Benvenuti!

In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

Per contribuire al blog, scrivete a ilmagodiios@gmail.com

Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
---------------------------------------------------------

venerdì 29 febbraio 2008

Si sente puzza di "pupu"


La lettera aperta (e solare) degli Inetti ha colpito.

L'effetto è stato immediato e devastante.

E adesso c'è una puzza di "pupu" (alla francese, come il Tennista Pallista Rien ne va plus) che aleggia su varie località italiane.

C'è puzza di "pupu" a Roma. Milano. Viareggio.

Abete, Collina, Gussoni, Moratti e Matarrese se la sono fatta addosso.

Hanno capito che con i Cirigenti non si scherza.

Le gerarchie sono tornate al loro posto.

Comanda di nuovo la Juve.

Com'è sempre stato. E sempre sarà.

Com'è giusto che sia.

Il Palazzo capisce subito quando il vento gira.

E si adegua.

E' evidente.

E' appena successo.

Hanno designato gli arbitri per il prossimo turno di campionato.

La Juve ha una partita molto importante in ottica Champions League.

Contro i violacei dello scarparo. E' uno scontro diretto.

Ed il Palazzo ha designato un arbitro che alla Juve non può non piacere.

Un arbitro che ha ottimi precedenti con i bianconeri.

Un arbitro che si è sempre dimostrato all'altezza. Sereno. Disponibile al dialogo.

Farina da Novi Ligure.

Cazzo, li abbiamo proprio terrorizzati.

La retromarcia degli inetti è servita


In un precedente post avevo predetto che il solare ex Direttore Generale di Benissimo Neonato ed il solare Tennista Pallista Rien ne va plus erano pronti ad ingranare la retromarcia sulla questione arbitrale.

Ed oggi, dopo la fumosa replica di Arbre Magique e quella incazzata e minacciosa del sosia di Guido Rossi, ecco servita per l'ora di pranzo la retromarcia del presidente più gemellare che ci sia (oh, non stupitevi; sono il Mago, e di Ios per di più; mica un quaquaraqua qualunque o un Cirigente inetto di Fermo Ferraris).


«Noi non abbiamo mai avuto dubbi che il campionato fosse regolare nè sulla buona fede, la nostra lettera era soltanto un modo di esprimere a chiare parole le nostre sensazioni dopo una gara da cui tutta la squadra era uscita molto delusa ed è la sensazione anche dei nostri dieci milioni di tifosi». Il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli, a Milano per il Consiglio di Lega, commenta così le risposte arrivate da Figc e Aia alla lettera inviata dal club bianconero dopo gli errori arbitrali seguiti alla partita contro la Reggina.

«Le risposte di Federcalcio e Aia sono risposte composte, in linea con quella che era stata la nostra lettera - continua - e comunque il problema si è risolto da solo perchè sono molto soddisfatto dell’arbitraggio del derby. Cairo aveva detto che avevamo sbagliato a mandare quella lettera? Con lui ci siamo stretti la mano la sera di Juve-Torino, a volte si fanno alcune dichiarazioni su cui poi si fanno delle riflessioni più approfondite».
Cliccate qui se proprio avete voglia di vedere il vostro presidente in azione.


Questa dichiarazione è nel più perfetto stile Cobolli&Gigli.

Il Presidente Gigli dichiara che "noi non abbiamo mai avuto dubbi che il campionato fosse regolare nè sulla buona fede", ma il tifoso Ciobolli subito dopo lo smentisce, replicando che "la nostra lettera era soltanto un modo di esprimere a chiare parole le nostre sensazioni dopo una gara da cui tutta la squadra era uscita molto delusa ed è la sensazione anche dei nostri dieci milioni di tifosi". E quale può essere mai la sensazione del tifoso Cobolli, della squadra e dei nostri dieci milioni di tifosi? E' la sensazione di chi si sente il tinello del Lato B insidiato da Pinoli minacciosi ed in mala fede. E' evidente.

Gagliardetto ed un grande fratellino contro i violacei


Domenica sera, contro i violacei sello scarparo amico e socio di Lucky Luke, potrebbero scendere in campo due pezzi da novanta. Due dei tanti fuoriclasse (il Tennista Pallista Rien ne va plus aveva promesso tre campioni; ma è andato ben oltre quanto promesso) acquistati dai solari, abili ed esperti Cirigenti.

In difesa, Chiellini (al Manchester City si stanno ancora mangiando le mani per non avere offerto ai Cirigenti qualche perlina colorata in più) potrebbe essere sostituito da Gagliardetto, il forte e promettente difensore preso in prestito dalla Lazio.

E poi, tenetevi forte, potrebbe scendere in (centro)campo, munito di apposita deroga della grandesorellina Alessia Marcuzzi, nientepopodimenoche Thiago Barcelos.

Ieri pomeriggio, dopo la riunione del Comitato Sportivo, Juventus e Endemol hanno concordato di scambiarsi i prestiti di Thiago Barcelos e di Tiago Cardoso Mendes. Entrambi dovrebbero esordire proprio questa domenica. Thiago Barcelos in Juve-Fiorentina. Tiago Cardoso Mendes nel condominio del GF8.

Ci aspetta una domenica di calcio e televisione davvero imperdibile.

giovedì 28 febbraio 2008

La risposta di Abete


Il presidente della federcalcio giancarlo Abete ha risposto con una lettera indirizzata al presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli e all’amministratore delegato Jean Claude Blanc alla protesta bianconera per gli arbitraggi in questo campionato.
Nella sua lettera (indirizzata personalmente a Cobolli Gigli e a Blanc), il presidente della FIGC ribadisce l’impegno da parte della Federazione a garantire il rispetto delle regole e a tutelare i valori morali ed economici di tutte le società italiane, dalla serie A ai dilettanti; si può comprendere -questo il senso della riflessione di Abete- l’amarezza che dirigenti tecnici e calciatori della Juventus, come quelli di altre squadre nel corso della stagione, possono maturare per decisioni arbitrali ritenute ingiuste, ma nessun dubbio può esserci sulla regolarità dei campionati e sulla serietà e la preparazione degli arbitri.
Abete si dice convinto che la Juventus saprà superare le amarezze dei giorni scorsi facendo prevalere il progetto tecnico e morale della società; conferma sul fronte delle nuove tecnologie la disponibilità della FIGC, in linea con FIFA e UEFA, per favorire sperimentazioni che potrebbero dare ulteriore supporto al mondo arbitrale; richiama infine il ruolo della Federazione come momento di sintesi di tutte le componenti interne e fa riferimento al Consiglio federale come sede naturale e istituzionale aperta al dibattito e al confronto sui problemi di politica sportiva per migliorare i livelli qualitativi del calcio

La risposta di Gussoni


(Bonarober per http://www.juworld.net/)

-------------------------------------



Esaurito il 25mo turno del campionato di serie A, l'Associazione Italiana Arbitri precisa che totale responsabilità delle designazioni di ogni competizione calcistica della FIGC è ad essa affidata dal nuovo Statuto Federale.Settimanalmente l'AIA provvede a circa 18.000 designazioni delle quali 66 per le serie professionistiche. Per il grande interesse determinato dal campionato di serie A, è intuibile che eventuali critiche mosse a qualche direzione arbitrale possano assumere dimensioni non abituali per le altre competizioni né per analoghe situazioni che si verificano nei campionati di altre federazioni europee.

Il valore della nostra classe arbitrale ci viene costantemente riconosciuto dai massimi esponenti di FIFA, UEFA e CONI. Questo non toglie che i nostri arbitri, nessuno escluso, possano incorrere in errori di valutazione nel corso della direzione di una gara: così come è concesso l'errore a calciatori e tecnici senza mai dubitare della loro buona fede, altrettanto si deve concedere ai direttori di gara che scendono in campo ben preparati perchè provenienti dalla severa selezione rappresentata dai nostri tornei.

E' comprensibile che i dirigenti di tutte le società, nessuna esclusa, possano non condividere direzioni arbitrali o singole decisioni. Resta tuttavia indubbio che non può essere consentito alcun accenno ad eventuali disegni discriminatori perchè cio' mortifica l'impegno profuso dalla "nuova" dirigenza AIA, condiviso dai 32.000 associati, primi fra tutti gli arbitri di elite, nel garantire terzietà, regolarità e credibilità a tutte le manifestazioni che si svolgono sotto l'egida della FIGC.

Obiettivi e strategie


Nel solare sito della Juventus c'è una sezione solare che si chiama "club".

La solare sezione "club" ha un'unica (ma solare) sotto-sezione, che si chiama "Obiettivi e Strategie".

In quest'unica (ma solare) sotto-sezione della solare sezione "club" c'è il riassunto dei pensieri, delle parole e delle omissioni dei solari Cervelloni schierati nella sala dei trofei (non trovate che siano tutti un po' rigidi? è come se avessero un Pinolo piantato nel tinello del Lato B).


1. Il primo fondamentale scopo della Juventus è dare ai propri sostenitori le più ampie soddisfazioni sportive, vivendo il calcio da protagonista e proseguendo una tradizione vincente che si è confermata nel corso degli oltre cento anni di gloriosa storia.

Obiettivo pienamente raggiunto.

Abbiamo avuto la soddisfazione sportiva di essere retrocessi.

Abbiamo vissuto da protagonisti il calcio di Serie B.

Abbiamo proseguito una tradizione vincente conquistando al primo colpo la Coppa Zaccone.


2. Questa finalità viene perseguita seguendo regole ben precise, che la società ha deciso di raccogliere in un codice etico al quale dipendenti, collaboratori e consulenti sono obbligati a far fede.

Ah voilà, il mitico Codice Etico. Come scrive il Prof. Trillo "in pratica, prima di dire o fare qualsiasi cretinata (e in questo, almeno, non siamo secondi a nessuno), bisogna consultare il libretto di istruzioni col sorriso (la Smile's Company User Guide), come quando devi scattare una foto alla nonna con il cellulare nuovo e non sai da parte incominciare, con tutti quei tasti e tastini multifunzione che ti fissano con aria di sfida".


3. Tra i principi fondamentali c’è la volontà di promuovere l’etica sportiva e conciliare la dimensione professionistica ed economica del calcio con la sua valenza etica e sociale, mantenendo nel tempo uno stile di condotta consono alla propria tradizione, nel rispetto dei propri sostenitori e di tutti gli sportivi.

In questo la solare Juventus è assolutamente all'avanguardia.

Nessuno meglio di noi riesce a conciliare la dimensione professionista ed economica del calcio(comprando professionisti su professionisti senza fare economia) con la sua valenza etica e sociale (dando un tetto ed uno stipendio a fior di rottami umani).


4. La Juventus, in qualità di società quotata in Borsa, ha anche una serie di doveri nei confronti dei suoi azionisti, con i quali vuole mantenere e sviluppare un rapporto di fiducia.

N.C.S. Non Ci Siamo.

Il rapporto di fiducia c'era sino a giugno 2006. Da luglio 2006 non c'è più. Quindi, non è stato mantenuto.

A luglio 2006 non c'era più il rapporto di fiducia. Non c'è neanche ora. Quindi, non è stato sviluppato.

Ora non c'è il rapporto di fiducia. Non ci sarà neanche in futuro. Quindi, non sarà sviluppato (pane al pane, sole al sole).


5. Alcuni degli obiettivi che la società si pone in questo senso sono la valorizzazione del proprio marchio, il mantenimento di un’organizzazione sportiva di livello tecnico eccellente, lo studio e la realizzazione di progetti di diversificazione di attività.

Valorizzazione del marchio. Come no. Retrocessione in Serie B. Smantellamento di uno squadrone. Acquisto di bidoni. Pinoli comme la pluie negli stanzini. Palate di merda da tutti i mass-media (partners commerciali compresi).

Mantenimento di un'organizzazione sportiva di livello tecnico eccellente. Come No. Un Comitato Sportivo di altissimo livello (1 esperto di pappette + 1 tennista + 1 pallavolista + 1 avvocato amministrativista). Un grandissimo esperto di mercato. Un cantante in panchina. Un amministratore delegato che tutto il mondo ci invidia. Una coppia di presidenti che ... sberliccati.

Studio e la realizzazione di progetti di diversificazione di attività. Come no. Alla Foxy Arena si giocherà un torneo del grande slam. Di tennis, ça va sans dire.

Un solare pomeriggio in Fermo Ferraris


Oggi pomeriggio in Fermo Ferraris si riunisce nientepopodimenoche il solare Comitato Sportivo.
Un solare ex Direttore Generale di Benissimo Neonato
Un solare Tennista Pallista
Un solare Pallavolista
Un solare Avvocato.

Mica cazzi.
Fermi tutti.
Attenzione.
Ocio.

mercoledì 27 febbraio 2008

Il vocabolario di Cobolli e di uno Ju29ro


Cobolli naviga su INTERnet

Uno Ju29ro naviga su JUVErnet


Cobolli rilascia un'INTERvista

Uno Ju29ro legge una JUVErvista


Cobolli viaggia in INTERcity

Uno Ju29ro viaggia in JUVErcity


Cobolli fa un viaggio INTERcontinentale

Uno Ju29ro fa un viaggio JUVErcontinentale


Cobolli usa il filo INTERdentale

Uno Ju29ro usa il filo JUVErdentale


Cobolli è INTERDIPENDENTE

Uno Ju29ro è JUVErDIPENDENTE


Cobolli è INTERnamente nerazzurro

Uno Ju29ro è JUVErnamente bianconero


Cobolli è INTERista.

Not applicable per uno Ju29ro


Cobolli si rivolge ad un INTERmediario

Uno Ju29ro si rivolge ad uno JUVErmediario


Cobolli si rivolge all'INTERpol.

Uno Ju29ro si rivolge alla JUVErpol


Cobolli schiaccia l'INTERruttore della luce

Uno Ju29ro schiaccia lo JUVErruttore della luce


Cobolli tifa per l'INTERSTELLARE

Not applicable per uno Ju29ro


Il telefono di Cobolli è INTERcettato

Il telefono di uno Ju29ro è INTERcettato

Lucky Luke sul campionato


1. Sono contento per il mio amico Moratti

2. Buona la stagione della Fiorentina che forse non si aspettava di avere il Milan vicino e che se la giocherà per conquistare la Champions

3. La Roma è una squadra giovane e simpatica che mi piace molto. Anche una società capace

4. La Juve ha fatto un grande campionato se si pensa a dove era l'anno scorso.


Penso che qualsiasi commento sia assolutamente superfluo.

Trillo, non così!


Poco fa ho cercato di postare un commento sul blog del Prof. Trillo.
E cosa scopro?
Che Trillo pubblica tranquillamente, senza moderazione, i commenti dei pezzenti intertristi che bazzicano dalle sue parti.
Ed ha invece attivato una moderazione ad personam nei miei confronti.
"Il tuo commento è stato salvato e sarà visibile in seguito all'approvazione del proprietario del blog".
Trillo, non così!

Pinoli e Stanzini


L'esimio collega Prof Trillo ha commentato da par suo le illuminate dichiarazioni di SpuTotti sulla Juve («cambiano gli uomini, ma la società è sempre la stessa; oggi ci troviamo a dover leggere che una società si lamenta degli arbitri con lettere agli organi preposti, quando solo qualche anno fa dirigenti della stessa squadra chiudevano nello stanzino il direttore di gara»), ricordando le allegre avventure di un Pinolo (puponesco) dentro uno Stanzino (pubico).


Per non essere da meno del collega, mi voglio occupare anche io di Pinoli e Stanzini.

Pinoli romani, ma non puponeschi.

Stanzini anali, non pubici.


In questi giorni mi sono chiesto come mai di punto in bianco i cirigenti, dopo mesi e mesi di letargo, si siano improvvisamente svegliati e si siano messi a protestare, con dichiarazioni e lettere solari, per i danni irreversibili (tangere pallorum, cui potest; cui non potest, tangere appropinquorum) causati dalle decisioni arbitrali.

Mi sono anche chiesto come mai LuckyLuke, l'amichetto della Vergine della Bicocca (che non è Afef) e dello scarparo marchigiano in salsa violacea, invece di continuare a stare in silenzio manovrando nell'ombra (e meritandosi i complimenti di Blatter), sia sceso prepotentemente in campo a sostegno delle proteste cirigenziali.


La risposta che mi sono dato è che cirigenti&co inizino a temere, vedendo le ripetute perle arbitrali e considerando quali sono i rivali per l'accesso in Champions (la Roma di Geronzi; il Milan di Berlusconi; la Fiorentina di Della Valle), che il Palazzo stia preparando qualche bello scherzetto alla solare società bianconera.
Tutta questa agitazione si spiega quindi in modo molto semplice.
Ci sono Pinoli che vanno e Pinoli che vengono.
Ci sono Stanzini (anali) visitati più e più volte e Stanzini (anali) che rischiano di essere visitati nel prossimo futuro.

Penso infatti che Cobolli&Gigli si siano finalmente resi conto di aver ricevuto tempo fa la visita (prolungata) del Pinolo di Vocalelli. A Cobolli&Gigli vorrei però far notare che quello di Vocalelli non è l'unico Pinolo che si è recato in visita da loro. Con tutto l'andirivieni che c'è stato da giugno 2006 in avanti, nel loro Stanzino (anale) si posteggia tranquillamente una Smart.
Per quanto riguarda LuckyLuke, penso stia semplicemente cercando di evitare che alla fine della fiera un Pinolo di rimbalzo si rinchiuda nel suo Stanzino (anale).

Ma non eravamo solari?


Il cantante ha criticato Nedved per l'espulsione contro i bovini.

«Peccato, Pavel ha sbagliato. Si è sentito mettere le mani in faccia, ma non doveva reagire proprio sotto gli occhi dell’arbitro».

Come, come, come?

Non doveva reagire proprio sotto gli occhi dell’arbitro?

E quindi avrebbe potuto tranquillamente reagire di nascosto dall'arbitro?

Ma non siamo diventati una società solare, da quando abbiamo (i) mandato via quella banda di truffatori, (ii) cambiato tutto e (iii) deciso, chiaccherando amabilmente con Vocalelli, di bere l'amaro calice della Serie B per dei peccati veniali?

E l'allenatore solare di una società solare durante una conferenza stampa solare, come fa a dire questa cosa lunare?

N.C.S.

Non Ci Siamo.




martedì 26 febbraio 2008

JUVErvento perfettamente riuscito


Sono appena tornato dalla visita di controllo.

Lo JUVErvento laser è perfettamente riuscito.


Prima avevo due occhi modello Cobolli&Gigli nelle giornate in cui sono particolarmente in forma.

Avete presente quando Cobolli dichiara che vuole la Serie A e Gigli che si accontenta della Serie B pulita?

Oppure quando Cobolli dice che il ricorso al TAR era molto motivato e Gigli replica che non sarebbe mai stato accolto?

O quando Cobolli dice che Cannavaro ha 28 anni e Gigli ribadisce che gli restano solo due anni di carriera?

O ancora quando Cobolli sostiene che c'erano solo peccati veniali e Gigli racconta che ha deciso di bere il calice della Serie B discutendo con Vocalelli?


Ecco, i miei occhi erano proprio così.

Uno miope. L'altro ipermetrope.

Praticamente ciascun occhio andava per i cazzi suoi, procedendo ad minchiam.

Ed ecco che quando dovevo utilizzare la vista da lontano, si attivava invece la vista da vicino e quindi in quel gioellino di Stadio Delle Alpi che ci aveva lasciato in eredità Lucky Luke non distinguevo un Thuram da un Nedved.

Ed invece, quando dovevo utilizzare la vista da vicino si attivava ovviamente la vista da lontano e quindi per scrivere / leggere al PC dovevo stare con il naso a due cm dal monitor.


Ora, invece, sono già a 10/10 da entrambi gli occhi.
Recuperate in una settimana tutte le mie penalizzazioni visive.

Altro che Zaccone, che dopo aver letto e riletto le carte ed essersi inventato quattro illeciti per giustificare il parcellozzo da 500.000 e fischia euro, in un paio di mesi di lavoro è riuscito a mandarci in Serie B a meno 17.


Ma, ed è questa la cosa importante, mi hanno spiegato che è assolutamente logico e deduttivo che io veda i cirigenti esattamente come li vedevo prima: i peggiori inetti che si siano mai visti al comando di una squadra di calcio.

Ecco la spiegazione dettagliata che mi è stata fornita (mentre una segretaria chiamava il 118 dicendo che da loro in studio c'era un pazzo pericoloso da rinchiudere; chissà a chi si riferiva?):

1. mi hanno operato agli occhi, non al cervello

2. il cervello funziona come prima

3. se in questa settimana non è cambiata la qualità dei cirigenti, è normale che il mio giudizio su di loro non sia cambiato.


Scherzi a parte, Lucio Buratto è un vero mago del laser agli occhi (http://www.buratto.com/).

Parola del Mago di Ios.

Provare per credere


PS per i rompipalle. Non sono parente/amico/socio/concubino/amante/etc del Dott. Buratto

Lettera aperta all'amico Giovanni


(Bonarober per http://www.juworld.net/)

---------------------------------


Caro Giovanni,


Ti do del "tu" un pò perchè mi è stato insegnato che tra tifosi si fa così, un pò perchè ho scoperto che siamo due coscritti, anche se devo ammettere che io trentadue anni li porto un pò meglio.


Come tu hai sottolineato, alla nostra età si diventa più rancorosi, e questo a mio parere è dovuto al fatto che la memoria storica è sempre salda, mentre la memoria a breve un pò alla volta va scemando, contrariamente a tutti quelli più giovani di noi che, non essendo ancora nati non hanno avuto la possibilità di vedere la Juventus più forte della storia.

Beata gioventù. A cinque anni è facile entusiasmarsi per questa Juventus, è facile credere che ora sia tutto più bello, che la B sia stata una magnifica avventura, la riscossa e l'espiazione di tutte le malefatte di quel vecchio che tanto somiglia a Gargamella e, per questo, deve essere davvero cattivo. L'hanno detto tante volte in tv.

Per noi purtroppo non è così. Il sentimento popolare ci voleva ladri, ladri siamo diventati. Questa è la nostra verità. Moratti ci voleva ladri, le intercettazioni della società del suo amico e socio Tronchetti Provera ci hanno reso ladri. Questa è la nostra verità. Guido Rossi ci voleva ladri, i giudici da lui nominati e poi tutti pensionati ci hanno reso ladri. Questa è la nostra verità. La Juventus, quella Juventus, vinceva ovunque e comunque.

Questa è la nostra verità.

Ti ricordi la Juventus, quella Juventus?

Assomiglia tanto a quella di quest'anno. In effetti è la stessa, tolti sette titolari, rimpiazzati dalle loro riserve.

L'importante è non fare confusione con il telefono.

Ma noi vecchi dobbiamo imparare a tirare avanti, e cercare di recuperare la passione per il gioco, non per "i giochi".

E dobbiamo essere fiduciosi: un giorno avremo la nuova Juventus. Arriveranno calciatori forti, come promesso, arriverà lo stadio nuovo come promesso, ci saranno investimenti ingenti, come promesso.

Basta aspettare cinque anni, come promesso.

So che alla nostra età è azzardato fare progetti a lunga scadenza ma, tant'è, restiamo fiduciosi.

A noi resta l'orgoglio di sentire nostri ventinove scudetti. A noi resta l'orgoglio di aver dominato su tutti i campi. A noi resta l'orgoglio di aver perso con onore in campionato e in champion's league. Di aver vinto con onore in campionato e in champion's league. Senza dossier, senza intercettazioni. Senza trofeo TIM.

Quello che finalmente abbiamo fatto nostro, è anche la capacità di non cercare più un dialogo diretto con le istituzioni, ma di utilizzare finalmente il potere mediatico per dialogare con esse.

Ecco perchè la lettera che hai scritto insieme al Jean Claude, che saluto e abbraccio, è meravigliosa. Ecco perchè finalmente riusciamo a fare processi alle intenzioni tramite le televisioni.

Questo è quello che vogliono. Questo è quello che hanno sempre voluto. Che diventassimo protagonisti. Che diventassimo trasparenti.

La Juventus, un tempo riservata e letale, è finalmente diventata più televisiva.

Il primo passo è stato fatto, ora però è necessario fare il salto di qualità. Perchè il danno peggiore alla Juventus non è arrivato dalla serie B. Non è arrivato da Moggi. Ma da tutti quei cialtroni che in televisione continuano a propinare al sentimento popolare cose e comportamenti che sono già stati smontati da tribunali dello stato, da giudici non eletti o nominati per l'occasione, da giudici naturali.

Il danno maggiore arriva da quei cialtroni che si permettono di dire che con le nostre polemiche rendiamo il clima meno sereno, che bisogna dimenticare calciopoli, che tutto adesso è apposto, che i truffatori non ci sono più.

Se veramente vogliamo essere più televisivi, se veramente vogliamo tutelare l'immagine della nostra società, non basta alzare la voce per cinque minuti e poi offrire segnali distensivi.

In questo la memoria storica dovrebbe aiutarti. A volte un inchino viene scambiato per una posizione a novanta gradi.

Se veramente vogliamo essere più televisivi, se veramente vogliamo tutelare il calcio, essere più responsabili, dobbiamo domandarci perchè la morale ci viene da chi sul campo e fuori dal campo ha sempre dimostrato di essere un cialtrone, un millantatore, e un farabutto criminale.

Stiamo parlando di persone condannate da un tribunale sportivo, da un tribunale ordinario, che sono stati graziati, che hanno patteggiato, che sono oggetto di diverse indagini da parte della magistratura.

Veramente vogliamo che il calcio sia in mano loro?

Stiamo parlando di persone che sono nel calcio da cinquant'anni che parlano di rinnovamento, di persone che dal calcio sarebbero dovute uscire ma che ancora stanno in Europa a rappresentare l'Italia.

Stiamo parlando di persone che sono state cacciate dal mondo arbitrale perchè prendevano soldi dallo sponsor di una squadra di calcio, che successivamente andavano a mangiare di nascosto col presidente di quella squadra, che sono state condannate e poi graziate, di persone che stanno cercando di rientrare nel mondo arbitrale dopo che sono state accusate di intrattenere rapporti d'affari non limpidi con persone legate sempre a quel gruppo politico-economico.

Stiamo parlando di arbitri che due anni fa erano chiamati corrotti, che hanno dichiarato di arbitrare a comando, di assistenti che alzano e abbassano la bandierina.

Che tutti insieme quando arbitrano la Juventus succede qualcosa.

Stiamo parlando dell'osservatorio arbitri che dichiara come alla Juventus manchino sedici punti, alla Roma sette, che il 49% di gare falsate da errori arbitrali è un record storico, che batte quello dell'anno scorso, che l'Inter ha 6 punti in più di quelli meritati (e sono stati stretti).

Difficile appassionarsi a questo sport. A meno che hai cinque anni.

Sta a noi vecchi rancorosi fare qualcosa affinchè questo scempio finisca. So che la mia lettera non basta. Le lettere non bastano mai.

Ma qualcosa va fatto. Seriamente.

Ci sentiamo stasera dopo il derby. Ho una sorpresa per te. Oggi proporrò la tua candidatura nel team JU29RO. Sono certo che sarà un plebiscito.

Per motivi di sicurezza avevamo deciso di centellinare gli ingressi ma, sono certo, grazie al mio appoggio e a quello di Dominiobianconero e del Mago di Ios sono certo che riuscirai ad essere dei nostri.

Appena ufficializzato ti faremo avere tutte le info per diventare a tutti gli effetti membro ufficiale del team. Inutile che ti dica che in virtù della tua posizione sarai visto non come uno dei tanti, ma come il membro più rappresentativo di questo gruppo di vecchi squadristi rancorosi.

Adesso ti saluto, mi raccomando saluta tutti. In bocca al lupo per stasera.




P.s.: Quasi dimenticavo: la prossima volta che ti chiama Vocalelli, riattacca subito. E se richiama Luciano, dai retta ad Alessio, non a Luca. Gianni e Umberto l'avevano capito tempo fa.

Si è dimesso il presidente onorario

Purtroppo, non il presidente in grande stile.
Si è dimesso il presidente onorario della Sparkling Milano.
Tale Elkann, Lapo.
Questa la dichiarazione del pollo(senza ram)
"Ho cercato di sfruttare la mia notorietà per aiutare il presidente della Sparkling Milano Claudio Giovanardi a trovare un title sponsor. Invece la squadra si trova in difficoltà perché oltre alla mancanza di sponsor, Giovanardi si è ammalato e ha grossi problemi a portare avanti il suo lavoro".
Quindi, il pollo(senza ram) non è riuscito a trovare alcuno sponsor per la Sparkling Milano.
Praticamente come il Tennista Pallista Rien ne va plus.
Sarebbero una bella coppia, il pollo(senza ram) ed il Tennista Pallista. Con Fassone a reggere il moccolo.
La Foxy Arena, sogno di tutti gli ju29ri, diventerebbe probabilmente realtà-

Archiviazione per Papa(ora)resta(nelcalcio)

Il GIP di Napoli ha archiviato la posizione di Paparesta - il quale, fedele al proprio nome ora vuole restare nel calcio e tornare ad arbitrare - nell'inchiesta su Farsopoli.
Questa archiviazione è un altro brutto colpo per le tesi colpevoliste di Beck&Co.
Mattoncino dopo mattoncino il castello di falsità e bugie costruito per sostenere Farsopoli sta crollando.
Segnalovi il sito di (o su) Paparesta, che tornerà presto online...

Il museo di Vialli&Mauro

La Figc destina 3 milioni di euro alla fondazione "Vialli e Mauro", fondata dalla triade Vialli-Mauro-Grande Stevens (Cristina, figlia di), per la realizzazione di un nuovo Museo del calcio a Cremona con conseguente probabile chiusura (o, comunque, drastico ridimensionamento del museo di Coverciano).

La decisione è stata presa ai tempi in cui la Figc era nelle mani dell'illustre commissario interista Guido Rossi.

In quest'articolo di Bucchioni su QN trovate tutti i dettagli sulla vicenda.

Finalmente una buona notizia.

Forse è la volta buona che ci togliamo dalle palle il presidente in grande stile con relativo figlio di papà.
Mi raccomando, cip&ciop, esponete gli originali nel vostro nuovo Museo del calcio.
E magari prendetevi anche gli originali di Cobolli, Gigli, Blanc, Secco, Ranieri, Rampulla, Montezemolo, El Kan 1 e El Kan 2, Gabetti, Zaccone.
E, last but not least, auto-esponetevi anche voi.

Un mago da rottamare


Sono un catorcio.

Un mago da rottamare.

Non ho solo problemi di vista.

Ho anche problemi di udito.

Ieri sera su sky (canale 500) c'era un servizio sulla conferenza stampa del cantante.

E mi sembra di aver sentito il cantante sparare questa solenne stronzata a proposito di lettere aperte e società solari. "La lettera a FIGC e AIA? E' una cosa solare. Come è stata la Juve da quando ha cambiato tutto".

Solo un emerito coglione potrebbe sostenere, parlando da allenatore della Signora del calcio italiano (e non da pennivendolo cazzettaro/bipaolesco o da onesto intertriste), che la Juve è solare da quando ha cambiato tutto (e che quindi prima non era solare affatto).

L'unica spiegazione plausibile è che io abbia anche problemi al padiglione auricolare.

Sono proprio da rottamare.

Magari potrei chiedere consiglio al mio amico Lucky Luke. Potrebbe scapparci un'auto-rottamazione. Nel frattempo, ho aggiornato il mio post "cui prodest (e silviest)?" con la stronzata del cantante che mi sembra di aver sentito e con una stronzata del medesimo livello di David Trezeguet che mi sembra di aver letto su La Stampa e sul Blog del Prof Trillo.

lunedì 25 febbraio 2008

Una strategia perdente

"Cobolli Gigli e Blanc dicono che la Juve non può continuare a pagare colpe per le quali ha già scontato una pena estremamente severa? La situazione di oggi è figlia delle sue rinunce, di una strategia assolutamente perdente che l'ha indotta a non difendersi durante il processo, addirittura considerando 'congrua' la retrocessione in B con penalizzazione, di un modus operandi che l'ha spinta ad annunciare prima e a ritirare poi il ricorso al Tar e a non prendere minimamente in considerazione la possibilità di rivolgersi a tribunali sopranazionali".
Luciano Moggi
PS grazie a Franco Bollo per la segnalazione

Retromarcia in vista


L'amministratore delegato dei Pezzenti, Ernesto Paolillo, ha commentato la lettera di proteste inviata ieri dalla Juventus a Figc e Aia per i torti arbitrali subìti. "Ognuno reagisce come vuole, ma sono convinto che tutto ciò contribuisca a creare ulteriori nervosismi e pressioni sulla classe arbitrale - ha detto -. Solo una persona può dire se la classe arbitrale è adeguata: Collina. Lui è stato un grande direttore di gara e solo lui e Gussoni possono gestire l'agenda arbitrale". Poi Paolillo lancia una frecciata ai bianconeri: "Solidarietà alla Juventus? Tutte le squadre prima o poi possono subire torti ed errori degli arbitri. Se sono in buona fede, si deve parlare solo di episodi ma se, come in passato, sono in malafede..."


Il segnale da Onestopoli è chiaro.

Cari Inetti di Fermo Ferraris, cosa vi siete messi in testa?

Osate protestare?

Dopo che quella banda di truffatori ci ha impedito di vincere gli scudetti del 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005?

Zitti a cuccia. Tornate ad espiare, in silenzio.


Sembra che in Fermo Ferraris siano molto preoccupati.

Cobolli e Blanc sono pronti ad ingranare la retromarcia.

Cesare Rossi e Guido Gussoni

(Cesare Rossi)
------------------

(Guido Gussoni)
------------------


Questo spiega molte cose.

La Juventus è una delle ragioni della mia vita


"La Juventus è una delle ragioni della mia vita. Amo questa squadra, questa società e questi colori".
Roberto Bettega


Gli inetti scrivono. Il Palazzo agisce

Zanetti squalificato per due giornate.
Niente Bovini.
Niente scarpari violacei.

Il segnale agli inetti è chiaro.
Non rompete i coglioni.

Il terrore di Gussoni

Il presidente dell'Aia Cesare Gussoni, letteralmente terrorizzato dalla furibonda reazione degli inetti di Fermo Ferraris, ha replicato alla lettera aperta di Cobolli Gigli e Blanc tramite un'agenzia delle 22.30 di ieri sera:
"La lettera? Mi rifiuto di commentarla. Consiglio a tutti di non prendere mai decisioni a caldo".
Il Prof Trillo, sul suo blog, ha prontamente e correttamente tradotto il pensiero Gussoniano: "Non ci rompere i coglioni, Mimo". Mi permetto, esimio collega Trillo, di aggiungere una postilla alla Sua traduzione. "Non ci rompere i coglioni, Mimo. Martedì c'è il derby... E poi giocate con la Fiorentina... Occhio, Mimo. Ci vuole un niente a scivolare in classifica... E magari, addio Champions...".

Cui prodest (e silviest)?




(Coniglio pallavolista)

-------------------------------


Cui prodest (e silviest, vista la parconciccio imperante) la lettera aperta degli inetti di Fermo Ferraris?

Cui prodest (e silviest), dopo che "abbiamo chiesto scusa al calcio italiano per il male procurato" (l'esperto di pappette)?

Cui prodest (e silviest), dopo che "la Juventus ha definitivamente girato la pagina della espiazione delle proprie colpe" (è lui o non è lui? cerrrto che è lui: l'esperto di pappette)?

Cui prodest (e silviest), dopo che è stato fatto INTERvenire in assemblea il consulente dell'accusa, Cesare Zaccone, a spiegarci che c'erano quattro illeciti e le carte erano da Serie C?

Cui prodest (e silviest), dopo che in un'altra assemblea è stata data la parola all'anti-Triade Boniperti, affinché ci spiegasse quanto siamo stati fortunati in calciopoli?

Cui prodest (e silviest), visto che la Juve ha voltato "pagina dopo un capitolo triste della nostra storia" (il nipote indegno)?

Cui prodest (e silviest), visto che "ci sono stati comportamenti riprovevoli" (sempre il nipote indegno)?

Cui prodest (e silviest), visto che la Juve è solare solo "da quando ha cambiato tutto" (il cantante)?

Cui prodest (e silviest), visto che i giocatori non devono affatto scusarsi per calciopoli e "semmai dovevano farlo quei dirigenti" e considerato che "non c'era bisogno di tutto quello che hanno fatto, quella era la Juve più forte degli ultimi 25 anni" (parole e musica di David Trezeguet).


C'è un'unica cosa che prodest (e silviest) alla Juve.

Che cani, gattini, conigli si tolgano dai coglioni il prima possibile.

Avete fatto danni a sufficienza.

Raus. Sciò. Andersen.

domenica 24 febbraio 2008

Legittima difesa


Luciano si e ci difendeva.
Dai Dondarini.

Dai Farina.
Dai Tagliavento.

Dai Collina.

Dai De Santis.

Dai Carraro.

Dagli Abete.

Dai Matarrese.

Era legittima difesa.

Caro Killer ti scrivo


(Da Benissimo Neonato e dal Roland Garros alla Juventus...)

-----------------------------------


Lettera aperta ai presidenti Figc e Aia

Nel corso di questo e del precedente campionato la Juventus ha sempre cercato di attenuare le tensioni nei confronti del mondo arbitrale, evitando di trascendere in polemiche animose e accettando con fair play decisioni anche controverse. Un atteggiamento che, purtroppo, alla luce dei fatti di Reggio Calabria deve essere riconsiderato.


Ancora una volta, nel corso di questa stagione, la Juventus è stata danneggiata in modo irreversibile dalle decisioni del direttore di gara. Il ripetersi di episodi così gravi impone di richiedere un intervento dei massimi organismi federali a garanzia della regolarità del campionato e a tutela dell'impegno e della professionalità dei giocatori, dei tecnici, dei dirigenti della Juventus.


La Federcalcio ha il dovere di vigilare sul rispetto delle regole e di garantire la lealtà della competizione sportiva, messa in discussione dall'inadeguatezza di parte della classe arbitrale. Alcune decisioni dei direttori di gara stanno confermando un dubbio sollevato da più parti: e cioè, che nei confronti della Juventus non vi sia un atteggiamento sereno e adeguato alla serietà con la quale la Società e la squadra affrontano i propri impegni.


Quel che è certo è che la Juventus non può continuare a pagare colpe per le quali ha già scontato una pena estremamente severa e dalla quale si sta risollevando anche grazie alla passione dei propri tifosi, che legittimamente chiedono rispetto.


Oggi, in una fase decisiva del campionato e in prossimità di decisioni strategiche per il futuro finanziario della Società, la Juventus richiede che la Federcalcio prenda provvedimenti immediati ed efficaci per sanare una situazione gravemente compromessa.


Bisogna ritrovare fiducia nella classe arbitrale e ridare slancio al calcio italiano. Un mondo che si basa sulla passione, sull'impegno ma anche su competenze e professionalità che non possono essere frustrate da una componente che si ostina a chiudersi alle novità e a reagire con irritazione alle critiche.


Per gli inetti di Fermo Ferraris

L'ex direttore generale di Benissimo Neonato

Il Tennista Pallista Rien ne va plus

Cobolli, hai telefonato di nuovo al tuo amico Vocalelli?

Nel calcio nuovo e pulito succede che il presidente (purtroppo) di una società quotata, con un compenso annuo di oltre 700.000 € (oltre al paracadute per eventuali - e meritatissimi - calci in culo), si faccia convincere da un direttore di giornale a prendere una decisione disastrosa. E non da un direttore qualunque. Dal direttore di un giornale sportivo romano, ovviamente molto interessato alle sorti sportive e finanziarie delle due società di calcio del proprio bacino d'utenza. Sorti sportive e finanziarie che, nel caso della Roma, destinata ad un sicuro fallimento, si sono rialzare proprio grazie alla condanna della Juventus. Condanna che, divenuta definitiva in seguito al ritiro del ricorso al TAR deciso al telefono con Vocalelli, ha consentito alla Roma di partecipare alla Champions League 2006/2007, con annessi e connessi economico-sportivi.
Quello stesso presidente ieri sera, dopo la vergogna del sicario Dondarini, ha dichiarato che "non c'è mala fede".
Dichiarazione concordata con il suo amico Vocalelli?

Prima di sparare le vostre cazzate, almeno mettetevi d'accordo...

L'ex direttore generale di Benissimo Neonato: "Non credo ci sia la volontà di farci pagare, penso sia un problema di qualità".
Il cantante, al giornalista di Sky che gli ricorda che dopo la sconfitta di Napoli la società disse "non vorrei ci facessero pagare colpe che abbiamo già pagato", risponde secco: "sei perspicace! Ma è tutta la conduzione che non è piaciuta".

sabato 23 febbraio 2008

Laser


Questa settimana mi sono laserizzato gli occhi.

Ecco perché l'aggiornamento del blog è andato a rilento (eufemismo per dire che non c'è stato un cazzo di aggiornamento).

Non sono sicuro che l'operazione sia perfettamente riuscita.

I miei cari amici di Fermo Ferraris mi avevano detto che dopo lo JUVErvento (non chiedetemi di spiegare cosa sia uno JUVErvento; stasera già roteano a sufficienza, non servono domande del cazzo...) avrei visto i cirigenti sotto una luce totalmente diversa.

Sono perplesso. Molto perplesso.

Inetti li vedevo prima.

Inetti li vedo ora.

Mah.

Comunque, martedì ho una visita di controllo.

Chiederò delucidazioni.

Donda(e)Rini?

Fatemi capire.
Devo essere rincoglionito come certi pennivendoli della merdetta rosa, nostro magnifico partner commerciale (Laudato si, o mi CoPollo).
Ma il Paolo Dondarini che nel calcio onesto e pulito di MorattiCollinaAbeteMatarreseGalliani è un angioletto lindo che sbaglia in buona fede, è il medesimo Paolo Dondarini sospettato a Napoli di aver sbagliato in mala fede nel periodo del calcio marcio e lercio di Moggi?
Evidentemente, non è possibile. Solo a Cobolli&Gigli sono permssi simili sdoppiamenti di personalità.
E quindi la spiegazione è un'altra.
Prima, arbitrava il disonesto Paolo Donda
Ora, arbitra l'onesto Paolo Rini.
Ad entrambi, il mio più affettuoso VAFFANCULO.

Farina. Bergonzi. Tagliavento. Gava. Dondarini.

La lista dei sicari si allunga.

Ma questo è il calcio nuovo. Pulito. Onesto.
Il calcio di gente come Moratti, Galliani, Collina, Matarrese, Abete.
Non può che essere un calcio nuovo. Pulito. Onesto.
Per definizione.
Gli errori sono in buona fede.
Per definizione.

E' il calcio che piace alla dirigenza più ridicola e vergognosa che una squadra di calcio abbia mai avuto.
E' il calcio che piace sia in Collina che sul Monte(Zemolo).
E' il calcio che piace ai giornalisti, che meglio di tutti rappresentano l'italiano medio.
Servile. Voltagazzana. Lustrascarpe. Imbelle. Corrotto.

Tenetevelo questo calcio di merda.
E' andate tutti a cagare.
Tutti quanti.

Ma soprattutto gli inetti di Fermo Ferraris.
E coloro che li hanno nominati.

venerdì 15 febbraio 2008

giovedì 14 febbraio 2008

Vade retro Saragat


E se lo dicono Johnny B Good ed il commissario...


Johnny B Good: «Sono contento, è una bella squadra che ha capito come ogni partita sia importante. Gli acquisti sono stati tutti buoni è una Juve che va bene, c’è un grande collettivo. Noi vogliamo rinforzarci per tornare grandi».

Il commissario Sant'Albano: «Abbiamo fatto una campagna acquisti improntata alla cautela, ma cercando di prendere i giocatori giusti».

Che vi avevo detto?

Cosa avevo scritto poche ore fa, senza conoscere ancora il pensiero di Johnny B Good e del commissario?

Che nelle segrete stanze di Fermo Ferraris c'è gente che lavora con competenza, acume, esperienza, intelligenza, fiuto.

E le parole del pollo(senza ram) e del commissario confermano in pieno quanto da me scritto.

Gli acquisti sono stati tutti buoni, dice Johnny B Good. Abbiamo preso i giocatori giusti, fa capire il commissario.

Tutti buoni e giusti. Da Tiago ad Almiron. Da Andrade a Boumsong.

Guardate che se lo dicono Johnny ed il commissario bisogna proprio crederci.

Non sono mica dei pirletti.

Sono i due che hanno gestito la Juve tra la cacciata della Triade e la nomina dei Cirigenti.

Sono i due che hanno cercato di ingaggiare, al posto di Moggi, quella personcina linda, trasparente, pulita, onesta, immacolata che risponde al nome di Franco Baldini.

Sono i due che non hanno battuto ciglio quando il lindo, trasparente, pulito, onesto, immacolato Franco Baldini ha rifiutato la loro offerta dicendo di non essere ancora pronto a rientrare nel mondo del calcio. Aveva ancora bisogno di pochi giorni, per poter andare a Madrid.

Ribadiscono. Non sono dei pirletti.

Ed intanto, nelle segrete stanze di Fermo Ferraris...


(Sono incazzato nero, ce l'hanno messo in quel posto, ricorremo, bla bla bla)

----------------------------------------------------


... i Cirigenti lavorano alacremente per costruire lo squadrone dell'anno prossimo.


Siamo davvero in una botte di ferro.

Esperienza e competenza. Ecco cosa si respira in Fermo Ferraris da fine giugno 2006.

Trovatemi un'altra società di calcio il cui gruppo dirigente riesca a mettere insieme tutte le variegate competenze dei Cirigenti juventini.

C'è un dubbio su un giocatore di pallavolo? Nessun problema. Si chiama Montali.

Bisogna decidere se fare il terreno del nuovo stadio in terra rossa o in erba sintetica? Nessun problema. Si chiama Rien ne va plus.

Bisogna decidere se acquistare i Pampers o gli Huggies per i pulcini bianconeri? Nessun problema. Si chiama l'ex direttore generale di Benissimo Neonato.


Ed è proprio grazie al contributo di idee e di esperienze da parte di tutti i Cirigenti che sono state partorite idee e strategie assolutamente all'avanguardia.

Prendete ad esempio l'idea di vendere un difensore giovane, italiano e forte per prendere un difensore vecchio, straniero e modesto.

Chi ci avrebbe mai pensato? Nessuno, tranne i Cirigenti.

Malauguratamente, non tutte le ciambelle riescono con il buco e l'operazione non è andata purtroppo in porto. Ma ci sarà tempo e modo di rifarsi al prossimo calciomercato.


I Cirigenti sono poi abilissimi nelle manovre di mercato. Sembra che stiano procedendo ad minchiam, ma in realtà si muovono con l'astuzia di una faina che mangia pane e volpe a colazione. E con un tourbillon di operazioni di mercato riescono a nascondere i propri veri obiettivi ai dirigenti delle squadre rivali (tanto per capirci, la strategia dei Cirigenti ricalca, seppure in un ambito diverso, la B-zona di Oronzo Canà).

Vi faccio subito un esempio,

L'anno scorso i Cirigenti hanno fatto trapelare un certo interesse per Sissoko.

Ma era in realtà un diversivo, ed i Cirigenti hanno acquistato Tiago per 13,8 milioni di euro.

Cerchiamo però di non fermarci alle apparenze e di non cadere nel tranello teso dagli astuti e fainici Cirigenti.

Anche Tiago non era altro che un diversivo.

Perché il vero obiettivo dei Cirigenti era - qui lo dico e qui lo nego - nientepopodimenoche Sissoko, acquistato a gennaio per 11+2 milioni di euro. E sino all'ultimo i Cirigenti non hanno fatto trapelare alcunché sulle loro manovre, grazie anche al geniale Sissochi? dell'ex direttore generale di Benissimo Neonato.

Non so se avete compreso appieno l'astuzia e la finezza dei nostri Cirigenti. Alla fine della fiera hanno preso proprio quel giocatore che avevano messo nel mirino fin dall'estate del 2007. Ma per nascondere alle squadre rivali il proprio obiettivo, i Cirigenti hanno fatto finta di abbandonare la pista Sissoko e hanno acquistato per la ridicola cifra di 13,8 milioni di euro uno specchietto per le allodole (Tiago).


Qui c'è verametne da far impallidire quel cretino che vendeva Roberto Carlos per sostituirlo con Centofanti!!

Falsalo, il campionato falsalo

dal blog http://ioruboilcampionato.blogspot.com/


mercoledì 13 febbraio 2008

La nuova cupola


(Bonarober per www.juworld.net)

----------------------------------------


di Paolo Bertinetti



Qualche giorno fa il giudice milanese, utilizzando un cavillo giudiziario, ha graziato l’Inter per il reato di falso in bilancio; ma avendo il giudice comunque riconosciuto che le plusvalenze c’erano, il superprocuratore Palazzi ha deferito l’Inter per slealtà sportiva. Nessun problema: sarà graziata anche per quello. Tuttavia il leale Moratti, per distogliere l’attenzione dal deferimento, ha sproloquiato a proposito di una banda di truffatori che avrebbe privato l’Inter dello scudetto del 5 maggio – quello della partita in cui il leale Materazzi implorava i giocatori della Lazio perché li lasciassero segnare.

In effetti un procedimento per slealtà sportiva contro una squadra a cui è stato regalato (questo sì in modo truffaldino) lo scudetto degli onesti, potrebbe suscitare qualche dubbio. Ma anche a questo proposito l’onesto Moratti non ha nulla da temere. Non mi pare che i giornalisti abbiano fatto notare la cosa: sono tutti impegnati a normalizzare, a spiegare che ciò che accadde nel 2006 non fu un’ignobile farsa, che al massimo ci fu qualche erroruccio e che non se ne deve parlare più. Infatti anche Cobolli Gigli, dopo avere ovviamente detto che lo scudetto del 5 maggio è stato vinto dalla Juve sul campo, si è ben guardato dal dire che anche gli scudetti del 2005 e del 2006 sono stati vinti dalla Juve perché era enormemente più forte dell’Inter.

Intanto l’elenco degli “errori arbitrali” a favore dell’Inter si allunga a dismisura. Dopo l’ennesimo clamoroso “errore”, quello di Catania, non risulta che qualche giornalista moralista abbia avanzato l’ipotesi di una cupola formata da Moratti, Collina e Farina. Eppure gli “errori” sono infinitamente più numerosi e più influenti di quelli che consentirono loro di immaginare una cupola Moggi, Pairetto, De Santis.

Ma adesso i moralisti si sono ricomposti. Dopo aver linciato la Juventus sono tornati garantisti (come quando bisognava proteggere l’Inter dei passaporti falsi), attenuano i toni facendo i gentlemen, proclamano che non bisogna turbare i tifosi e sono tutti paladini del fair play e del terzo tempo. E quindi, al massimo, criticano Farina perché non vi ha partecipato. In questo trionfo di ipocrisia, però, non si dimenticano mai, parlando compostamente del presente, di buttare lì una frase che subdolamente suggerisca al lettore che la Juve “rubava”. “Inter come la Juve” è la loro retorica domanda. Come dire: la Juve rubava, pensate che anche l’Inter rubi? E naturalmente la risposta che suggeriscono è no. Alla fine dei loro oggettivi discorsi resta solo la calunnia contro la Juventus.

E se il bi-paolo se ne tornasse da dove è venuto?


Paolo de Paola, il gazzettato direttore di Struzzosport, ha scritto ieri un editoriale dal titolo "e se tornassimo a parlare di calcio?"


Vi riporto alcune massime del pensiero depaolesco del bi-paolo, con i miei commenti.


E’ molto più facile distruggere che costrui­re. Nel calcio è or­mai la prassi: basta scegliere un bersaglio e fare fuoco. La Juve, purtroppo, ne sa qualcosa.

Verissimo. Peccato che in prima linea a far fuoco contro la Juve ci sia stato e ci sia ancora, caro il mio bi-paolo, quel giornale color rosa marcio che si trova solo (sempre meno) sui banconi dei gelati dei bar e che viene regalato a destra (stadio comunale di Torino, su tutti i sedili) e a manca (in omaggio con altri quotidiani).

E, caro il mio bi-paolo, Lei non lavorava per caso proprio per quel giornalaccio?


Eppure basterebbe essere seri e dire le co­se come stanno. Invece si preferisce aggre­dire, andare contro, agitare il sospetto (re­gistriamo la diversità di vedute fra Rosella Sensi e Francesco Totti), ravanare nel tor­bido, mortificare successi altrui (anche in questo caso la Juve ne sa qualcosa).

Si riferisce per caso, caro il mio bi-paolo, al titolo della Cazzata dello Sport dopo Bologna-Juve di Serie B? Si riferisce per caso a quel "Juve, così no!" per un gol/non gol di Zalayeta (che poi alle moviole sarebbe risultato gol, ma questo è un dettaglio che alla Cazzata dello Sport non interessa).

Si riferisce per caso, caro il mio bi-paolo, al continuo ravanare nel torbido e al continuo mortificare i successi bianconeri da parte della Cazzata dello Sport (prima, durante e dopo Farsopoli)?

E, caro il mio bi-paolo, Lei non lavorava per caso proprio per quel giornalaccio?


Questa si chiama disinformazione e crea nella gen­te la sindrome del complotto, che fa sentire accerchiati, che rende tutti più piccoli, che impedisce di andare allo stadio serenamen­te come avviene, invece, normalmente negli altri Paesi europei.Purtroppo è la squallida fotografia di ciò che avviene attorno al calcio.

Si riferisce per caso, caro il mio bi-paolo, alla sistematica opera di disinformazione anti-juve e pro-onesti da parte della Cazzata dello Sport? Si riferisce per caso, caro il mio bi-paolo, alla disinformazione di giornalisti (si fa per dire) del calibro di Cannavò, Verdelli, Palombo, Arturi?

E, caro il mio bi-paolo, Lei non lavorava per caso proprio per quel giornalaccio? Non era collega proprio di Cannavò, Verdelli, Palombo, Arturi e allegra compagnia disinformante?


Crediamo che sia ora di dire basta a un modo odioso di prendere in giro i tifosi. Lo vogliamo dire con forza e con chiarezza: questo tipo di (dis) informazione non ci appartiene. Ne facciamo una scelta di campo e una que­stione distintiva: prendiamo le distanze dal­le bugie, dai veleni e dalle assolute meschi­nità che hanno contribuito a creare in Ita­lia un clima insopportabile.

La (dis)informazione che non Le appartiene, caro il mio bi-paolo, non è proprio quella operata dalla Cazzata dello Sport (prima, durante e dopo Farsopoli)?

Le bugie, i veleni, le assolute meschinità da cui prende le distanze, caro il mio bi-paolo, non sono proprio quelle tipiche della Cazzata dello Sport (prima, durante e dopo Farsopoli)?

E, caro il mio bi-paolo, Lei non lavorava per caso proprio per quel giornalaccio (dis)informante, bugiardo, velenoso, assolutamente meschino?


Ci teniamo a dire con nettezza il nostro punto di vista. Si può parlare di qualunque argomento con calore e con passione per sviscerare ogni aspetto, ma senza avere una verità precostituita in tasca, una verità che offenda, che giudichi, che condanni a pre­scindere perché qualcuno ritiene di poter influenzare gli altri. Sarebbe ora di finirla di urlare alla luna per fare incazzare i tifo­si. Che si torni a parlare davvero di calcio: gli argomenti (veri) non mancano. A noi no, di sicuro.

Si riferisce per caso, caro il mio bi-paolo, alle verità precostituite in tasca della Cazzata dello Sport? Si riferisce per caso alle verità che offendono, che condannano a prescindere per influenzare gli altri secondo il più tipico stile della Cazzata dello Sport?

E, caro il mio bi-paolo, Lei non lavorava per caso proprio per quel giornalaccio?

Ma come può, caro il mio bi-paolo, fare la morale proprio Lei, che proviene da un giornale che ha come tratti distintivi la disinformazione, le verità precostituite in tasca, le bugie, i veleni, la meschinità assoluta, il ravanare nel torbido, il moritifcare i successi bianconeri, etc?


La cosa migliore, caro il mio bi-paolo, è che Lei se ne torni da dove è venuto. Quello è il suo habitat naturale. Dove sguazzano nella melma i Cannavò, i Verdelli, i Palombo, gli Arturi.

lunedì 11 febbraio 2008

Udinentus - Juvinese 1-2


(Vincere lo scudetto? Ma che cazzo dici, sei fuori?)

------------------------------------------------------


La Juvinese del cantante vince finalmente il suo primo scontro diretto, battendo per 2-1 in trasferta l'Udinentus.


PS perché Cobolli e Gigli non esultano ai gol della Juvinese? Forse perché non gliene può fregare di meno?

giovedì 7 febbraio 2008

Vai Cobolli, Infimo si è proprio spaventato


(Psss, sembra che gli "Onesti a prescindere" abbiano qualche problema)


Infimo Moratti, pallido e tremolante dopo il virulento cazziatone ricevuto dal sempre più carismatico ex direttore generale di Benissimo Neonato, ha reagito timidamente e con il suo consueto rispetto.

"Il presidente bianconero finge di non capire, la sua frase tira in ballo onesti professionisti (come Buffon, Del Piero e Lippi) che nulla hanno a che vedere con la banda di truffatori a cui mi riferivo".

Bravo Cobolli. Bravo Gigli. Così si fa.

Lo avete spaventato a morte!

mercoledì 6 febbraio 2008

Piccoli Crisantemi crescono


Viareggio, 29 gennaio 2008 - Tutti zitti, parla Cobolli

«Partecipiamo al Torneo di Viareggio, come ogni anno, sperando di dare buoni risultati e di vincere - ha esordito il presidente bianconero. I giovani sono una grande risorsa della nostra società ed il premio che ricevo nell’ambito di questo torneo è il riconoscimento per un percorso fatto dalla Juventus dal momento della sua retrocessione ad oggi. Il nostro settore giovanile è diventato molto forte, Ciro Ferrara è un ottimo dirigente e con lui lavorano tanti collaboratori, come Chiarenza, allenatore della Primavera. Abbiamo tanti giovani di nostra proprietà sparsi per l’Italia e credo che il calcio italiano abbia bisogno di investire e credere nei talenti del nostro paese».


Viareggio, 6 febbraio 2008

Ottavi di finale
Juventus-Lazio 0-2
Juventus eliminata


Questo è peggio di Crisantemi...

La scemenza dell’anno, naturalmente by Pravda Rosa


La Pravda Rosa che si trova sui banconi dei gelati oggi scrive che senza gli incredibili errori arbitrali la Juventus sarebbe prima in classifica e gli indossatori di scudetti altrui secondi a pari con la Rometta. Solo chi non capisce niente di calcio, o chi fin qui ha sostenuto che negli anni scorsi c'era una banda di truffatori a guidare il campionato, può pensare una cosa del genere. Tra gli indossatori e la Juve attuale non c'è partita, anche perché gli indossatori hanno scippato alla Juve il miglior giocatore del mondo. Gli arbitri non c'entrano quasi mai. La Juve sarebbe prima in classifica senza Cobolli Gigli e Grande Stevens, altro che errori arbitrali.


Chistian Rocca

martedì 5 febbraio 2008

E dopo due giorni di tormenti...


(Un incazzato ed astuto presidente)


... la gran replica della Juventus nella persona dell'ex direttore generale di Benissimo Neonato.

«In un momento come questo sono più che mai convinto che il silenzio sia d'oro per persone con ruoli così importanti come il mio e quello di Moratti – ha spiegato il grande esperto di reflussi e colichette – Se mi si chiede di commentare la frase "banda di truffatori" allora dico che la Juventus lo scudetto del 2002 lo ha vinto sul campo e non capisco perché ingiuriare il tecnico di quella squadra, Marcello Lippi, che è anche il c.t. campione del mondo in carica, oltre a giocatori come Buffon, Del Piero, Ferrara, Birindelli o Pessotto che ne facevano parte».
Certo che due giorni di tormentate riflessioni (replico o non replico? e se replico, come faccio a non offendere il mio amico Infinito Moratti?), potevano produrre una reazione un po' più decisa. Ma le palle, uno, se non ce le ha, mica se le può attaccare...

E se non ci fossero state centinaia di email di ju29ri incazzati neri, non ci sarebbe stato neanche questo petto di reazione.
PS1 Tutti i 29 scudetti della Juve sono stati vinti sul campo, non solo quello del 2002

PS2 nel 2002 c'erano anche Birindelli, Nedved e Trezeguet. Chissà se Cobolli e Gigli lo sanno?

Palazzopoli continua


(Nella foto, due protagonisti del nuovo e pulito calcio italiano)


Tempo fa, Stefano Palazzi si era ridestato dal suo torpore per deferire il milanista Ambrosini reo di aver esposto il famoso striscione ”Lo scudetto mettilo nel c...”.


Non andrebbe deferito allora, a maggior ragione, il presidente di una squadra di calcio che sostiene apertis verbis di aver perso uno scudetto (quello del 2001/2002, stagione in cui i suoi fenomeni alla fine si erano classificati al terzo posto) grazie ai maneggi della "banda di truffatori" che dirigeva all'epoca, secondo il delirante pensiero di Minimo, un'altra squadra di calcio?

Banda di truffatori a chi?


(di Renato La Monica - Magazine Bianconero)


Promemoria per il petroliere ecologista finanziato dallo Stato. Quindi dai cittadini italiani. Campionato 2001/02: Recoba gioca 9 mesi da comunitario grazie ad un passaporto falso. La giustizia sportiva squalifica Recoba e Oriali. L'inter se la cava con una multa ridicola. In sede penale Recoba ed Oriali patteggiano 6 mesi. Banda di truffatori a chi?
Il 22 Ottobre 2003, Kallon, giocatore africano dell'Inter, viene trovato positivo all’antidoping per norandrosterone e noretiocolanolone. L’attaccante viene squalificato per 8 mesi, poi scontati di 2. Banda di truffatori a chi?
L'Inter, oltre ad usufruire della legge salvacalcio, bocciata dall'Unione Europea, ha dichiarato una plusvalenza di 158 milioni a fine 2005 "vendendo" il marchio alla controllata Inter Brand Srl. Ovvero: Moratti, per ridurre le perdite, vende a se stesso. Nessuna sanzione da parte della Giustizia Sportiva. Banda di truffatori a chi?
Falso in bilancio e plusvalenze gonfiate. Secondo la Covisoc, senza questi artifici contabili, l'Inter non avrebbe potuto iscriversi al campionato 2004/05. Inter e Milan vengono salvate in sede penale dalla cosiddetta legge vergogna voluta da Berlusconi. Si attendono le decisioni della Giustizia Sportiva. Banda di truffatori a chi?
Aggiungiamo a queste prodezze i pedinamenti a Vieri, Mutu e all'arbitro De Santis, il caso Nucini, la telefonata a Cragnotti alla vigilia di Lazio-Inter del 2002 (se c'era tutto questo interesse per Nesta, come mai il difensore è stato poi ceduto al Milan?), le preghiere di Materazzi ai giocatori della Lazio ("Io vi ho fatto vincere uno scudetto"....) ed avremo un quadro più o meno completo della "specchiata onestà" del petroliere ecologista. L'uomo che combatteva così tanto il "sistema", ma che si sedeva sempre al fianco di Juve e Milan al momento di spartirsi la torta dei diritti tv.
L'uomo che combatteva così tanto il "sistema" Moggi ma che voleva portare all'Inter l'ex direttore generale della Juve, offrendogli un contratto miliardario.
L'uomo che, dopo Calciopoli, non ha avuto alcun scrupolo (grazie alla compiacenza dei "simpatici" dirigenti bianconeri) a saccheggiare una Juve allo sbando, portando via da Torino Ibrahimovic e Vieira.
L'uomo che ha avuto il coraggio di festeggiare a champagne uno scudetto vinto a tavolino, dopo che la "sua" Inter aveva concluso quel campionato al terzo posto, a distanza siderale dalla Juve.
Prima di accusare qualcuno, caro Moratti - per giunta senza avere in mano uno straccio di prova - apra il suo armadio. Mi raccomando, con cautela. Altrimenti potrebbe essere travolto dagli scheletri che ha saputo produrre in questi anni.

lunedì 4 febbraio 2008

22 o 29?


Il petroliere più ambientalista (ed onesto che ci sia) ha dichiarato ai microfoni di SKYfo, con i giornalisti come al solito adoranti e slinguanti, quanto segue "il 5 maggio se non ci fosse stata quella banda di truffatori avremmo vinto con qualche punto di vantaggio».


Nessuna reazione, al momento, da parte dei fenomeni di Fermo Ferraris.


A questo punto è legittimo concludere che per i fenomeni di Fermo Ferraris (e le cariatidi di Corso Matteotti) Moratti abbia assolutamente ragione. La Juve è stata gestita, per 12 anni, da "una banda di truffatori" (nominata da Umberto Agnelli, con il consenso di Gianni Agnelli).

Bisogna però essere limpidi e coerenti sino in fondo.

E' necessario consegnare a Moratti anche lo scudetto 2001/2002, spiegando ai giocatori di allora che sono ancora alla Juve - in qualità di calciatori (Birindelli, Buffon, Del Piero, Nedved, Trezeguet) o dirigenti (Ferrara, Rampulla, Pessotto) - che quello scudetto è stato vinto solo grazie ai maneggi di una "una banda di truffatori".

Ma c'è di più. Non è possibile limitarsi a restituire lo scudetto 2001/2002.

Infatti, se la Juve per 12 anni è stata gestita da una "una banda di truffatori", allora tutti i trofei conquistati in quel periodo devono essere considerati illegittimi, frutto indebito della truffa. E tutti quei trofei (scudetti e coppe) devono essere restituiti.

Il dibattito, quindi, non è tra 29 e 27 scudetti.

E' tra 22 e 29.

domenica 3 febbraio 2008

Ascoli - Cagliari 1-1

Deludente pareggio casalingo per l'Ascoli.

I ragazzi di Tinkerman sono scesi in campo con poche idee e ancor meno grinta. E alla fine il Cagliari, ultimo in classifica, ha portato a casa un meritato pareggio.

Nonostante la prestazione penosa dei propri ragazzi, Mr Tinkerman al termine della partita si è dichiarato come al solito soddisfatto: "Va bene così. Ricordiamoci che siamo tornati in A da poco. Possiamo solo migliorare".