Benvenuti!

In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

Per contribuire al blog, scrivete a ilmagodiios@gmail.com

Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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giovedì 31 gennaio 2008

Ascoli - Inter Brand SRL 2-3

Ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia tra Ascoli e Inter Brand SRL.
Dopo il 2-2 dell'andata le squadre si affrontano in campo neutro, al Comunale di Torino.
Inter Brand SRL si impone per 3-2 e passa il turno

lunedì 28 gennaio 2008

3 is a magic number


Il nostro nasuto esperto di tennis francese (non nel senso che conosce solo il tennis francese - non mi permetterei mai - ma nel senso che viene dal Paese della baguette), Monsieur Rien ne va plus, ci aveva promesso tre campioni.

I 3 campioni dovevano essere, nelle intenzioni iniziali, Tiago, Almiron e Andrade.

Per un motivo o per l'altro i 3 campioni si sono rivelati 3 bidoni.

Ma niente paura.

Ci sono i Cirigenti.

Una promessa è una promessa.

Morti (si fa per dire) 3 campioni, se ne fanno altri 3.

Sissoko, Stendardo e Mellberg.

Ciapate li e portate a casa, vecchi rancorsi e disfattisti che non siete altro.


3 IS A MAGIC NUMBER

La qualifica congrua

Dopo le ultime brillanti ed astute mosse, i Birigenti sono retrocessi d'ufficio a Cirigenti.

Questa è la loro qualifica congrua.

domenica 27 gennaio 2008

Devo avere le "taraveggole"...


(Nella foto, un nasuto esperto di tennis francese)

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Leggo su La Stampa di oggi che la Juventus avrebbe praticamente definito l'affare (per Lotito) Stendardo.

"Ieri il ds Secco è volato a Roma e ha trovato l’accordo con il club di Lotito per il prestito fino a giugno (400 mila euro) fissando anche un diritto di riscatto in circa 12 milioni".

Cosa, cosa, cosa? Devo avere le "taraveggole".

Dodici milioni di euro per riscattare Stendardo?

Quasi ventiquattro miliardi del vecchio conio per riscattare Stendardo?

Sembra quasi che gli occupanti abusivi di Fermo Ferraris abbiano letto la mia Birigenteide e vogliano assolutamente darmi ragione.

Quando vanno a trattare

Per acquisti o per cessioni

Si fan sempre infinocchiare

E si sprecano milioni
Loro comprano bidoni

E li pagan da campioni

Ma poi vendon dei campioni

Ad un prezzo da bidoni


Ah, c'è anche l'immancabile ciliegina sulla torta.

Stendardo è squalificato per tre giornate.

Tutto nella norma.

A noi servono giocatori da mettere subito in campo.

E i Birigenti cosa prendono?

Un modesto difensore della Lazio, con tre giornate di squalifica sul groppone.

E (forse) un panchinaro del Liverpool, che deve però giocare la Coppa d'Africa.

venerdì 25 gennaio 2008

Birigenti all'opera...

Le transfert de Jean-Alain Boumsong « repoussé » par la Juve

La signature du défenseur Jean-Alain Boumsong à l’Olympique Lyonnais a été retardée du fait d’un revirement de position de la Juventus de Turin.
En effet le club Turinois n’a pas tenu les engagements qu’il avait donné tant à l’OL depuis quelques jours, qu’au joueur lui-même comme l’explique Marino Faccioli.« La Juventus a repoussée l’échéance du transfert après avoir donné son accord. Le joueur avait d’ailleurs accepté de jouer, mercredi à Milan, en contrepartie des engagements des dirigeants de la Juventus de tout mettre en œuvre pour qu’il puisse jouer dès dimanche avec l’OL, lors du match contre l’A.S St Etienne. La Juventus attendrait d’enregistrer une nouvelle arrivée ! C’est une attitude que je n’ai jamais connu en 30 ans de carrière. Je suis surpris par l’attitude de ce club huppé qu’est la Juventus de Turin, qui est forcément critiquable»
In sintesi, figura da cioccolatai...
«La Juventus ha rifiutato la scadenza del trasferimento dopo averci dato la sua parola - le parole del direttore amministrativo del Lione, Maerino Faccioli - Il giocatore aveva accettato di giocare mercoledì a Milano con l’assicurazione che sarebbe stato liberato per potere scendere in campo con il Lione domenica contro il St Etienne. La Juventus aspetta un nuovo arrivo. Ma è un comportamento che non ho mai visto in trenta anni di carriera. Sono sorpreso da questo atteggiamento della Juve che è fortemente criticabile».

martedì 22 gennaio 2008

SIlenzio! Si lecca


(Bonarober per http://www.juworld.net/)

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Notare il dettaglio dello scudetto, ficcato proprio là dove diceva lo striscione dei milanisti

Grazie, Bobo

Vieri, duecento gol ma un solo scudetto.
«Male, eh? Però ho perso due scudetti all'ultima giornata. Quel 5 maggio, contro la Lazio, è un incubo che a volte riappare. Purtroppo ho giocato sei anni in un'Inter che non era l'Inter di oggi. La Juve era più forte. E anche il Milan aveva qualcosa in più».

La Juve era più forte perché aveva alle spalle il «mondo Moggi»?
«No. Era più forte perché aveva i giocatori più forti. L'Inter ora è imbattibile perché la società bianconera è retrocessa in serie B e ha dovuto vendere i suoi campioni. Senza lo scandalo del calcio Ibra e Vieira sarebbero ancora a Torino e la Juve continuerebbe a vincere scudetti».

E' incredibile che certe verità lapalissiane siano dette da Bobo Vieri e non, che so, da un Cobolli. Da un Blanc. Da un Gigli. Da un Secco. Da un El Kann. Da un tutore.

Da Tuttosport a Struzzosport. La voce del silenzio




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Dal 9 gennaio Tuttosport ha cambiato direttore sostituendo Padovan con uno dei tanti vice della Gazzetta dello Sport: Paolo De Paola.

Del fatto ci siamo occupati già all'interno dell'articolo "Tutti in coro, fuori i 3 solisti".

Per oltre dieci giorni abbiamo monitorato quali cambiamenti vi fossero nella linea editoriale del giornale. Di sicuro abbiamo visto che la posta dei lettori ha uno spazio marginale (è stata pubblicata una sola volta in questi giorni) come, siamo certi, avranno meno spazio Associazioni come quella del Professor Bertinetti o "Giù le mani dalla Juve", lo prova questo articolo di Giuseppe Belviso sul sito dell'Associazione.

Sappiamo anche di tanti lettori che hanno sollecitato Tuttosport a trattare altri temi come i bilanci truccati dell'Inter. L'invito non può certamente essere accolto da chi ha sostituito Padovan che, forse, ha avuto il torto di trattare di tanto in tanto questo ed altri temi di vantaggi concessi a chi si è autonominato "onesto".

I nostri sospetti sul perchè si sostituisca il direttore di un quotidiano in costante crescita di vendite trovano conferma nella prima pagina di ieri. In un lunedì in cui persino i giornali non sportivi non possono esimersi dal fare un titolo sulla scandalosa conduzione della partita Inter-Parma, nel giorno in cui persino la casa-madre da cui proviene De Paola capisce che non si può negare l'evidenza, Tuttosport si mostra nella sua nuova filosofia: quella dello struzzo che mette la testa sotto la sabbia.
Unico giornale a nascondere il problema all'interno. L'Inter in prima c'è ma non per i tanti troppi favori che riceve, solo favori e mai un torto, bensì per l'interessamento a Ronaldinho.
La scelta editoriale di De Paola, quella di trasformare Tuttosport in Struzzosport, è sfociata da ieri, sul web, in una protesta che ha coinvolto tutti i forum juventini al punto da essere tanto intasati da risultare difficilmente navigabili. Discussioni di tutti i tipi ed un unanime sentimento di repulsione per la nuova line editoriale, sfociato nell'invio di moltissime mail tanto al direttore quanto all'editore di Tuttosport.

Editore che, se non ricompensato in altro modo, come potrebbe essere la promessa di maggiori introiti pubblicitari, farà presto i conti con i risultati di vendita figli della sua scelta.

Molti sul web, davanti al silenzio della prima pagina odierna di Tuttosport, si chiedevano come avrebbe titolato e scritto Padovan.

Noi, che pure non ne abbiamo mai condiviso totalmente il pensiero, continuiamo ad avvalorare l'ipotesi che sia caduto vittima di chi vuole zittire le "voci scomode" ed inculcarci per via mediatica l'idea che questo sia davvero un calcio diverso e pulito. Impresa comunque improba visto quello che combinano gli arbitri in campo oppure Collina, Palazzi ed Abete nello svolgere i loro compiti di designazione, giustizia e controllo del calcio. Riportiamo, comunque, l'editoriale di Padovan del 10 dicembre 2007. Una denuncia superata da fatti ancora peggiori accaduti dopo quell'editoriale, che molti facilmente identificabili non avranno gradito.


L’ACCUSA VIENE DAI NUMERI

GIANCARLO PADOVAN - 10 dicembre 2007

In ritardo – lo ammetto – ma abbiamo capito tutto: lo scudetto sarà vinto dal­l’Inter perché, ove non bastasse la sua for­za fisica e tecnica, a spianare la strada ver­so il successo parziale, magari in gare dif­ficili e rognose come quelle della settima­na appena conclusa, provvedono i calci di rigore. Numeri non parole: un rigore con­tro la Lazio (mercoledì sera) molto dubbio (forse il fallo era addirittura da invertire); un altro (ieri pomeriggio), contro il Tori­no, del tutto inesistente (palla piena e net­ta di Comotto su Ibrahimovic). Conta po­co, anzi nulla, che l’Inter abbia dilagato. L’ha fatto dopo, non prima, ché anzi, sul­lo 0-0 e fino al rigore di Ibra, aveva ri­schiato di subire ( ah Ventola, Ventola), perfino su un cross sbagliato di Comotto (mai che un tiro storto si raddrizzi cam­min facendo!).Abbiamo capito tutto: la lobby dell’Inter è così estesa e ramificata che oggi non si di­scutono più le opinioni del suo allenatore, le si accettano e basta, senza nessuna ca­pacità critica. Anzi – quel che è peggio – senza alcuna volontà critica. Che Manci­ni scambi il razzismo per sfottò (e si tac­cia); che tratti il medico dell’Inter e la ca­tegoria dei medici sportivi come sprovve­duti, se non peggio (e si taccia); che se ne freghi ( letteralmente) della relativa ri­chiesta di deferimento (e si taccia), va be­ne tutto. Può essere sgradevole ma è com­prensibile. In fondo, nessuno di noi, pove­ri scribacchini, è in grado di dare lezioni di cultura lessicale, competenza sanitaria e rispetto delle norme regolamentari ad un allenatore che tanto ha studiato, esperito, conosciuto e verificato per esprimersi con tale saccenza e sicumera. Ma che costui sostenga la legittimità dei calci di rigore lucrati alla Lazio e al Torino in meno di quattro giorni, questo no, non si può per­mettere, né si può tacere. Al contrario, mi piacerebbe conoscere il pensiero di qualche collega, magari della scuola romana (la più controversa e con­fusa dopo Calciopoli, stretta com’è tra il bisogno di dire che il calcio è cambiato perché non c’è più Moggi e il dispetto per la constatazione che il potere ha trasferito altrove le sue attenzioni), di fronte alla ta­bellina dei rigori concessi e subìti, che pubblichiamo in prima pagina. Com'è possibile che l'Inter, la quale ha segnato 33 reti contro le 31 della Roma e le 30 del­la Juventus, abbia avuto cinque rigori a favore e solo uno a sfavore? E perché, se Juve e Roma frequentano le aree avversa­rie almeno quanto l'Inter, hanno un saldo negativo di meno 1 (la Roma) e di meno 2 (la Juve)? Strano che i più attenti com­pulsatori di cifre non abbiano rilevato questa anomalia. Altro dato significativo riguarda Lazio, Reggina, Udinese e Tori­no: non hanno mai beneficiato di calci di rigore. Peggio: il Toro ne ha avuti quattro contro, come il Genoa. Nessuno, però, se ne è visti fischiare sei come la Juve. E che dire del Milan? Strano che avendo realiz­zato solo venti reti - cioé non sviluppando una straordinaria fase offensiva - abbia ottenuto 5 rigori pro e 1 contro, proprio come l'Inter, guarda un po'; le combina­zioni. Abbiamo capito tutto. La Juve, in classifi­ca sempre lontana 8 punti dall'Inter, ha rosicchiato due punti alla Roma, fermata a Livorno. Tuttavia a De Rossi è stato annullato il gol, regolarissimo, del 2-1 giallo­rosso a poco più di dieci minuti dalla fine. Così la Roma adesso è già staccata di cin­que lunghezze dall'Inter. L'importante, ol­tre ai risultati, è ricordare come arrivano.


Sul medesimo argomento, vi consiglio di leggere:

Gli stessi "aiutini" e con meno classe


Il Giornale - 22 gennaio 2008


Mettiamoci l'anima in pace: l'Inter è indubbiamente la squadra più forte, ma anche - indubitabilmente - quella più favorita. Dalla buonasorte e dagli arbitri. Anzi, l'ordine dei fattori invertitelo pure visto che a determinare la prima sono proprio i secondi. Sì, proprio quei signori accusati fino a ieri di essere alle dipendenze di Luciano Moggi e di favorire quindi la Juventus e che adesso, come accade fisiologicamente ad ogni cambio di regime, stanno «scortando» i Mancini's boys verso la conquista del loro 15° titolo (sì, avete letto bene, 15: gli scudetti cartonati non contano). Un modo tipicamente italico per garantirsi un futuro tranquillo, per sé e le proprie famiglie.

Nel dubbio, quando arbitrano l'Inter, fischiano sempre a favore. E se accade qualcosa di strano nell'area nerazzurra, non fischiano proprio. Gli ultimi dubbi sull'applicazione di questa nuova «regola» sono evaporati domenica sera a San Siro insieme alla nebbia. Ormai si va oltre la semplice sudditanza, siamo passati alla deferenza tout-court. Non c'è bisogno di telefonare al designatore o ai direttori di gara: sanno da soli ciò che devono fare. Persino ai tempi di Moggi c'era più discrezione, di sicuro più intelligenza. L'aiutino alla Juve arrivava una tantum, senza dare troppo nell'occhio, adesso invece lo si sbatte in faccia platealmente ogni domenica, in spregio al buongusto. È possibile un break, egregio signor Collina? O vogliamo andare avanti così finché la matematica non assegnerà pure ’sto tricolore a Moratti & friends? Attendiamo smentite. Che, di sicuro, non ci saranno poiché il finale della storia è già stato deciso a tavolino.

Non siamo all'altezza


Ranieri, dopo il deludente pareggio con la Samp: "Non siamo all'altezza delle grandi. Inter, Milan, Ro­ma e Fiorentina sono più forti".

Beh, complimenti.
Come mai non siamo all'altezza?

Come mai dopo aver acquistato giocatori per circa 50 milioni di euro non siamo all'altezza?

Forse, perché i giocatori acquistati non sono all'altezza (anzi, pane al pane e vino al vino: tendenzialmente, sono dei gran bidoni strapagati)

Forse, perché i Birigenti non sono all'altezza

Forse, perché la proprietà non è all'altezza

Forse, perché il nostro caro Mister Tinkerman non è all'altezza.

Ma c'è ancora una speranza.

Al Valencia e al Chelsea hanno iniziato a vincere dopo l'addio di Ranieri.

Cosa aspettiamo?

Ah, però qui c'è un problema in più.

Perché anche se andasse via Ranieri e venisse, che so, un Lippi o un Capello, con questi Birigenti e questa proprietà non ci sarebbero grandi miglioramenti (e, comunque, escluso che un Lippi ed un Capello si mescolino con certa gente...)

Ma anche su questo punto c'è una speranza.

Al Chelsea, è cambiata proprietà e dirigenza proprio sotto la gestione di Mister Tinkerman...

Orsù, datevi da fare.

Rimboccatevi le braghette, come dissero i gemelli ai giocatori (mentre loro tenevano le braghette ben calate e aiutavano, con opportuni movimenti, la spinta di chi ce lo stava mettendo in culo), e toglietevi dai coglioni.

lunedì 21 gennaio 2008

Toglietegli il fiasco

«L'avevo detto in presentazione: la Samp è una squadra dentro o fuori, o vince o perde. E oggi è venuta qui e ha portato via il pareggio» (Claudio Ranieri, «Domenica Stadio»).

Lettera al Presidente


Lettera al Presidente della Juventus

di Giuseppe Belviso

20 gennaio 2008


La presente lettera giace ormai sulla scrivania del neo direttore di Tuttosport - l’ultimo giornale che ha concesso scampoli di democrazia fino all’era Padovan - da oltre una settimana.

È del tutto evidente come la nuova linea editoriale sia caratterizzata dalla necessità di smorzare gli entusiasmi dei tanti che continuano a gridare ancora a gran voce la propria sete di giustizia. È necessario riportare l’attenzione sulle questioni legate al campo tentando di nascondere il ruolo primario svolto da taluni giornali durante calciopoli.

GiùlemanidallaJuve non ci sta!!!

Se anche Tuttosport dovesse proseguire l’opera mistificatoria prodotta da altre “testate” ci impegniamo, fin da subito, a porre in atto tutte le azioni necessarie per far divenire questo sito internet la prima testata giornalistica online a difesa di una fede, la nostra amata Juventus!!!

Di seguito il testo inviato all’ex giornale democratico:



Gli ultimi diciotto mesi, da quando cioè si è insediato il nuovo gruppo dirigente, hanno visto la Juventus trasformarsi da un modello di organizzazione, invidiato ed addirittura ammirato e studiato in tutto il mondo, ad uno in cui si può dire e fare tutto ed il contrario di tutto.

La partenza, di certo, non ci aveva fatto ben sperare per un roseo futuro. Ricorderete tutti l’avvocato Zaccone, unico esempio nella storia di principe del foro che avallava una condanna dei propri assistiti, su input dei maggiori azionisti di riferimento della Juventus FC Spa, complice l’ineffabile Montezemolo!

L’input – che noi riteniamo suicida – ha avuto una conferma clamorosa da Blatter nelle dichiarazioni rese alla stampa il 23 dicembre 2007 del seguente preciso tenore: “credo sia passato abbastanza tempo per poterne parlare – spiega Blatter - quando scoppio calciopoli, nel 2006, Luca Montezemolo svolse un importantissimo ruolo di moderatore. È in gran parte merito suo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari dopo le sanzioni conseguenti allo scandalo”.

Tale scellerata gestione del processo ebbe un costo legale per la Juventus e per i suoi azionisti, non dimentichiamolo mai, di circa 800 mila euro di cui ben 507 mila al solo studio Zaccone. Senza dimenticare, poi, i ben più gravi danni economici provocati dalla retrocessione.

I segni della trasformazione da potente club calcistico in armata Brancaleone sono divenuti in seguito tangibili attraverso le eloquenti esternazioni, a volte di giocatori (vedi Trezeguet nell’ultima di campionato in serie cadetta) ed altre volte di dirigenti (memorabili le affermazioni sui valori di Facchetti e sulle scuse che dovevamo al Calcio italiano), che evidenziavano, se mai ce ne fosse bisogno, l’incapacità di gestire un gruppo ed una storia di nome Juventus.

Nella scorsa estate, per la prima volta nella sua storia, la Juventus partiva, inoltre, con il dichiarato obiettivo di raggiungere una posizione in classifica sufficiente a disputare la Champions Leaugue senza alcuna ambizione di vittoria del titolo nazionale.

Questo è, di fatto, quanto dichiarato a più riprese da dirigenti e calciatori. Alcuni penseranno sia un segno di coerenza e concretezza; siamo invece convinti che tale atteggiamento rappresenta un chiaro segnale di mediocrità, di pressappochismo e testimonianza reale del ridimensionamento in atto.

Sono passati diciotto mesi, diciotto mesi in cui sono stati acquistati “autentici campioni” (vedi Boumsoung, Andrade, Almiron, Tiago, ecc…) oggi tutti, o quasi, già in vendita a prezzi ovviamente inferiori a quanto sperperato con i danari di quell’aumento di capitale sostenuto anche dai piccoli azionisti.

A tal proposito è opportuno ricordare come il gruppo che ancora oggi consente alla Juve di frequentare la parte alta della classifica è costituito da giocatori acquistati dalla famigerata Triade.

Sia le sentenze sportive che quelle già giunte a compimento nell’ambito della giustizia ordinaria attestano, di fatto, che nessuna partita era truccata e che nessun illecito sportivo è stato mai commesso. Ad oggi.

Proprio per tale motivo non comprendevamo il motivo per il quale il nuovo gruppo dirigente non mettesse in atto ogni azione utile alla restituzione dei nostri legittimi scudetti od in alternativa, ritenendo che degli illeciti fossero stati commessi, non decidesse un’azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori. Avevamo chiesto proprio questo in un’assemblea degli azionisti non ottenendo ovviamente alcun tipo di risposta.

Non abbiamo dovuto attendere comunque molto. In una intervista di alcun giorni fa rilasciata a quel giornale rosa che tanto ha contribuito alle nostre disgrazie, il Presidente ci ha ancora una volta sorpresi con l’ennesima perla di saggezza e di coerenza.

Rispondendo ad una domanda relativa all’eccessivo attendismo per una eventuale azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori, ammetteva: “Perchè vogliamo vedere come finiscono i processi. Perchè c'è il RISCHIO che si risolva tutto in un cumulo di peccati veniali....”.

Evidentemente ci sono voluti diciotto mesi per comprendere, finalmente, quello che noi sosteniamo fin dall’estate di calciopoli (farsopoli).

Ma allora cosa attende ancora il Sig. emerito Giovanni Cobolli Gigli a reclamare il maltolto? Con i peccati veniali, caro Presidente, non si distrugge la storia ed il blasone di uno dei più grandi club al mondo.

Resta inspiegabile, per di più, il motivo per il quale non si è voluto tentare, restando nell’ambito della giustizia sportiva, la via del TAS di Losanna per riportare a casa quei due scudetti legittimamente conquistati sul campo.

Sia pur confortati da intensa giurisprudenza a noi favorevole, non sappiamo se il prossimo 15 maggio il TAR Lazio avrà il coraggio e l’autonomia per smascherare la più grande farsa dell’ultimo secolo. Sappiamo, tuttavia, che grazie agli oltre 3000 soci che ad oggi compongono GiùlemanidallaJuve riusciremo - si chiami TAR, Consiglio di Stato, Commissione Europea o Corte dei Diritti dell’uomo - a portare a termine la lotta per la restituzione di titoli ed onore che, oggi, è divenuta soprattutto un’importante battaglia di civiltà e democrazia. Siamo certi che prima o poi arriverà il giorno in cui qualcuno ci dovrà spiegare il motivo di tanto immobilismo e remissività.

Una piccola nota, infine, sulla futura casa della Juventus. Diciotto mesi fa esisteva un grande progetto stadio. Oggi, sia pur a seguito di un sostanzioso aumento di capitale, non ci è dato ancora sapere in quale struttura la Juventus potrà festeggiare (speriamo) i prossimi trofei.

Per tutto quanto sopra esposto l’Associazione chiede ancora una volta a Lei, signor Presidente, e a tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, di prendere in considerazione le dimissioni quale estremo gesto di correttezza nei confronti dei tifosi, degli azionisti e di quei gloriosi colori che solcano i cieli della storia del calcio nel mondo.

Un estremo gesto che consenta, con tempestività, di riavviare un vero progetto di crescita a medio termine e di procedere alla nomina di un management “indipendente” che possa finalmente avere responsabilità strategiche dirette a creare valore per gli azionisti e per la Juventus stessa.



Birigenteide



Cari amici miei lettori
Aiutatemi a capire
Coi genietti distruttori
Dove andremo a finire


Al comando c'è un tennista
Che non sa nulla di palloni
E' Jean Claude, il pallista
Prende un sacco di milioni


Due gemelli dissociati
Sparan cazzate ai 4 venti
Erano esperti di neonati
Sono i nuovi presidenti


Ci han portato tra i cadetti
Han distrutto uno squadrone
Non ci son più due scudetti
Ma c'è la Coppa (di) Zaccone


Ci hanno detto di seguire
I valori di Giacinto
Li abbiam visti applaudire
Uno scudetto giammai vinto

Quando vanno a trattare
Per acquisti o per cessioni
Si fan sempre infinocchiare
E si sprecano milioni

Loro comprano bidoni
E li pagan da campioni
Ma poi vendon dei campioni
Ad un prezzo da bidoni

Ci han promesso tre campioni
Ci hanno detto "vinceremo"
Sono arrivati tre bidoni
Ed un trainer da Sanremo

E fiutando il grande affare
Se ne fotton del dottore
Son riusciti a risparmiare.
Ecco il nuovo difensore

Alla fine della fiera
E' costato invece un occhio
Rischia pure la carriera
Tutta colpa del ginocchio

A metà del campionato
Sono tutti soddisfatti
Il distacco è da primato
Hanno rispettato i patti


Non stupitevi miei lettori
Se li chiamo Birigenti
Coi genietti distruttori
Il futuro è da perdenti

domenica 20 gennaio 2008

Trillussa


Se volete capire il dovecomequandoperche di questo sonetto, visitate il blog del Trillo


Cazzeggiavo già contento

In un ghetto di squadristi

Quando a un tratto: esaurimento!

Sono apparsi gli interisti


Son sincero mio esaurito

Io non so cos'è un sonetto

Ma se siedi sul mio dito

Forse puoi trovar diletto


Pensa a quando gli anni scorsi

Dai ceffoni uscivi gonfio

Pochi mesi son trascorsi

E ti senti forte e tronfio


Non c'è dubbio lo confesso

Non è facile godere

Specialmente se sul cesso

Gigli e Blanc ci fan sedere


Ma noi juventini veri

Siam testardi per davvero

Prevediamo petrolieri

Prima o poi col culo nero


Per adesso se vuoi amico

Non curarti del problema

Ma non credere in eterno

Che la gente sia un po' scema


Sappi dunque mio esaurito

Non siam tonti come il mulo

Stai campando di menzogne

Quindi evapora affanculo

mercoledì 16 gennaio 2008

Pregasi appendere all'ingresso di Fermo Ferraris 32


Gli ignoranti della Sapienza



(Squadristi in azione)

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Gli ignoranti della Sapienza (una minoranza di professori e studenti squadristi) hanno vinto.

Il Papa non andrà all'inaugurazione dell'anno accademico.

Complimenti.

Intolleranza. Inciviltà. Squadrismo. Rifiuto del confronto. Fatwa in puro stile Bin Laden.

Questo è quello che hanno dimostrato gli studenti e, cosa ancor più grave, i professori che hanno di fatto impedito al Papa di parlare.

Sottoscrivo (una volta tanto) il pensiero di Casini: "Se questi sono i maestri dei nostri figli, c'è da aver paura per il nostro futuro".

martedì 15 gennaio 2008

Ivanovic al Chelsea

LONDRA - Colpo di mercato del Chelsea, che ha acquistato dalla Lokomotiv Mosca il difensore esterno serbo Branislav Ivanovic. Il giocatore firmera' il contratto dopo aver sostenuto le visite mediche di rito. Il club londinese non ha reso noti i termini dell'operazione finanziaria, ma secondo la stampa inglese Ivanovic e' costato circa 5 milioni 300mila euro. (Agr)

Il culo dei Birigenti


CALCIO/ INTESA FIFA-UEFA-CLUB, SCOMPARE G-14 E SI' A INDENNIZZI

Blatter: "Occasione storica, svolta per il calcio moderno".


(Apcom) - I principali club europei hanno accettato di sciogliere il G-14 e di rinunciare ad ogni azione legale nei confronti degli organismi calcistici internazionali in seguito ad un accordo siglato oggi a Zurigo con Fifa e Uefa, che hanno assunto in cambio "una serie di impegni" tra cui "contributi finanziari per la partecipazione dei giocatori" a tornei di grande importanza come Europei e Mondiali. Lo ha fatto sapere la Fifa in una nota. Il presidente della Fifa, Joseph Blatter, ha commentato la lettera d'intenti siglata oggi definendola "un'occasione storica ed un punto di svolta nel calcio moderno". Per l'Italia hanno partecipato all'incontro Milan (Adriano Galliani e Umberto Gandini) e Juventus (Jean Claude Blanc).


Scompare il G14

Non essendoci più il G14 non c'è neanche più la regola che esclude dal G14 le società che per due anni consecutivi non accedono alla Champions League.

E così i Birigenti, dopo averci portato brillantemente in Serie B, non rischiano più di farci cacciare dal G14.

Semplicemente perché il G14 non c'è più.

Che culo, 'sti Birigenti.

Extraterrestri e bidoni


Claudio Ranieri: «Ci sono degli extraterrestri e Pato lo è per quello che ha fatto vedere a San Siro. Ha giocato come fosse un trentenne, con personalità, sbloccandosi dopo un primo tempo così così. Se n’era parlato tanto prima che giocasse, ora giustamente i titoli dei giornali sono stati tutti per lui: bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare».


Invece di elogiare gli extraterrestri altrui, non sarebbe meglio pensare ai bidoni propri?

Non sarebbe meglio chiedersi come sia stato possibile fare una simile raccolta di bidoni in poco tempo?

Non sarebbe meglio chiedersi perché sono stati buttati nel cesso milioni di euro per acquistare Boumsong, Tiago, Almiron, Andrade?
Non sarebbe meglio stare un po' più zitti invece di sparare fanfaronate sulla conquista dello scudetto?

lunedì 14 gennaio 2008

Monza Brianza - Ternana 4-2

Doppietta di Bettega e il Monza vola


Una doppietta e un assist a coronamento di una prestazione sopra le righe.

Alessandro Bettega non dimenticherà facilmente la sfida contro la Ternana.

"Fare gol dà sempre una grande soddisfazione, ma l'importante è che la squadra abbia conquistato tre punti molto pesanti".

Al primo anno da professionista, Bettega sta mostrando, di gara in gara, evidenti segnali di miglioramento.

"Rispetto al campionato Primavera, un campionato professionistico è davvero diverso. Sto maturando e la stessa esperienza del ritiro estivo aggregato al Siena mi è servita per svezzarmi".

In questi primi mesi a Monza, il figlio d'arte Alessandro, ha mostrato di avere grinta e determinazione. "Un professionista non deve mai mollare, ma deve sempre impegnarsi per conquistare una maglia da titolare. Mister Pagliari dà spazio a chi lo merita, tiene tutti sulla corda e, per questo, chiunque giochi riesce sempre a dare il suo contributo".

"Sono contentissimo per la doppietta, arrivata tra l'altro sotto gli occhi di mio padre presente in tribuna e felicissimo di come si sta evolvendo la mia maturazione. Lo stare a contatto quotidianamente con gente di esperienza come Zaffaroni, Brambilla, Brivio e lo stesso Puleo non può che fare bene. Sono tutti giocatori dai quali posso solo imparare". Il mio passato? "Fino a due anni fa giocavo nella primavera Juventina e con me sono cresciuti giocatori del calibro di Marchisio, Criscito e Giovinco. Tutti sappiamo dove giocano oggi, spero di proseguire anche io nella crescita".

Birigenti, leggete qua


Da Il Giornale



Leggi e vedi: Mutu due gol, Ibrahimovic altri due. Guardi la Juve e dici: ma questi dove pensano di andare? Si aggrappano a un rigorino pescato da Del Piero. Se non spunta Trezeguet, sono dolori. Bene, Ibra e Mutu erano due giocatori della Juve. Pescati da Moggi, ma almeno questo non è un peccato. Li aveva la Juve e li ha mollati. Erano due giocatori sui quali costruire un futuro. Meglio tener loro e vendere Buffon. Oggi la Juve si affanna dietro alle lune di Trezeguet, non sa quanto dureranno Nedved e Del Piero, sfoglia la margherita: Tiago lo vendo o non lo vendo? Non ha personalità a centrocampo. Non ha un leader. Insomma non ha tutto quanto sta nel talento di quei due, che hanno pure il vizietto del gol. I soliti predatori delle frasi fatte diranno: come faceva a tenerli? Doveva metter a posto il bilancio? Doveva rifondarsi? Non poteva fidarsi... Già ma cosa mai abbiamo detto di quell’Inter che vendeva giocatori sui quali altri (leggi Milan) hanno costruito successi? Quante volte Moratti si sarà sentito dare dell’imbecille, pur con parole edulcorate? E tanto per dire: anche Borriello ieri ha segnato altre due reti. Vero Milan? Dunque, cara Juve, più che una Signora, sembri una pollastra. Per ora spennata.

Il Beck, commentato da dominiobianconero


Il Beck, appena tornato dalle vacanze, ha scritto un articoletto sulla Juve di Catania.

Il mio amico dominiobianconero ha commentato l'articolo del Beck (in rosso i suoi commenti).



di Roberto Beccantini


Costa troppo, la volontà di recuperare Tiago. Ranieri sa che la qualità manca in mezzo, non in attacco.
LA QUALITA MANCA DAPPERTUTTO, SOPRATTUTTO IN SEDE

La rinuncia al portoghese aveva portato, se non altro, a una quantità di risultati. Può essere che la classifica, lusinghiera, abbia spinto il tecnico a osare. Di qui il rombo: contro il Siena, prima della sosta; a Catania, dopo. La Juve ha ormai memorizzato una manovra che esula dal fioretto di Tiago.
PIU’ CHE UNO SCHERMIDORE TIAGO MI SEMBRA UNA BALLERINA.

Così come esulava dalla cerbottana di Almiron.
ALMIRON CHI?????

La Signorina era reduce da tre vittorie consecutive. Non che Rocchi abbia emulato il Bergonzi di Napoli (impossibile), ma i suoi assistenti hanno distribuito i centimetri a senso unico: era in fuorigioco (di poco) Spinesi al momento del gol; non lo era Del Piero nell’azione che avrebbe prodotto un flagrante rigore (più l’espulsione del portiere). Episodi pesanti.
PERCHE’ NON LI NOMINIAMO GLI ASSISTENTI DI SABATO BECK!
COPELLI E STAGNOLI.......... E HO DETTO TUTTO.......
STAGNOLI ERA QUELLO CHE AL TELEFONO CON MEANI PARLAVA DI COSTITUIRE UNA INTELLIGENCE PROMILAN ED ERA NOTO PER LE SUE SIMPATIE MILANISTE.
COPELLI? BE’ COPELLI E’ UNA GARANZIA QUANDO SI TRATTA DI FERMARE LA JUVE.........
E’ IL GUARDALINEE CHE HA CAUSATO LA FINE DELLA CARRIERA DI PAPARESTA A REGGIO CALABRIA.
GUARDA CASO COPELLI E STAGNOLI ERANO A CATANIA SABATO.....
GUARDA CASO IL MILAN HA BISOGNO DI RECUPERARE PUNTI SULLA JUVENTUS........
GUARDA CASO...... EVVIVA IL CALCIO PULITO!!!!
IO STO TUTTA LA VITA CON LUCIANO!!!!

Il Catania di Baldini ha fatto la sua partita, raccolto attorno a Stovini e Mascara. La Juve, viceversa, ha attaccato in massa come spesso le capita in trasferta, quando deve recuperare. Fuori casa, derby a parte, i bianconeri hanno vinto soltanto a Cagliari e all’Olimpico con la Lazio, in capo a due sfide caratterizzate da inquietanti triboli. Il carattere non può risolvere tutti i problemi.
IL CARATTERE NO , MA NEANCHE I PROCLAMI E LE PRESE IN GIRO.
PUNTIAMO ALLO SCUDETTO E RAFFORZEREMO LA SQUADRA SONO PRESE PER I FONDELLI CHE ORMAI NON BEVE PIU’ NESSUNO.
FUORI DALLE BALLE, IMPOSTORI!

E se l’avversario non concede il contropiede, sono dolori. Tirare in ballo le vacanze natalizie sembrerà un atto coreografico, anche se la Juve aveva già pagato la sosta azzurra di settembre, sconfitta a domicilio dall’Udinese. Tiago è stato sostituito da Marchionni, Del Piero - più che Trezeguet, un fantasma - ne ha ricavato occasioni meno vaghe. Si conosceva meglio, la Juve del secondo tempo. Tanti graffi, nessun morso. Inter e Roma possono allungare. La coppia Udinese-Fiorentina, avvicinarsi.
ANCHE IL MILAN SI AVVICINA..... E CI SONO 4 POSTI PER SEI PRETENDENTI.
INTER,ROMA,FIORENTINA,MILAN,JUVENTUS E UDINESE.
POLITICAMENTE NOI E L’UDINESE NON CONTIAMO UNA MAZZA
ALTRO CHE CHAMPIONS.... MI SA CHE CI FARANNO FARE L’UEFA..............

Ranieri ha chiuso con Del Piero, Trezeguet, Palladino e Iaquinta. Una scommessa, non un’idea. Il rigore del capitano, non clamoroso ma legittimo, l’ha premiata. In trasferta, però, bisogna dare di più.
NON E’ IN TRASFERTA CHE BISOGNA DARE DI PIU’ MA IN CORSO GALFER. ANDRADE-MARCIO ALMIRON-SCARSO BOUMSONG-SCARSO TIAGO-SCARSO GRYGERA-SCARSO IAQUINTA E SALIAMIZIC-BUONI COME PANCHINARI E NULLA PIU’....... CRISCITO-BRUCIATO........
SOLO CITANDO QUESTI NOMI ABBIAMO BUTTATO NEL CESSO 44 MILIONI DI EURO.
LUCIANONE CON QUEI SOLDI CI FACEVA DUE SQUADRE.
FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO!!!!!!!!!!MALEDETTI!!!!!!!!! ci stanno rovinando fegato e societa’.

Il Cobolli ilare e giulivo

Cobolli, ilare e giulivo, trullo trullo, dopo il pareggio di Catania ha dichiarato di aver visto comunque una buona Juve e che i siciliani ci hanno imposto il pareggio.
L'ex direttore generale di Benissimo Neonato (a proposito, quella rivista non esiste più; che la cura Cobolli sia stata fatale?) - non contento di averci portato in Serie B, di aver distrutto una squadra stellare ed una società all'avanguardia, di aver comprato bidoni in serie a caro prezzo, di aver svenduto fior di giocatori, di essere andato a Caltagirone, di aver elogiato le primaverili, di aver incontrato dopo i mondiali un Cannavaro 28enne con soli due anni di carriera e la Coppa dei Campioni, di aver appludito alla consegna del nostro scudetto a Moratti, etc etc etc - continua a comportarsi come il presidente di una squadretta di provincia cui, in fondo in fondo, un pareggio in trasferta non dispiace.

sabato 12 gennaio 2008

Il collante e l'erede designato


Andrea Agnelli, a margine della mostra romanda sull'Avvocato, ha dichiarato che attualmente Gabetti (uno dei due gemelli equity swap) funge da collante della famiglia.

Come come come?

Ma la regola della Famiglia non è "uno solo comanda"?

E non era stato designato, proprio per questo motivo, un erede destinato a comandare?

E come mai quell'erede designato non comanda a differenza di Gianni (prima e a lungo) e Umberto (dopo, per troppo poco tempo purtroppo)?

Come mia c'è bisogno di un collante (cioè di una persona che mandi avanti la baracca mentre la Famiglia si scanna dietro le quinte e, in alcuni casi, anche davanti)?

Forse perché l'erede designato non ha il consenso di tutti.

Forse perché l'erede designato è una nullità.

Forse perché l'erede designato ha fatto delle cose che non doveva fare.


PS Lapo, collante in senso figurato. No, non puoi sniffare Gabetti (prenderlo a calci in culo si, però)

venerdì 11 gennaio 2008

Grande Pesso!


«Mi piacerebbe battermi per togliere la definizione "revocati" sui due ultimi scudetti».

giovedì 10 gennaio 2008

Il papà di Oceano continua a prenderci per i fondelli


"La Juventus è arrivata a fare un buon campionato - ha detto il papà di Oceano a margine della mostra dedicata all'Avvocato - Puntiamo ad arrivare in Europa e, di conseguenza, la squadra sarà rafforzata".

Fantastico.

Peccato che la Juventus storicamente parta per vincere, non per fare buoni campionati

Peccato che il buon campionato sia fatto con giocatori dell'era Triade

Peccato che i Birigenti scelti dal papà di Oceano abbiano collezionato bidoni a caro prezzo, buttando nel cesso decine di milioni di euro

Peccato che Blatter abbia ringraziato Monnezzemolo per la faccenduola del ricorso al TAR

Peccato che la parola "Europa" possa voler dire anche Coppa Uefa o Intertoto

Peccato che se avessimo rinforzato adeguatamente la squadra ad inizio stagione avremmo potuto vincere il 30° scudo

Peccato che la Juventus sia finita in mano a certa gente.


Forse non sono stato abbastanza chiaro in precedenza.

A prescindere, repetita Juventus.

FUORI DAI COGLIONI

I Birigenti alle grandi manovre


A leggere i giornali sembra che i Birigenti siano impegnatissimi.

Stanno cercando disperatamente di piazzare i bidoni che hanno comprato dal 2006 ad oggi.

Almiron. Forse all'Olimpiakos. Forse al Monaco.

Boumsong. Forse in Inghilterra.

Tiago. Forse in Inghilterra. Forse un ritorno al Lione.

Andrade, invece, non è piazzabile perché completamente marcio. Sarebbe interessante leggere l'esito delle visite mediche cui era stato sottoposto...


Sembra poi che stiano trattando decine di giocatori. Sissoko (ma ci serve? ma non va a fare la Coppa d'Africa?), Zapata (è bravo, costa tanto; non arriverà mai), Barzagli (è scarso, costa tanto; può essere che arrivi), Cigarini, Van der Vaart (se ne parla troppo), Huntelaar (vale lo stesso discorso fatto per Zapata), Amauri,...

Molto probabilmente non succederà nulla o quasi.

Quando compri un bidone è difficile trovare un fesso che ti salvi le chiappe.

Se vuoi comprare un campione senza svenarti troppo devi anticipare la concorrenza, lavorare nell'ombra.... (se puoi INTERcettare gli avversari è ancora meglio)

Ed invece i Birigenti fanno tutto alla luce del sole.


Sono andato a recuperare un vecchio articolo di Laura Bandinelli su La Stampa (del 16/5/07), dove vengono raccontate le esilaranti (anche se in realtà ci sarebbe solo da piangere) trattative di mercato dei Birigenti.

I Birigenti erano in missione a Roma. Ecco come si muovevano, secondo il racconto della Bandinelli.

"La prossima tappa è mercoledì prossimo, a Roma. Gli alberghi dove trattare sono rimasti gli stessi, sono cambiate invece le abitudini. La vecchia dirigenza per non far trapelare nessuna indiscrezione era abituata a prenotare una saletta privata, possibilmente appartata, quella nuova, invece, opera in un open space, dove si servono aperitivi e cappuccini. Sotto il bancone del bar si trovano tavolini bassi e comode poltrone imbottite. Alessio Secco non ha una postazione fissa, ma gira tra i tavoli".

Quel giorno a Roma c'era anche Roberto bettega.

Il Bobby, con i capelli dritti in testa, non poteva credere ai suo occhi.

Ed alla prima occasione si è defilato, non potendo più sopportare questo sfoggio di totale incompetenza e faciloneria (sempre dal racconto di Laura Bandinelli: "Bettega sembra avere poco tempo e pazienza e così dopo aver accolto gli olandesi di Huntelaar con un grande sorriso, approfitta dell’arrivo di una scolaresca per confondersi in mezzo alla folla e chiamare un taxi. È mezzogiorno. Da quel momento, fino alle due la Juve è nelle mani di Secco")

In estrema sintesi



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mercoledì 9 gennaio 2008

GF8


Lunedì 21 gennaio parte l'ottava edizione del Grande Fratello.

Circola voce che tra i concorrenti del GF8 ci sia anche un trans.

Lapo, dal 21 gennaio voglio vederti incollato al televisore 24h su 24

PS Lapo, non devi spalmarti la colla in faccia (e neanche sniffarla... )

Vi vogliamo così


Auguri per il campionato, Lucky Luke

Tuttofoxy


Da oggi, tuttosport è diretto da un giornalista (???) proveniente nientepopodimenoche dal nostro commercial partner, tal Paolo De Paola (beh, complimenti ai genitori per la fantasia).

Adieu, tuttosport.

Fanculo, tuttofoxy.

Ereditopoli


Domani dovrebbe tenersi la prima udienza della causa intentata da Margherita Agnelli contro i gemelli equity swap ed il consulente Siegfried Maron per l'eredità dell'Avvocato.

Le parti (o, meglio, i loro legali) si troveranno davanti al giudice Brunella Rosso, un magistrato di lunga esperienza nelle contese ereditarie, figlia di un giudice e moglie del giurista e attuale Garante per la privacy Franco Pizzetti (toh, guarda chi si vede...).


I legali di Franzo Grande (amico di Guido Rossi) Stevens sono due avvocati del suo studio: Andrea Gandini e Michele Briamonte.

Andrea chi? Gandini, rappresentante dell'Ifil alle assemblee della Juventus e, en passant, genero di Franzo Grande (amico di Guido Rossi) Stevens.

Michele chi? Briamonte, assistente del procuratore Zaccone in tutte le fasi dei processi (si fa per dire) sportivi, titolare nella squadra di 9 avvocati schierata dalla Juve in sede di arbitrato (assieme, ovviamente, al suo dominus FGS), co-estensore (almeno formalmente) del finto ricorso al TAR.


Parafrasando il mio amico Trillo, Go! Margherita. Go!


lunedì 7 gennaio 2008

venerdì 4 gennaio 2008

27 + 36. 29 + 9

Oggi i gemelli compiono 27 + 36 anni.
Speriamo che sia l'ultimo compleanno da biade presidenziale (alla Juve, perché se vogliono andare a fare danni aliunde...)

Io invece, da Ju29ro, festeggio i 29 + 9

giovedì 3 gennaio 2008

Il 15 maggio


(ANSA) - TORINO, 3 GEN - Il prossimo 15 maggio il Tar del Lazio discuterà il ricorso presentato da un'associazione di piccoli azionisti della Juventus (Giulemanidallajuve.com) contro la sentenza con cui le autorità sportive, pronunciandosi sullo scandalo di Calciopoli, nel 2006 condannarono la società bianconera alla retrocessione in serie B e alla revoca degli ultimi due scudetti. ''Sarà - spiegano all'associazione - una battaglia di civiltà e democrazia. Speriamo che la giustizia amministrativa accolga il nostro ricorso, con un atto di fermezza, per ristabilire il rispetto delle regole democratiche violate nell'estate del 2006''.

In tutta questa vicenda, una delle cose più vergognose è il fastidio con cui la società Juventus (beh, visti i Birigenti, società è una parola grossa) considera Giulemanidallajuve e le sue azioni legali.
Forza Giulemanidallajuve. Forza Belviso. Forza Misson

Anno nuovo, Palazzi vecchio

L'anno nuovo non ha cambiato le abitudini di Palazzi.
I fascicoli relativi alla squadra più onesta che ci sia restano in fondo alla pila.
E Palazzi si dedica alacremente a qualunque cazzata (dallo striscione di Ambrosini alle ultime INTERcettazioni su Moggi) pur di non far riemergere i fascicoli nerassurdi.

Forza Palazzi, devi resistere ancora qualche mese.
La prescrizione per infimo Moratti e compagnia falsificante è ormai dietro l'angolo.

29 + 1979


29+1979 auguri a tutti gli Ju29ri

29+1979 auguri a Giulemanidallajuve

29+1979 auguri a Luc Misson

29+1979 auguri alla Juventus

29+1979 auguri ad Antonio Giraudo

29+1979 auguri a Luciano Moggi

29+1979 auguri a Bobby Gol

29 + 1979 auguri anche a Leone ed Oceano. Con i genitori che si ritrovano (per non parlare del nonno materno e delle zio Lapin) ne hanno proprio bisogno


29+1979 calci in culo a Lucky Luke

29+1979 calci in culo al presidente in grande stile

29+1979 calci in culo al gemello (equity swap) del presidente in grande stile

29+1979 calci in culo a Rien ne va plus

29+1979 calci in culo all'ex direttore generale di Benissimo Neonato

29+1979 calci in culo al papà di Leone e di Oceano

29+1979 calci in culo allo zio di Leone e Oceano

29+1979 calci in culo al nonno paterno di Leone e Oceano

29+1979 calci in culo ad infimo moratti e a tutta la sua cricca di onesti falsificatori

29+1979 calci in culo a Petrucci, Abete, Matarrese, Collina, Palazzi

29+1979 calci in culo a tutti i pennivendoli della stampa italiana