cadrebbe proprio a fagiolo. E' importante avere dei giocatori in rosa sempre pronti quando l'allenatore ha bisogno.
Lo zoccolo duro c'è già, bastano pochi e mirati ritocchi per una Ridentus no limits.
Che ne dice, Marotta? Lo vogliamo concludere quest'affare?
Quando ci vediamo in sede per firmare?

lunedì 7 marzo 2011

Chi comanda alla Juventus?


La domanda sorge spontanea.
Chi comanda davvero alla Juventus?
Elkann o Agnelli?
Agnelli è il Presidente. Vero. Formalmente è così.
Ma il CDA, nominato nell'assemblea di ottobre 2010, è composto in gran parte da persone riconducibili ad Elkann.
Inoltre, Monsieur Blòn continua ad essere co-amministratore delegato e co-direttore generale della Ridentus.
Infine, ed è questo il profilo più importante e preoccupante, i cordoni della borsa sono saldamente nelle mani di Elkann, in qualità di presidente e neo-amministratore delegato di Exor.
Se Elkann mette il veto ad eventuali aumenti di capitale della Ridentus, ad Agnelli non resta che prenderne atto e mettersi a movimentare i famosi 170 milioni.
Ma se così stanno le cose, forse Agnelli farebbe meglio a fare qualcos'altro. Dimettersi dalla carica di Presidente e di paravento ufficiale del cangurino.

Sono solo canzonette


Se chiamate in Fiat, e chiedete di parlare con l'amministratore delegato Marchionne, potete ascoltare, mentre attendete che il centralino passi la chiamata, "Born of Fire" di Eminem.
E se chiamate in Exor e chiedete di parlare con il neo-amministratore delegato Elkann? Visti i colori del logo Exor, niente di più probabile che la musica di sottofondo sia "Pazza Inter".

mercoledì 2 marzo 2011

La Juventus non interessa



John Elkann, presidente e (neo) amministratore delegato di Exor (quella società dal logo nerassurdo che detiene, purtroppo, il 60% del capitale della Juventus) ha mostrato, per l'ennesima volta, che il proprio interesse per le sorti della società bianconera è pari a quello che Auricchio & Co hanno dichiarato di avere per l'Internazionale Cartoni FC ("l'Inter non interessa", in risposta all'assistente Rosario Coppola, che si era recato spontaneamente dagli investigatori di Roma per parlare del "sistema" in modo allargato e di pressioni ricevute per un caso che coinvolgeva l'I.C.F.C.).
L'erede con la "faccina da piccolo canguro che esce dal marsupio" (cit. Dagospia), intervistato da Sky Sport al Salone dell'auto di Ginevra, ha dovuto rispondere ad una domanda molto insidiosa: "Non possiamo non farle una domanda sulla Juventus, che non va molto bene. C'è un po' di ottimismo per la fine del campionato? Ci sarà un nuovo corso?". La risposta del (purtroppo) erede, pur non raggiungendo le vette sublimi di un recente passato (vedi video) è comunque molto significativa: "Siamo a Ginevra al Salone dell'auto e di questo parleremo".
Una via di mezzo, in pratica, tra un "non rompetemi la minchia con 'sta Juventus", e "cos'è la Juventus?".

giovedì 17 febbraio 2011

Balocco rinnova (solo per colazione)


La Juventus ha comunicato sul proprio sito ufficiale che Balocco ha rinnovato la partnership in qualità di Official Sponsor. Il marchio Balocco comparirà anche per il 2011-2012 "sulla maglia da gioco della prima squadra per un terzo di tutte le partite, amichevoli incluse, disputate nell’arco dell’intera stagione. Inoltre, il marchio Balocco sarà sponsor di maglia del Settore Giovanile della società bianconera, per tutte le competizioni ufficiali e amichevoli".

Nel comunicato ufficiale, oltre ai soliti bla bla bla di Blòn, che lasciano il tempo che trovano, viene sottolineato il profilo fondamentale ed innovativo di questa rinnovata partnership. Il corrispettivo? No, di questo non si parla. Meglio stendere un pietoso velo. Viene invece precisato che "i prodotti Balocco quotidianamente riempiono le tavole della colazione dei campioni bianconeri".

Per il momento, i campioni bianconeri, razza un po' in via di estinzione, sono vincolati solo per colazione e restano liberi di riempire le loro tavole in altri momenti della giornata con prodotti di marche concorrenti. Se la rinnovata partnership darà i frutti sperati è molto probabile che bla bla bla Blòn e Alberto Balocco (amministratore delegato della omonima società dolciaria) concordino di estendere la fornitura anche per le tavole della merenda (standard e sinoira) e per quelle da poker frequentate dal Gordon Gekko del copri-piumone (sembra che qualcuno non abbia ben compreso la ragione di questa definizione; ci contatti in privato e gliela illustreremo).

martedì 15 febbraio 2011

L'erede cooptato?



Il Commissario Sant'Albano non è più tale.
Sempre Sant'Albano rimane, ma non più Commissario.
E' stato degradato.
Era un Commissario.
Ora è un Appuntato.
Era amministratore delegato della Exor (quella società dal logo nerassurdo, che purtroppo controlla la Juventus).
Ora è Presidente di una società di servizi immobiliari, partecipata dalla stessa Exor.
L'ex Commissario, ora Appuntato, Sant'Albano continua, per il momento, a ricoprire la carica di amministratore (semplice) della Juventus.
Ma per quanto tempo ancora?
La degradazione del Commissario potrebbe anche comportare le sue dimissioni (spontanee o spintanee) dal CDA della società bianconera.
E se l'Appuntato Sant'Albano si dimettesse davvero? Cosa potrebbe succedere?
Qualcuno potrebbe essere cooptato dal consiglio al suo posto.
E chi potrebbe essere questo qualcuno?
Forse il nuovo amministratore delegato della Exor, quella società dal logo nerassurdo che controlla la Juventus?

mercoledì 20 ottobre 2010

Quattro milioni (e rotti) ... di calci in culo

Nei giorni scorsi, la Juventus ha pubblicato sul sito ufficiale, il progetto di bilancio al 30 giugno 2010, che sarà sottoposto all'approvazione dell'assemblea il prossimo 27 ottobre.

Tra le molte informazioni che si possono desumere dal bilancio, alcune delle quali saranno probabilmente oggetto di analisi nei prossimi giorni, mi ha sempre attratto in maniera quasi morbosa la tabella sui “compensi ai componenti degli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche” (si trova a pagina 87 del progetto di bilancio).

Da convinto sostenitore della meritocrazia, ritengo assolutamente normale che gli amministratori esecutivi di una società ben gestita siano remunerati in misura congrua. Ma deve valere anche il contrario. Se una società non è gestita bene, questo dovrebbe riflettersi sulla remunerazione dei dirigenti (e non solo su quella, anche sulla stabilità e prosecuzione dei loro incarichi…).

Leggendo la tabella di pagina 87 e, in particolare, gli emolumenti monstre riconosciuti ad alcuni componenti dell’organo di amministrazione, la Juventus sembrerebbe essere una società gestita alla perfezione. Lo stesso dicasi in base alle tabelle dei bilanci precedenti. Sappiamo invece tutti benissimo come sia stata amministrata la società bianconera in questi anni.

La triade (alla francese, con l’accento sulla “a” e la “e” finale muta) Jean, Claude et Blòn continua ad essere remunerata, nonostante i disastrosi risultati conseguiti, con cifre da capogiro. Jean, in qualità di semplice amministratore, ha maturato un emolumento di 12.000 euro. Decisamente meglio è andata a Claude, il direttore generale. La sua remunerazione è piuttosto articolata (e corposa): 10.000 euro di benefici non monetari, 463.000 euro di bonus e altri incentivi e 570.000 euro di altri compensi (come precisato in nota, trattasi di retribuzione da lavoro dipendente e indennità spese d’affitto), per un totale di 1.043.000 euro. All’amministratore delegato Blòn, infine, sono stati riconosciuti 583.000 euro di emolumento per la carica, 24.000 euro di benefici non monetari e 600.000 euro di bonus ed altri incentivi (valore maturato dell’Additional Compensation, che sarà erogato alla conclusione del piano di sviluppo a medio termine approvato dal Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2007, al lordo degli effetti dell’attualizzazione finanziaria), per un importo complessivo pari a 1.207.000 euro. La triade savoiarda, in sintesi, si è portata a casa ben 2.262.000 euro. Una parte di questa somma (600.000 di Additional Compensation), per la verità, dovrebbe essere corrisposta solo al termine del piano di sviluppo: il condizionale è d’obbligo, perché il Consiglio di Amministrazione potrebbe comunque anticipare la data di pagamento (come in effetti è successo per l’Additional Compensation maturato negli anni precedenti, vedi infra).

La ricca annata di Jean, Claude et Blòn non è sfuggita a Gianni Dragoni, giornalista de Il Sole 24 Ore che si occupa abitualmente dei bilanci delle società di calcio. In un trafiletto pubblicato sul Sole del 13 ottobre scorso (“Juve, annus horribilis ma non per i manager”, inserto Finanza & Mercati, pag. 45), Dragoni rileva che “l’ex direttore generale della Federtennis francese ha maturato nell’esercizio al 30 giugno 2010 compensi per 2,228 milioni di euro (Dragoni non considera nel totale i 34.000 euro di compensi non monetari – ndr), secondo quanto riportato nel progetto di bilancio bianconero. Un po’ meno dei 2,67 milioni lordi percepiti l’anno precedente, che rappresentano il record nel ‘pay watch’ personale di Blanc. Ma i risultati della Juventus nell’ultima stagione sono nettamente peggiorati. La squadra è arrivata settima in campionato, una delle peggiori posizioni nella sua storia, mentre i conti sono in perdita per 11 milioni”.

Dragoni, tuttavia, non evidenzia un’altra informazione significativa che si può ricavare da una lettura attenta del bilancio. Nella sezione dedicata alle “operazioni con parti correlate” vengono indicati debiti non finanziari verso gli amministratori per 2.642,9 migliaia di euro. Questa voce si riferisce principalmente al debito di 2.000.000 di euro verso l’Amministratore Delegato (Blòn) a fronte dell’Additional Compensation maturata nel corso del mandato. Tale importo, contabilizzato nei precedenti esercizi tra i debiti non correnti, è stato liquidato nel mese di luglio 2010, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 10 maggio. In estrema sintesi, quindi, Blòn ha incassato a luglio i due milioni di euro che avrebbe invece dovuto ricevere solo al termine del piano di sviluppo (quale?).

Per Jean, Claude et Blòn, quindi, l’annus horribilis della Juventus si è rivelato, dal punto di vista delle casse personali, un annus magnificus: 3.662.000 euro di compensi ricevuti a vario titolo, cui si devono aggiungere i 600.000 euro di remunerazione differita, per un totale di 4.262.000 euro.

giovedì 15 aprile 2010

Il Cipe urbano


Chi è più forte del Cipe urbano?
Ferma i Bertini con una mano.

Con uno sguardo tra il dolce e sereno,
chiede Collina senza ritegno

Cento rubentini scalpitanti
li mette a cuccia alzando i guanti.

Sempre al telefono in mezzo al baccano
chi è più grigliatore del Cipe urbano?

Piaccia o non piaccia

Piaccia o non piaccia, a Milano c'è il mare.
Piaccia o non piaccia, 4 x 4 = 44.
Piaccia o non piaccia, 4 + 4 = 44.
Piaccia o non piaccia, 4 : 4 = 44.
Piaccia o non piaccia, 4 - 4 = 44.
Piaccia o non piaccia, Novi Ligure è in Liguria.
Piaccia o non piaccia, la Sardegna è una penisola.
Piaccia o non piaccia, l'Italia è un'isola.
Piaccia o non piaccia, Jean Claude Blòn è originario di Rozzano.
Piaccia o non piaccia, in Puglia si scia meglio che a Sestriere.
Piaccia o non piaccia, a Sestriere si va in barca a vela meglio che in Puglia.
Piaccia o non piaccia, John Elkann è uno juventino vero.

giovedì 8 aprile 2010

Johnny reo confesso


Con una lettera di poche righe (forse si era slogato un polso e non riusciva a scrivere) al Corriere, riccioli d'oro ha risposto alla tesi di Mario Sconcerti, secondo il quale "la Juve è stata... parte molto attiva nel formulare e accettare la propria condanna" nel 2006.

Riccioli d'oro, con l'innato carisma che traspare anche da poche righe scritte con mano malferma, reagisce con sconcerto alle accuse di Sconcerti: "Non posso accettare un tale stravolgimento dei fatti. Trovo le argomentazioni usate nell’articolo pubblicato ieri sul Corriere della Sera sorprendenti e preoccupanti. La Juventus non è stata «parte attiva nel formulare ed accettare la propria condanna». L'osservanza delle regole e il rispetto delle istituzioni sportive sono gli unici valori che hanno guidato ogni nostra decisione e comportamento".

Dopo QUATTRO lunghi anni, l'eredepercaso è finalmente reo confesso. L'amore per la Juventus, la tutela della società ed il rispetto per azionisti e tifosi non hanno ispirato le sue decisioni ed i suoi comportamenti, guidati esclusivamente dall'osservanza delle regole e dal rispetto delle istituzioni sportive. Ce n'eravamo accorti fin da subito, ma fa piacere che ora riccioli d'oro lo metta per iscritto.

mercoledì 7 aprile 2010

Johnnymenefotto


Sono John e me ne fotto
della squadra di mio nonno.
Della Juve mi son rotto,
faccio il tifo per quel tonno.

Tocca a te mio caro Luca,
c'è da vincere un appello.
Se Casoria non ci buca,
sarà tutto ancor più bello.

Col bilancio è andata male,
nonostante la denuncia.
Ma mi attendo un gran finale,
non mi piace chi rinuncia.

Quella banda di ladroni,
che regnava qui a Torino
Li ho cacciati a calcioni,
ora c'è quell'uno e trino.

Son già stati condannati,
non son certo cose nuove.
Con processi raffinati,
non ne servon poi di prove.

Quelle cose riprovevoli,
m'han lasciato insofferente.
L'ho già detto, son colpevoli,
non son stato indifferente.

Allo stadio io ci vengo
se lo dice il mio Gabetti.
Alla Juve non ci tengo,
vaffanculo agli scudetti.

Quel francese è molto sveglio,
va in vacanza quando vuole.
Or si sta davvero meglio,
non mi prudon più le suole.

Ci son troppi cagacazzo,
che mi tirano il golfino.
Io non sono mica pazzo,
e mi tengo il francesino.

Scrivo brevi letterine,
per mostrare gran sconcerto.
Ma la guerra non ha fine,
con Andrea ho un conto aperto.

Ma che palle gli avvocati,
di quel losco ferroviere.
Quattro anni son passati,
ma che cambi pur mestiere.

Or con tutto 'sto casino,
qualche cosa devo fare.
Una brioche al popolino,
che si deve pur sfamare.

Faccio finta di incazzarmi,
di pretendere giustizia.
Non lo fo' per rivoltarmi,
c'ho un attacco di furbizia.

Parità di trattamento,
gran tutela della storia.
Basta questo lisciamento
e che Dio v'abbia in gloria.

venerdì 2 aprile 2010

Prima pagina della Gazzetta



(Vignetta di pinobici -ju29ro.com)
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Qualcosa sarà sfuggito

Sei un commercialista e hai sbagliato la dichiarazione dei redditi di un cliente?
Che problema c'è? Lo chiami e gli dici: "E beh, pazienza. Qualcosa sarà sfuggito."
Sei un avvocato e non hai tutelato adeguatamente un tuo cliente in un contratto?
Che problema c'è? Lo chiami e gli dici: "E beh, pazienza. Qualcosa sarà sfuggito."
Sei un cameriere ed hai servito una pietanza contenente glutine ad un celiaco, nonostante che l'avventore ti avesse esplicitamente chiesto delucidazioni?
Che problema c'è? Vai al tavolo e gli dici: "E beh, pazienza. Qualcosa sarà sfuggito."
Sei un meccanico e ti sei dimenticato di sistemare i freni alla Fiat Stilo del tuo cliente?
Che problema c'è? Vai a trovarlo in ospedale e gli dici: "E beh, pazienza. Qualcosa sarà sfuggito."
Sei un medico e hai diagnosticato uno strappo muscolare ad un paziente che invece aveva un attacco di cuore?
Che problema c'è? Vai a trovarlo al cimitero e concludi la preghiera con: "E beh, pazienza. Qualcosa sarà sfuggito."

Piaccia o non piaccia

"Piaccia o non piaccia agli imputati, non ci sono mai telefonate tra Bergamo o Pairetto con il signor Moratti, o con il signor Sensi o con il signor Campedelli, presidente del Chievo...".

Così il PM Giuseppe Narducci aveva liquidato la tesi, sostenuta da alcuni avvocati ed imputati, secondo cui c'erano "sollecitazioni da parte di tutti nei confronti di tutti".
Piaccia o non piaccia al PM Narducci, sembra non sia proprio così vero che non ci sono mai telefonate "tra Bergamo o Pairetto con il Signor Moratti".
Presumibilmente (cit), sarà sfuggito qualcosa (ri-cit).

giovedì 1 aprile 2010

Non ne era capace. Forse


Mi è casualmente venuto in mente un passo della struggente, commovente, straziante, dilaniante lettera che Moratti ha scritto a Facchetti quando il Cipe (pace all'anima sua, salutami il Candido) ha prematuramente lasciato questa terra.

"Qualche mese fa ti chiedevo un po’ scherzando un po’ sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti, e tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace."

Non ne era capace. Forse.

mercoledì 31 marzo 2010

Celebriamo il triplete


Egregio Presidente nonché Amministratore Delegato nonché Direttore Generale,

apprezziamo davvero molto che giovedì sera, dopo l'ennesima figuraccia stagionale, abbia finalmente trovato il coraggio di presentarsi di fronte alle telecamere, invece di nascondersi dietro al comodo paravento di altre persone.

D'altronde, il Suo triplice ruolo ed il Suo triplice e più che congruo compenso implicano anche doveri e responsabilità, non solo onori ed incassi...

Ci sembra tuttavia che dal coraggio si sia passati ad una vera e propria forma di incoscienza nel momento in cui, dopo la solita tiritera di banalità su come uscire dalla crisi, ha affermato che "la società è forte e la qualità della sua gestione permette di affrontare eventualmente anche" una mancata qualificazione alla Champions League dell'anno prossimo.

Nessun dubbio da parte nostra che il più importante asset della Nuova Juventus 2006 siano proprio le qualità professionali di persone come Lei, Secco, Fassone, Castagnini, Gattino, etc etc. A livello teorico, pertanto, potremmo anche concordare con Lei in merito alla qualità della gestione neo-juventina. Passando però dalla teoria alla pratica, quel che balza agli occhi è che questa innegabile qualità gestionale non ha purtroppo portato i risultati attesi. Eravamo partiti per fare il "triplete" come il Barcellona l'anno scorso (Campionato, Champions League, Coppa Italia), ci dobbiamo invece accontentare di un "triplete" in tono minore (Birra Moretti, vernissage di Villar Perosa, Trofeo TIM).

Comunque sia, non possiamo che essere più che fiduciosi in un pronto riscatto della Nuova Juventus nelle ultime otto partite di questa stagione. La squadra, infatti, ha sempre dimostrato di saper recepire i Suoi messaggi appassionati e stimolanti. E sarà così anche questa volta.

E confidiamo ovviamente in un grande "triplete" nella prossima stagione, quella della svolta. Trofeo Berlusconi, Peace Cup e Coppa del Nonno.

Non mancheremo comunque di partecipare alla prossima assemblea, per fare di persona i nostri più sinceri e vivi complimenti a Lei ed al Suo prodigioso staff per la qualità gestionale che avete trasmesso alla Nuova Juventus 2006 e per il "triplete" conquistato nella stagione 2009/2010.
E' un peccato, tuttavia, che così tanti mesi ci separino dall'assemblea, in programma nel lontano ottobre prossimo. E' sempre un piacere infatti ascoltare le Sue parole su quanto sia forte, dinamica, equilibrata, apprezzata la Nuova Juventus 2006. E ci spiace dover aspettare così tanto tempo.
Mai dire mai, comunque. Sappiamo tutti che nella vita di una società sono sempre possibili assemblee per così dire "straordinarie" (cioè ulteriori rispetto alla riunione annuale obbligatoria per l'approvazione del bilancio).
Chissà che non ci capiti di partecipare ad un'assemblea della Nuova Juventus 2006 già qualche mese prima del prossimo ottobre. Magari per la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione...

Distinti saluti.

Sempre più Blanc!


Il Presidente si chiama Blanc. L'Amministratore Delegato si chiama Blanc. Il Direttore Generale si chiama Blanc. Tutte informazioni note e risapute.
Ma potrebbe chiamarsi Blanc anche il prossimo allenatore. E non sarebbe una cattiva scelta, in effetti. Così passeremmo da tre a QUATTRO Blanc. Ed il numero QUATTRO ha sempre un significato particolare alla Ridentus.
In tutto questo tripudio di Blanc, perché non pensare anche ad una maglia tutta bianca, anzi Blanc(he)? Magari senza logo dello sponsor, che stona un po' e poi complica la vita, con tutti quegli squadristi rancorosi già pronti a fare il confronto tra lo sponsor di Blanc e quello di Giraudo.
Una squadra con Presidente Blanc, Amministratore Delegato Blanc, Direttore Generale Blanc, Allenatore Blanc non può che sfoggiare una candida e linda divisa bianca, anzi Blanc(he).
Se poi fosse assolutamente necessario avere uno sponsor sulla maglia, per una questione di immagine (del Presidente Blanc, dell'Amministratore Delegato Blanc e del Direttore Generale Blanc), penso che il Mont Blanc Hotel Village sarebbe più che felice di accordarsi con la Ridentus.
Sempre più Blanc!

La Gazzetta dell'Ignoranza

giovedì 11 marzo 2010

giovedì 4 marzo 2010

iBaguette


Dopo iSilvio, applicazione per iPhone dedicata al Presidente del Consiglio, anche Jean-Claude Blanc sbarca nel magico mondo del melafonino. Il nome dell'applicazione dedicata al presidente, nonché amministratore delegato, nonché direttore generale (paghi tre e prendi zero, in pratica) della Ridentus è tutto un programma: iBaguette.

Sul negozio digitale del cellulare della Apple è infatti apparsa il 27 febbraio scorso la prima app, non ufficiale, interamente dedicata al fenomeno che tutto il mondo invidia alla Ridentus. I fans del Trois-Cachet di Chambéry (Scarpini, tra questi) possono ora sfogliare in mobilità la biografia del tennista, scaricare la ricetta della tarte tatin di casa Blòn, giocare a FantaBidone (simulazione di un calciomercato gestito dal francese), gustarsi foto e video catturati durante partite di tennis, week-end lunghi, settimane bianche, etc etc. Il tutto alla modica cifra di ventisette centesimi.

Il passaparola tra i blog di settore ha subito fatto entrare iBaguette tra le 27 applicazioni a pagamento più scaricate per melafonino. Nella descrizione fornita su iTunes, gli sviluppatori ribadiscono la non ufficialità del programma e definiscono iBaguette "non un'applicazione sportiva, ma un Tributo al presidente (Jean) nonché amministratore delegato (Claude) nonché direttore generale (Blòn) della Ridentus, dedicato a tutte le persone che vogliono conoscere meglio la storia, le passioni ed i projetti del Triade".

A che tipo di pubblico si rivolga iBaguette lo spiegano bene i commenti lasciati dagli acquirenti del programma, che è stato promosso a pieni voti e valutato con QUATTRO stelline su 5. "Ora il mio iPhone è più simpatico e prezioso" scrive Morattisantosubito, ed è dello stesso parere Mouriniano secondo cui "ci voleva proprio una bella app dedicata al presidente nonché amministratore delegato nonché direttore generale della Juvinese".


Ho provato iBaguette sul mio iPhone ed è una iFigata. La iRicetta della iTartetatin spiegata da iBlòn con un iGrembiulone da iCucina è davvero una iChicca. Poi, con un iSponsor come le iMele dell'iTrentino, l'iTartetatin è proprio l'iDolce dell'iRidentus.

martedì 2 marzo 2010

Eredepercaso in missione


La scorsa settimana l'eredepercasoaforzadisaltelli ha incontrato Silvio Berlusconi e Gianni Letta.
Da solo. Senza tutori al seguito.
Ohibò, direte voi, com'è possibile?
L'eredepercasoaforzadisaltelli in missione, da solo, senza tutori?
E' possibile, è possibile.
Oramai l'eredepercasoaforzadisaltelli è cresciuto.
E' preparato.
Ha una risposta pronta per qualsiasi domanda, come potete vedere dalla ricostruzione dell'incontro tra l'eredepercasoaforzadisaltelli, il Presidente del Consiglio e Gianni Letta.

L. Buongiorno, Ingegnere. Si accomodi, il Presidente arriva subito.
E. Presidenti che arrivano noi sappiamo quelli che arrivano; e quella è quella cosa importante
L. Come? Dicevo, il Presidente del Consiglio sarà con noi tra pochi minuti. Sta sistemando il letto di Napoleone. Caffé?
E. Sul caffé abbiamo già detto tutto.
L. Ah, preferisce una tazza di té?
E. Té che beviamo noi sappiamo quelli che beviamo; e quella è quella cosa importante.
L. Ingegnere, come lo vuole il té? Limone o latte? Zucchero o dolcificante?
E. Sul limone, il latte, lo zucchero ed il dolcificante abbiamo già detto tutto.
L. Non sapevo aveste deciso di diversificare così tanto i vostri investimenti. Comunque, ecco il Presidente.
B. Buongiorno Ingegnere, speravo venisse con la sua dolce consorte.
E. Su Consorte abbiamo già detto tutto
B. Ingegnere, mi consenta, sono io il re delle battute, non mi faccia concorrenza
E. Concorrenza che facciamo noi sappiamo quella che facciamo; e quella è quella cosa importante.
B. A proposito di concorrenza, ha visto che disastro la Toyota?
E. Sulla Toyota abbiamo già detto tutto.
B. Ah, non lo sapevo. Devo dire a Bonaiuti che le sue rassegne stampe fanno cagare.
E. Cagate che facciamo noi sappiamo quelle che facciamo; e quella è quella cosa importante.
L. Scusate se mi intrometto, ma non abbiamo molto tempo.
E. Tempo che abbiamo noi sappiamo quello che abbiamo; e quella è quella cosa importante.
B. Se dobbiamo fare a gara, allora non ci sono più le mezze stagioni.
E. Sulle QUATTRO stagioni abbiamo già detto tutto.
L. Come, vuole una pizza alle dieci del mattino?
E. Pizze che mangiamo noi sappiamo quelle che mangiamo; e quella è quella cosa importante.
B. La QUATTRO stagioni non mi fa impazzire, preferisco la napoletana.
E. Sulle napoletane ed anche le siciliane abbiamo già detto tutto.
B. Ingegnere, Lei è un buongustaio. Le donne del sud sono le migliori. Che ne pensa delle sarde?
E. Sarde che mangiamo noi sappiamo quelle che mangiamo; e quella è quella cosa importante
L. Scusate, possiamo quagliare?
E. Quaglie che mangiamo noi sappiamo quelle che mangiamo; e quella è quella cosa importante.
L. Ingegnere, mi permetto di rammentarle che dovremmo parlare di Termini Imerese. Nessun ripensamento sulla chiusura?
E Su Termini Imerese abbiamo già detto tutto.
L. Si, ma gli operai?
E. Operai che licenziamo noi sappiamo quelli che licenziamo; e quella è quella cosa importante.
L. Pensate di chiudere altri stabilimenti nel prossimo futuro?
E. Stabilimenti che terminiamo noi sappiamo quelli che terminiamo; e quella è quella cosa importante.
L. Ma l\'Alfa Romeo ad Arese?
E. Su Arese abbiamo già detto tutto
B. Come vanno le vendite auto?
E. Auto che vendiamo noi sappiamo quelle che vendiamo; e quella è quella cosa importante
B. Molto bene, immagino allora che non ci siano problemi se dirottiamo su altri settori i soldi che pensavamo di destinare agli incentivi auto
E. Sugli incentivi auto abbiamo già detto tutto
L. Non Le sembra un po\' azzardata la decisione di distribuire un dividendo agli azionisti FIAT?
E. Dividendi che distribuiamo noi sappiamo quelli che distribuiamo; e quella è quella cosa importante.
L. Certo, certo. Ma tra Termini Imerese, Arese, cassa integrazione, etc etc, forse non è stata una gran mossa.
E. Sul dividendo abbiamo già detto tutto.
B. Va beh, passiamo ad altro. Come vanno le cose alla Juventus.
E. Scudetti che abbiamo vinto noi sappiamo quelli che abbiamo vinto; e quella è quella cosa importante
B. Anche noi. Comunque, Le avevo chiesto come vanno le cose ora alla Juventus. Che ne dice di Zaccheroni.
E. Su Zattteroni abbiamo già detto tutto.
L. Zatteroni, chi è Zatteroni? Va beh, quando sarà pronto il nuovo stadio?
E. Stadi che costruiamo noi sappiamo quelli che costruiamo; e quella è quella cosa importante
B. Certo, certo. Il Dottor Letta Le chiedeva del nuovo stadio. Come mai avete deciso di vendere le aree commerciali adiacenti?
E. Aree che vendiamo noi sappiamo quelle che vendiamo; e quella è quella cosa importante.
B. Meno male che lo sapete. Mi chiedevo però come mai avete rinunciato allo sviluppo immobiliare.
E. Sullo sviluppo immobiliare abbiamo già detto tutto.
L. Ha letto il libro di Moncalvo?
E. Libri che leggiamo noi sappiamo quelli che leggiamo; e quella è quella cosa importante.
L. Si, lo immagino. Ma cosa mi dice della causa intentata da Sua mamma.
E. Mamme che abbiamo noi sappiamo quelle che abbiamo; e quella è quella cosa importante.
L. Si, ma la causa? L\'eredità?
E. Sull\'eredità abbiamo già detto tutto.
B. Non ha paura che alla fine tra i due litiganti a godere sia l\'Agenzia delle Entrate?
E. Agenzie che entrano noi sappiamo quelle che entrano; e quella è quella cosa importante
L. Agenzie che entrano? Il Presidente si riferiva al fisco, Ingegnere.
E. Sul fisco abbiamo già detto tutto.
L. Presidente, si è fatto tardi. E\' appena arrivato Putin.
B. Lo faccia accomodare sul letto di Napoleone.
E. Su Napoleone abbiamo già detto tutto.
B. Arrivederci Ingegnere, è stato un piacere.
E. Piaceri che abbiamo noi sappiamo quelli che abbiamo; e quella è quella cosa importante.
L. Ingegnere, prego, l'uscita è di qua.
E. Sulle uscite e sulle entrate abbiamo già detto tutto.
L. Molto bene, Le auguro di passare una buona giornata qui a Roma.
E. Giornate che passiamo noi sappiamo quelle che passiamo; e quella è quella cosa importante.