Benvenuti!

In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

Per contribuire al blog, scrivete a ilmagodiios@gmail.com

Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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giovedì 26 febbraio 2009

Uno Ju29ro a Chelsea - Autocronaca


Autocronaca della trasferta del Mago nella perfida Albione.

Sveglia all'alba di mercoledì mattina.
Preparo la valigia dando un'ultima occhiata alle dettagliate istruzioni che accompagnano i biglietti per la partita.
Mi spiegano come devo vestirmi. E come devo comportarmi.
Nel mio settore è richiesto un abbigliamento smart / casual. No a scarpe da ginnastica e pantaloncini. Si a jeans (ma che siano eleganti).
Non devo tifare apertamente per la Juve e/o indossare maglie/sciarpe/cappellini bianconeri.
Passi per l'abbligliamento, ma sul tifo non si transige. Adelante (con juicio).
Il volo Air One per London City parte e arriva puntuale.
Merito della scritta Lufthansa ancora in bella evidenza sulla carlinga?
Sia come sia, arrivo a Londra.
Cazzeggio per un'oretta, pranzo di lavoro con un paio di clienti, veloce giro di shopping a Covent garden concluso con due polo Fred Perry ed una chiaccherata calcistica con il commesso del negozio (tifosissimo dell'Arsenal, odia il Chelsea: "fuck them", è il suo augurio).
Alle 16.45 (ora locale, 17.45 ora bananeto italico), partenza per lo stadio con un paio di amici.
Ci attende la corporate hospitality del Chelsea, pre-partita.
Alle 17.15 arriviamo allo stadio. Giusto il tempo di un paio di foto ricordo e poi raggiungiamo il nostro settore.
Sembra di entrare in un albergo, non in uno stadio.
Personale gentile, moquette per terra.
Il cameriere (sudafricano) ci accompagna al tavolo.
E poi ci tampina fin quando non ordiniamo. D'altronde, il tempo è tiranno. Alle 19.45, non si sgarra, la partita inizia.
Una pinta di birra per iniziare, un vinello (sudafricano anche lui) che va giù che è un piacere, e la serata si scalda.
Si sente l'inno della Champions League.
Raggiungiamo i nostri posti.
Ci siamo.

Cantanti o non cantanti, cirigenti o non cirgenti, New Holland o Juventus, non c'è nulla da fare.
Groppo in gola e tachicardia
Forza Ragazzi, dai!

L'atmosfera di uno stadio inglese non ha nulla a che vedere con quanto succede da noi.
Come già a Highbury pochi anni fa, ti senti rilassato.
Puoi tifare (Juve allora, New Holland ora) in tranquillità.
Che differenza.

Stranamente si sentono anche gli ultras della Juve.
Forse perché i tifosi del Chelsea non sono famosi per il loro calore.
Nel frattempo, ci becchiamo una pappina.
No comment.

Se fosse ancora vivo, Il Candido avrebbe detto "minchia", incazzandosi per le occasioni sprecate dai blues.

Confermo.
Il tifo del Chelsea fa davvero schifo.
Mi è appena passato davanti Gaucci (o un sosia).

Deve essere proprio Gaucci.
Ha sentito il mio commento mentre tornava al proprio posto e mi ha guardato malissimo.
Oppure, é un sosia di Gaucci che non sopporta di essere paragonato all'originale.
Alla fine della fiera, ma chissene frega?

E' ripassato il simil Gaucci biascicando qualcosa contro di me.
Da dietro, un tifoso New Holland se la prende con la "ragnatela nefanda" del Chelsea.

Intervallo.
Giusto il tempo di un caffé e di un bicchiere di vinello (ci hanno portato un'altra bottiglia) e si riparte.
Concordo con chi ha proposto di allungare l'intervallo.
Non è bello dover trangugiare alla goccia il vinello.
E' appena ripassato il simil Gaucci. Gli ho urlato un FORZA JUVE nelle orecchie. Non ha gradito.
E' odio. Acclarato.

Non va.
Fosse stato nello specchio della porta, sarebbero stati montali amari.
Nel frattempo, ennesimo infortunio muscolare (a Camoranesi)
Grazie Capanna.
Per lo speaker entra "marcionni" (testuale).

Il fenomeno dietro di me (quello della "ragnatela nefanda") vuole Giovinco.
Ed in uno sprazzo (ripetuto) di ottimismo si produce in un "questi, se segnano, è finita".
"Manca il fraseggio a centrocampo", ecco un altro commento che mi arriva dalle retrovie.
Per concludere con "un disastro", visto che é meluis abundare quam defecare.

Si sentono di più i tifosi biancomeri.
Cosa che non sempre succede al Comulimpico.
Esce il bidone portoghese. Entra Marchisio. Finalmente.
Chelsi, Chelsii, Chelsiii.
Questo è l'unico coro dei tifosi blues. Anzi, uno dei due soli cori (vedi infra l'altro).

Per il camaleonte, rivolgersi a Chi l'ha visto.

"Camon Chelsi, Camon Chelsi" è il secondo coro dei tifosi blues.
Nel frattempo, il cantante riflette placido e tranquillo.

I tifosi bleus si troverebbero piuttosto bene in Via Durini e Via Bigli.
Tinkerman dorme.

Zona Tinkerman. Esce Sissoko. Entra David.
E quasi quasi...
Gaucci non si schioda dalla poltrona.

Non si schioda neppure il risultato.
Alla prossima.

Altri commenti sulla partita su ju29ro.com
1. Un'occasione buttata. L'ennesima.
2. Chelsea - Juve: diretta cockney
3. Il sogno non muore a Londra
4. London football

venerdì 20 febbraio 2009

giovedì 19 febbraio 2009

Lo sanno anche in Marocco


Il quotidiano francese le Figaro ha dedicato una pagina alla New Holland FC, celebrando la rinascita del "mitico club" sotto la guida del savoiardo Jean Claude Blanc ed intervistando David Trezeguet.
L'articolo e l'intervista sono consultabili sul sito web del giornale transalpino (QUI e QUI).
Le dichiarazioni più significative rilasciate da Blanc e da David al giornalista di Le Figaro sono state riprese da La Stampa web, ma vi consiglio di leggerle su ju29ro.com con il commento del nostro Trillo.
Tra i QUATTRO commenti all'articolo, mi ha colpito quello di un certo Abdel (tifoso bianconero che scrive dal Marocco).
Abdel ha scritto in sostanza che Blanc, dotato di capacità amministrative, non sa nulla di calcio, tant'è che con Secco e Ranieri, pur avendo un budget di 150 milioni di dollari a disposizione per l'acquisto di calciatori all'altezza della Vecchia Signora, è riuscito a comprare giocatori come Poulsen, Andrade, Knezevic, Molinaro, Tiago ecc, che i tifosi italiani definiscono "bidoni".
Lo sanno anche in Marocco, quindi, che la New Holland FC è gestita da dei cirigenti.

giovedì 12 febbraio 2009

Resteremo a Secco


Nello stesso giorno in cui si è consumata la farsa di Mister X (al secolo, Raffaele Ciuccariello, presunto imprenditore nel settore della ristorazione), la New Holland FC si è assicurata un congruo e solare futuro, confermando il DS Alessio Secco.

Jean Claude da Chambery, interrompendo per un attimo le sue indagini alla Clouseau sulle cause dei ripetuti infortuni muscolari, ha prolungato il contratto del direttore sportivo neo-bianconero (rinomato per la sua abilità nelle trattative e per essere un motociclista provetto), ricoprendolo di elogi.
«In questo periodo - ha dichiarato Blanc - Alessio Secco ha dimostrato le sue doti di manager, gestendo con professionalità le attività della direzione Sportiva. Il consolidamento del suo impegno con la Juventus contribuisce a dare stabilità al progetto sportivo al quale stiamo lavorando».

Secco, eletto pochi giorni fa vicepresidente dell'Associazione italiana direttori sportivi ('sti cazzi, non passano certo il tempo a pettinare le bambole in quel di Fermo Ferraris), ha commentato con queste parole: «La fiducia della società è il riconoscimento del lavoro che ho condiviso con il mio staff per riportare la Juventus ai vertici del calcio italiano e internazionale. Non posso che garantire di continuare a impegnarmi per costruire una squadra competitiva e in grado di regalare grandi soddisfazioni a tutti gli juventini».

Siamo in una botte di ferro.
Resteremo a Secco (di vittorie).
Per la gioia di Johnny B Good e dei suoi tutori.

La leggenda del Verona e del sorteggio integrale


Mario Incandenza, direttore della redazione di ju29ro.com, ha scritto un istruttivo articolo che smonta una delle tante leggende metropolitane diffuse nel mondo del calcio.
Luoghi comuni, leggende mediatiche, bufale. Nell'era di Farsopoli se ne sentono di tutti i colori. Tra le tante, c'è la storia secondo cui l'unico campionato in cui gli arbitri sarebbero stati designati mediante sorteggio integrale lo scudetto andò alla provinciale per antonomasia: il Verona. Questa storia sta facendo da anni il giro di tutti i salotti televisivi, da Rai a Mediaset, da Sky a La Sette, con tecnici e commentatori illustri, da Arrigo Sacchi a Mario Sconcerti, a darsi ragione a vicenda, tutti a convenire che solo il sorteggio "integrale", cioè non preventivamente indirizzato dai responsabili della CAN, sia garanzia di equità di trattamento.
Leggete l'articolo su ju29ro.com (clicca QUI)
Interessante, no?
Questo dovrebbe far riflettere tutti quei tifosi normalizzati e con le fette di salame sugli occhi, che continuano imperterriti a leggere gazzette varie e a guardare sconcezze televisive tipo domenica sportiva e controcampo.
Non vi rendete conto che vi rifilano panzane a ripetizione (dei Jean Claude, se mi consenttie, solo un po' meno clouseggianti).
In conclusione vi dico: se sentirete ancora qualcuno affermare in tivù, impunemente, che l'unico anno in cui ci fu il sorteggio integrale degli arbitri il campionato lo vinse il Verona, mi raccomando, copiate il link a questo articolo e inviatelo al sito della trasmissione, chiedendo la cortesia di cominciare ad invitare opinionisti in grado di fornire informazioni corrette.

mercoledì 11 febbraio 2009

Mutinho


San Massimo da Appiano, Onestinho per gli amici, non ha gradito il trattamento riservato dai mass-media alla sua squadra e l'ironia di Teo Teocoli.
Secondo Onestinho, vittima di una evidente sindrome da accerchiamento (che sia sempre colpa di quella banda di truffatori?), i mass-media tenderebbero ad ingigantire gli episodi pro-Inter, cui verrebbe dato un risalto decisamente maggiore rispetto ai favori arbitrali elargiti a Juve e Milan. Già, come no.
L'imitazione di Onestinho da parte di Teo Teocoli ha ulteriormente irritato l'onesto inquilino di Via Bigli, che non ha per nulla apprezzato la battuta del comico rossonero su Pianginho: «Se lo incontro la prossima volta lo mando aff....».
Attapirato come non mai, Onestinho ha deciso di imporre a tecnici e giocatori di osservare un rigoroso silenzio stampa sino al derby di domenica prossima.
Continua quindi il triste declino dello specialòne, il nostro Facchetti du Portugal (cit. Trillo, clicca QUI).
Da Juventinho a Pianginho, la scorsa settimana.
Da Pianginho a Mutinho, questa settimana.

martedì 10 febbraio 2009

Ronfinho


Supermariobalotelli si è presentato con circa venti minuti di ritardo all'allenamento della nazionale Under21 (in ritiro ad udine).
E come mai si è presentato in ritardo? Perché ha perso l'aereo e ha quindi raggiunto Udine in macchina.
E come mai ha perso l'aereo? Perché non ha sentito la sveglia.
E come mai non ha sentito la sveglia? Perché ha trascorso la serata all'Hollywood (nota e modaiola discoteca in Onestopoli - Italy), rientrando a casa alle prime luci dell'alba.
Ronfinho!

Tappetinho


Gianni Petrucci, gran capo (purtroppo) dello sport italiano, a Sky Sport: "Non voglio commentare quello che ha detto Mourinho. Ognuno adotta la politica che gli sembra maggiormente opportuna. Poi a me piace Mourinho, è un
tecnico intelligente. E' riuscito a portare alcune novità e quando
parla riesce a non essere banale. Moratti ha fatto veramente bene a
prenderlo come allenatore
".

Cos'aveva detto Pianginho?
Al termine della partita con il Lecce, stravinta dagli Onesti, Pianginho si era lanciato in una geremiade sugli arbitri.
"Vorrei proprio rivedere l'intervento in area su Ibrahimovic nel primo tempo perché secondo me poteva essere rigore. Qualche settimana fa, per usare la parola 'paura' con l'arbitro sono stato squalificato, stavolta allora userò la parola 'strano'. E' strano che Ibra subisce un'entrata del genere sul risultato di 1-0 in un momento delicato della partita e l'arbitro lo ammonisce (tra l'altro si arriverà a un momento cruciale della stagione in cui sarà squalificato); è strano che, contro il Torino a San Siro in svantaggio di un gol l'arbitro non vede un fallo da rigore a nostro favore; è strano che in tutta la settimana nessuno parla di quell'episodio e nessuno torna sull'argomento. Tutto molto strano, ma non posso farci niente, posso solo lavorare e andare avanti per la mia squadra".

In sintesi, quindi, Pianginho sostiene che succedano cose strane ai danni suoi e della sua squadra.
E Petrucci, gran capo dello sport italiano, che fa?
Invece di tirare le orecchio a Pianginho, lo ricopre di elogi e si complimenta con il presidente Onestinho.
Tappetinho!

Pianginho


(Bonarober per www.juworld.net)
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Ho apprezzato alcune uscite dello specialòne.
Ad esempio, quando ha sfanculato Sconcerti e Varriale.
Oppure, come dimenticarlo, quando ha dileggiato gli scudetti "vinti" dagli Onesti a prescindere.
Purconciotuttavia, chi va coi piangina impara a "pianginare".
E lo specialçone ha imparato molto in fretta.
D'altronde, lui non è un pirla.
Ed ecco che in queste ultime settimane, proprio dopo la sfuriata contro gli scudetti in segreteria, lo specialçne ha iniziato a compartsi da perfetto piangina, con continui lamenti per presunti torti arbitrali (ai danni suoi) e presunti favori arbitrali (pro New Holland FC).
Pianginho, altro che juventinho.

PS Ho chiuso in anticipo il sondaggio sullo specialòne ju29ro ad honorem. Ci sono già fin troppi intertristi in fermo ferraris e corso matteotti, per andare ad imbarcane un altro, seppure ad honorem

Il Giudice Calabrò intervistato dallo Ju29ro Team



Tutti ricordiamo il giudice Calabrò, spesso invitato al caciaroso Processo di Biscardi come ospite simpatizante per la Juventus.
Dopo lo scoppio di calciopoli la Gazzetta tirò in ballo anche il suo nome e lo mise nel tritacarne mediatico, per qualche giorno.

Lo Ju29ro Team ha deciso di sentire Piero Calabrò come tifoso juventino ed esperto del diritto. Ecco un breve stralcio dell'intervista che ci ha rilasciato e che è pubblicata sul sito ju29ro.com (clicca QUI)

Segnalovi in particolare la risposta alla domanda 8. sul patteggiamento Ruperto/Zaccone.

1) Cosa rappresenta per Lei la Juventus?
Per me la Juventus è passione allo stato puro, fin dai primi anni di vita.

2) Cosa ne pensa della fuga di notizie che nell'estate del 2006 ha posto alla pubblica gogna Luciano Moggi e la Juventus? Che soluzione immagina per risolvere questa barbarie?
Ho già avuto modo di censurare l'operato dei mass media in una mia relazione su "Intercettazioni telefoniche e privacy" (è ancora leggibile sul sito http://www.altalex.com ) e, soprattutto, il business fattone da alcuni editori mediante la commercializzazione in edicola di "pubblicazioni" contenenti i testi delle intercettazioni. La soluzione non è nel vietare le intercettazioni, ma nel disciplinarne rigorosamente la segretezza.

3) Calciopoli e le sue liste di proscrizione. Ci è incappato anche lei, quando è stato definito da certa stampa un "raccomandato" di Moggi al Processo di Biscardi. Un'accusa ridicola, dato che a quella trasmissione partecipavano persone direttamente stipendiate da altre società di calcio. Cosa ha provato?
Per quel che riguarda la mia persona, l'accusa era addirittura ridicola in quanto partecipavo alla trasmissione di Biscardi già da parecchi anni prima che Moggi diventasse DG della Juventus. Non solo, ma la Gazzetta dello Sport, che aveva citato anche me tra i "raccomandati", ha dovuto pubblicare in modo tempestivo un'ampia ed esauriente smentita, con tanto di scuse al sottoscritto. Tanto più che la mia partecipazione era del tutto gratuita...

[...]

5) Lei ritiene ammissibile che, sia pure nell'ambito della giustizia sportiva, i giudici vengano nominati a processo già iniziato, così com'è accaduto nel processo di Calciopoli?
La istituzione ex novo degli organi di giustizia sportiva, in occasione dei processi di "Calciopoli", assomiglia più ad una aberrazione del diritto che ad una esigenza di necessità. L'impressione, magari errata (ma non per questo meno sgradevole), è che sia stato istituito una sorta di Tribunale Speciale ma non Specialistico (alcuni dei chiamati a giudicare non si erano mai occupati di Giustizia sportiva e di Diritto Sportivo...).

[...]

8) Che lei ricordi, oltre al caso Ruperto-Zaccone, esistono altri esempi di patteggiamento "anomalo", cioè proposto dal Giudice alla Difesa, e concordato tra i due, anziché tra Difesa e Accusa? Cosa ne pensa?
Sulla vicenda è meglio stendere un velo (senza aggettivi).

[...]

L'intervista è basata su 20 domande e risposte, tutte da leggere.