Benvenuti!

In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

Per contribuire al blog, scrivete a ilmagodiios@gmail.com

Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
---------------------------------------------------------

martedì 30 giugno 2009

Ridiamo, ridiamo, ridiamo

(La prima grande performance di Giò&Van)
------------------------------


Ridiamo. Tre volte.
Tre, per una volta. E non quattro.
Perché tre sono gli anni di gestione ridentina alla Ridentus.
Il 29 giugno di tre anni fa entrava in carica il primo consiglio di amministrazione della Ridentus, società nata poco meno di due mesi prima (il 7 maggio, per la precisione).
Il Progetto ridentino era molto semplice.
Vincere ridendo. Ridere vicendo.
A distanza di tre anni, i ridentini sono riusciti a realizzare il 50% del Progetto.
Ridere. Anzi, far ridere. Tutti quelli che piangevano quando c'era la Juventus, ridono come matti da quando c'è la Ridentus.
E allora ridiamo anche noi.
Festeggiamo insieme questi tre anni di risate.
Con la speranza che queste risate siano solo un anticipo, non particolarmente gustoso, delle risate che speriamo di poterci concedere nel prossimo futuro.
Forza Luciano.
Forza Margherita.
Forza Cardia.

martedì 23 giugno 2009

Piccoli rancorosi crescono

(La spiaggia dove pascolano i nerassurdi)
----------------------------

Mio figlio ha due anni (compiuti da poco).
E, ovviamente, non si interessa ancora di calcio.
Non sa chi sia il tennista.
Non sa chi siano Giò&Van.
Non sa chi siano i tutori.
Se ne frega dei catorci rossi.
Non sa che a Milano si gioca ai quattro cartoni.
Ma sta iniziando a capire alcune cose.
La scorsa settimana ero con lui al mare, in Sardegna.
In spiaggia, ad una cinquantina di metri da noi, pascolava tutti i giorni un gruppo di nerassurdi (ex, ma sempre nerassurdi nell'animo e nei comportamenti).
Lui, Lei, i figli ed un'allegra compagnia cantante (no, Ranieri non c'era) di amici sul tamarro andante.
Lui è un gran collezinista di cartoni, poi caduto in disgrazia senza che nessuno gli abbia dato una stampella cui appoggiarsi (ma solo degli scatoloni per portare via le sue cose).
Lei è la moglie di lui. Ancora più simpatica, se possibile.
Un figlio tenta di fare il calciatore, grazie al cognome del papà.
Per farla breve, un pomeriggio della scorsa settimana sono sceso in spiaggia con mio figlio.
Al termine dello stradino che conduce alla spiaggia, ci siamo fermati come al solito per togliere le scarpine.
Dovete sapere che mio figlio è (per fortuna) sempre molto allegro e saluta tutti.
E anche quel pomeriggio era di ottimo umore.
Mentre mettevo le sue scarpne nello zaino, mio figlio inizia a salutare con la manina, rivolgendo un "ciao" squillante ad una signora che si dirigeva verso di noi.
Guardo meglio. Era Lei. La moglie di Lui.
E Lei, con la sua solita simpatia travolgente, non ci ha degnati di uno sguardo, tirando dritto.
Mio figlio non si è dato per vinto. ha continuato a salutare con la manina. E ha detto un "ciao" ancora più forte.
Ma la sventurata non rispose.
Mio figlio ci è ovviamente rimasto male, perché non gli capita quasi mai di non essere considerato quando saluta.
Gli ho spiegato che quella signora è una maleducata e di non preoccuparsi.
La parola "maleducata" gli è piaciuta molto, tanto che ha continuato a ripeterla per un po', finché non abbiamo raggiunto il nostro posto in spiaggia ed ha iniziato a giocare.
Il giorno dopo, di buon mattino, siamo tornati in spiaggia.
Siamo passati davanti al branco di nerassurdi pascolanti.
E c'era anche Lei. Oltre a Lui ed ai figli.
Mio figlio la vede, si volta verso di me con il suo sguardo furbetto. E mi dice "maleducata"!
Lei non ha capito.
Ma io ero gonfio e tronfio di orgoglio.
Piccoli rancorosi crescono.

venerdì 5 giugno 2009

Rinchiudetelo!


Monsieur Blòn, fresco fresco di Roland Garros ed in attesa di un succoso evento socio-mondano nel Roero, alla presentazione di Ferrara si è prodotto in una auto-celebrazione di se stesso e della cirigenza tutta.
Ecco il succo del Blòn pensiero (si fa per dire).

1. Questa società a arriva da tre anni molto difficili, ma ha raggiunto obiettivi importanti. Dalla B in A, terzo e secondo posto.
Percorso sportivo è di altissimo livello, dopo quello che è successo tre anni fa.
2. La Juve ha strappato ai più grandi club europei Diego, più veloci di tutti, più bravi di tutti, abbiamo fatto rispettare la Juve con Secco davanti a tutti.
3. La nostra capacità reputazione a livello nazionale e internazionale ha fatto rispettare la Juve. Ha convinto grandi giocatori a continuare con la Juve campioni anche in B: questo staff ha fatto questo.
4. E abbiamo fatto tutto con un bilancio a posto: guardate gli altri grandi club come sono messi.
5. Accesso diretto di giovani alla prima squadra, valorizzazione del settore giovanile.
6. Da pochi giorni solo la Juve ha uno stadio in costruzione: la Juve avrà, unica, uno stadio di proprietà.
7. Giusto che Marotta fa un grande lavoro alla Sampdoria, ma è giusto che gli ad si incontrino. Sentito bene quello che ha detto Marotta: abbiamo parlato di cose. Questa della Juve attuale è una squadra che ha funzionato.