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mercoledì 18 aprile 2007

La Champions League e il Campionato dei puffi - Paolo Bertinetti




In un’intervista di fine agosto dicevo che, grazie alla “giustizia sportiva”, il calcio italiano si ritrovava con un campionato del tutto falsato, non in grado di esprimere valori veri, e con una squadra e mezza in Champions. Una era, nonostante tutto, il Milan. La mezza era, a scelta, Inter o Roma. L’Inter ha chiuso al suo livello. La Roma è andata oltre: se perdeva dignitosamente a Lione era meglio. Per lei e per il calcio italiano.
I valori veri non sono quelli del campionato dei puffi. Alcuni bravi giornalisti televisivi, dovendo vendere il prodotto, fingono di non accorgersene: nemmeno quando si arriva alla Champions, nemmeno nell’intervallo del Manchester-Roma. Altri, tuttavia, proprio non se ne accorgono. Ancora spossati dalla soddisfazione di avere affossato la più forte squadra italiana, ignorano le penalità inflitte alle concorrenti di Roma e Inter; e ignorano che a Roma il Manchester, fino all’espulsione di uno dei suoi più preziosi giocatori, pareggiava (e che poi giocava in dieci). Per cui hanno passato una settimana a esaltare il gioco della Roma e la divinità di Totti, aiutando così il Manchester, che comunque non ne aveva bisogno, per il modo con cui inducevano alla presunzione i giocatori della Roma. Buona squadra, gestita assai bene da un bravo allenatore, ma nulla più.
La cosa più stupefacente è che ci credevano davvero, confortati dall’approvazione o dal silenzio/assenso dei colleghi. Se ben ricordo molti di loro sono gli stessi che dicevano che Lippi, Buffon e Cannavaro non dovevano andare ai Mondiali. Non c’è bisogno di essere grandi esperti di calcio per riconoscere i valori veri, tanto meno i valori assoluti (ad esempio Lippi, Buffon, Cannavaro e Zambrotta rispetto a Mancini, Doni, Chivu e Mexes). Eppure gli innamorati del linciaggio, dai più aggressivi fino ai più prudenti moralisti della domenica, per sette mesi sono riusciti a non vedere che il campionato di cui parlavano non li esprimeva affatto.
I sette goal del Manchester ridaranno loro la vista? Non credo. Saranno troppo impegnati ad esaltare il valore del confronto tra le due grandissime squadre che si disputeranno la Coppa Italia. La formidabile lezione di calcio inflitta alla povera Roma verrà rimossa per continuare a sorreggere la Grande Illusione. Tanto l’importante è che la Juve sia finita in B.

P.S. Sempre a fine agosto, non avendo alcun interesse per il campionato più falsato del mondo, avevo vagamente proposto a un canale televisivo una rubrica fissa sul campionato più bello del mondo, quello inglese. Non se ne fece nulla, perché giornali e tv devono parlare di quello italiano. Giusto così, siamo in Italia. Certo che vedendo chi è rimasto in Champions……

Prof. Paolo Bertinetti - Presidente Associazione Nazionale Amici della Juventus

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