Luigi Garlando, milanese, 42 anni, lavora alla "Gazzetta dello Sport" dal '91. Come cronista ha seguito tra l'altro Olimpiadi, Mondiali di calcio e Tour de France. Come scrittore ha pubblicato libri per ragazzi, biografie sportive e un romanzo per parole e figurine, dal titolo "Cielo manca". In questo volume descrive i quasi 500 rigori assegnati alla squadra torinese, per poi analizzare i "freddi numeri" in un tentativo "scientifico" di dare una risposta ai dubbi di chi negli ultimi 75 anni si è sentito più o meno defraudato, ma anche ai tanti tifosi juventini che vogliono togliersi delle curiosità sulla loro squadra.
Ambrogio ha otto anni e osserva stupito suo nonno piangere. Proprio lui, il suo mito, l'uomo d'acciaio, quello che non ha mai versato una lacrima nemmeno quando si tranciò l'indice con la motosega. Perché - si chiede il ragazzino il nonno piange lacrime sincere alla notizia della morte di un signore che si chiama Giacinto Facchetti? E perché piangono anche le migliaia di persone assiepate davanti alla chiesa nel centro di Milano? Comincia da un recente spunto di cronaca il libro, il racconto della storia di una passione nel panorama calcistico italiano: l'amore per l'Inter. In occasione del campionato che dovrebbe consegnare lo scudetto all'Inter e con qualche mese di anticipo rispetto alle celebrazioni per i cento anni di attività sportiva (1908), Luigi Garlando, interista doc e corsivista della "Gazzetta dello Sport", dà vita alla storia fra un vecchio e un bambino per mettere in luce le ragioni di un amore. Il nonno, dopo quella di Facchetti, racconta altre storie di uomini di calcio che sono rimasti nel cuore del popolo nerazzurro per le loro vicende umane.
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