Restando nell’ambito dei dati economici, ho letto attentamente la relazione semestrale al 31 dicembre 2006. Ed ho anche letto un interessante articolo di Gianni Dragoni del Sole 24 Ore, seppur leggermente impreciso in un punto.
Dragoni scrive: “La relazione semestrale elenca tra i debiti verso fornitori della società – alla quale sono stati tolti due scudetti, più la condanna in Serie B con nove punti di penalizzazione – quelli verso avvocati. Il debito più alto è verso lo ‘Studio Avvocato Zaccone e Associati’, 507mila euro. E’ lo studio del penalista Cesare Zaccone, il quale nel giudizio di primo grado, di fronte alla Caf di Cesare Ruperto, disse ‘Dateci la Serie B’. Poi c’è un debito di 226mila euro verso ‘Grande Stevens Studio Legale associazione professionale’… Lo studio Grande Stevens ha assistito la società nei processi sportivi. Uno dei suoi avvocati, Michele Briamonte, era nel gruppo che ha preparato il ricorso al Tar in agosto, poi ritirato: con Briamonte la Juventus ha un debito di 102mila euro. In tutto, ammontano a 835mila euro i debiti dichiarati per parcelle legali. Al conto vanno però aggiunte le somme già saldate agli avvocati, non indicate nella relazione”. L’imprecisione di Dragoni riguarda il ruolo di Michele Briamonte, che non si è limitato a partecipare alla splendida avventura del ricorso al Tar. Briamonte, infatti, ha assistito Zaccone in tutte le fasi dei processi (si fa per dire) sportivi. Ed era anche titolare nella squadra di 9 avvocati schierata dalla Juve in sede di arbitrato (assieme, ovviamente, al suo dominus Grande Stevens). Diamo quindi a Cesare quel che è di Cesare. E diamo allo Studio Grande Stevens, e non solo a Zaccone, il “merito” per l’esito dei processi sportivi. “Merito” è ovviamente tra virgolette.
Fatta questa precisazione, mi sembra che dall’articolo di Dragoni traspaia una certa perplessità, che mi sento assolutamente di condividere, per gli importi delle spese legali, tenuto conto dei risultati ottenuti (due scudetti in meno, condanna in Serie B con nove punti di penalizzazione e, aggiungo io, smantellamento di una squadra e di una struttura societaria e finanziaria destinata a dominare ancora per anni). Faccio mia anche l’ultima precisazione di Dragoni. Nella relazione semestrale sono elencati solo i debiti ancora in essere al 31/12 verso i legali. Non c’è alcuna indicazione circa le somme già saldate in precedenza. Ripeto, quindi, in questa occasione le domande che avevo già formulato all’assemblea di fine ottobre:
(i) qual è l’importo dei compensi dovuti dalla Juventus FC allo Studio Grande Stevens (Briamonte compreso) per i servizi resi nei processi di Calciopoli?
(ii) qual è l'importo dei compensi dovuti dalla Juventus FC all’Avv Cesare Zaccone, sempre in relazione a Calciopoli?
(iii) qual è l’importo dei compensi dovuti dalla Juventus FC agli altri legali (Andrea Gandini, Riccardo Montanaro, Stefano Vinti, Angelo Buongiorno) a vario titolo coinvolti in Calciopoli?
In base alle norme federali, l’iscrizione al campionato (e la possibilità di operare sul mercato) è subordinata al rispetto di un rapporto di 3:1 tra ricavi ed indebitamento. La relazione semestrale evidenzia una posizione finanziaria netta negativa per 75,1 milioni di euro, in peggioramento rispetto al saldo negativo di 12,9 milioni al 30 giugno 2006. La posizione finanziaria netta non comprende ovviamente i crediti a breve termine derivanti dalla campagna trasferimenti. Qual è l’importo dei crediti a breve termine? Possono essere conteggiati a riduzione della posizione finanziaria netta, migliorano così il rapporto di 3:1? E qual è in definitiva l’importo dell’aumento di capitale che deve essere obbligatoriamente destinato a riduzione dell’indebitamento?
Nel bilancio al 30 giugno 2006 avevate stanziato un fondo rischi di 12,6 milioni di euro a fronte di imprecisati rischi di “perdite e altri effetti negativi derivanti dalla revisione dei rapporti di sponsorizzazione”. I principi contabili IAS/IFRS, tuttavia, permettono lo stanziamento di fondi per rischi ed oneri soltanto a fronte di obbligazioni in essere, per le quali possa essere effettuata una stima attendibile e per le quali non sussista in capo all’impresa alcuna realistica alternativa al loro adempimento. Mi chiedo pertanto se il fondo rischi sia ancora stanziato in bilancio o se sia stato invece stornato. Lo scorso mese di settembre avete rinegoziato i contratti con Sky Italia, con una riduzione dei corrispettivi complessivi per l’esercizio in corso da 94,5 a 80,2 milioni di euro. Mi sembra che il contratto con Sky non contenesse, a differenza del contratto Tamoil, una clausola di rescissione attivabile in caso di retrocessione in Serie B. Immagino, quindi, che la Juventus e Sky Italia abbiano proceduto ad una semplice rinegoziazione in buona fede, per tenere conto della situazione venutasi a creare con la retrocessione della società in Serie B. E’ anche vero però che il campionato di Serie B, trasmesso da Sky, sta registrando ascolti record, proprio grazie alla presenza della Juventus. Vi chiedo quindi se abbia ancora fondamento la riduzione dei compensi concordata con Sky e se non sia ipotizzabile una rinegoziazione, sempre in buona fede, ma di segno opposto.
Dragoni scrive: “La relazione semestrale elenca tra i debiti verso fornitori della società – alla quale sono stati tolti due scudetti, più la condanna in Serie B con nove punti di penalizzazione – quelli verso avvocati. Il debito più alto è verso lo ‘Studio Avvocato Zaccone e Associati’, 507mila euro. E’ lo studio del penalista Cesare Zaccone, il quale nel giudizio di primo grado, di fronte alla Caf di Cesare Ruperto, disse ‘Dateci la Serie B’. Poi c’è un debito di 226mila euro verso ‘Grande Stevens Studio Legale associazione professionale’… Lo studio Grande Stevens ha assistito la società nei processi sportivi. Uno dei suoi avvocati, Michele Briamonte, era nel gruppo che ha preparato il ricorso al Tar in agosto, poi ritirato: con Briamonte la Juventus ha un debito di 102mila euro. In tutto, ammontano a 835mila euro i debiti dichiarati per parcelle legali. Al conto vanno però aggiunte le somme già saldate agli avvocati, non indicate nella relazione”. L’imprecisione di Dragoni riguarda il ruolo di Michele Briamonte, che non si è limitato a partecipare alla splendida avventura del ricorso al Tar. Briamonte, infatti, ha assistito Zaccone in tutte le fasi dei processi (si fa per dire) sportivi. Ed era anche titolare nella squadra di 9 avvocati schierata dalla Juve in sede di arbitrato (assieme, ovviamente, al suo dominus Grande Stevens). Diamo quindi a Cesare quel che è di Cesare. E diamo allo Studio Grande Stevens, e non solo a Zaccone, il “merito” per l’esito dei processi sportivi. “Merito” è ovviamente tra virgolette.
Fatta questa precisazione, mi sembra che dall’articolo di Dragoni traspaia una certa perplessità, che mi sento assolutamente di condividere, per gli importi delle spese legali, tenuto conto dei risultati ottenuti (due scudetti in meno, condanna in Serie B con nove punti di penalizzazione e, aggiungo io, smantellamento di una squadra e di una struttura societaria e finanziaria destinata a dominare ancora per anni). Faccio mia anche l’ultima precisazione di Dragoni. Nella relazione semestrale sono elencati solo i debiti ancora in essere al 31/12 verso i legali. Non c’è alcuna indicazione circa le somme già saldate in precedenza. Ripeto, quindi, in questa occasione le domande che avevo già formulato all’assemblea di fine ottobre:
(i) qual è l’importo dei compensi dovuti dalla Juventus FC allo Studio Grande Stevens (Briamonte compreso) per i servizi resi nei processi di Calciopoli?
(ii) qual è l'importo dei compensi dovuti dalla Juventus FC all’Avv Cesare Zaccone, sempre in relazione a Calciopoli?
(iii) qual è l’importo dei compensi dovuti dalla Juventus FC agli altri legali (Andrea Gandini, Riccardo Montanaro, Stefano Vinti, Angelo Buongiorno) a vario titolo coinvolti in Calciopoli?
In base alle norme federali, l’iscrizione al campionato (e la possibilità di operare sul mercato) è subordinata al rispetto di un rapporto di 3:1 tra ricavi ed indebitamento. La relazione semestrale evidenzia una posizione finanziaria netta negativa per 75,1 milioni di euro, in peggioramento rispetto al saldo negativo di 12,9 milioni al 30 giugno 2006. La posizione finanziaria netta non comprende ovviamente i crediti a breve termine derivanti dalla campagna trasferimenti. Qual è l’importo dei crediti a breve termine? Possono essere conteggiati a riduzione della posizione finanziaria netta, migliorano così il rapporto di 3:1? E qual è in definitiva l’importo dell’aumento di capitale che deve essere obbligatoriamente destinato a riduzione dell’indebitamento?
Nel bilancio al 30 giugno 2006 avevate stanziato un fondo rischi di 12,6 milioni di euro a fronte di imprecisati rischi di “perdite e altri effetti negativi derivanti dalla revisione dei rapporti di sponsorizzazione”. I principi contabili IAS/IFRS, tuttavia, permettono lo stanziamento di fondi per rischi ed oneri soltanto a fronte di obbligazioni in essere, per le quali possa essere effettuata una stima attendibile e per le quali non sussista in capo all’impresa alcuna realistica alternativa al loro adempimento. Mi chiedo pertanto se il fondo rischi sia ancora stanziato in bilancio o se sia stato invece stornato. Lo scorso mese di settembre avete rinegoziato i contratti con Sky Italia, con una riduzione dei corrispettivi complessivi per l’esercizio in corso da 94,5 a 80,2 milioni di euro. Mi sembra che il contratto con Sky non contenesse, a differenza del contratto Tamoil, una clausola di rescissione attivabile in caso di retrocessione in Serie B. Immagino, quindi, che la Juventus e Sky Italia abbiano proceduto ad una semplice rinegoziazione in buona fede, per tenere conto della situazione venutasi a creare con la retrocessione della società in Serie B. E’ anche vero però che il campionato di Serie B, trasmesso da Sky, sta registrando ascolti record, proprio grazie alla presenza della Juventus. Vi chiedo quindi se abbia ancora fondamento la riduzione dei compensi concordata con Sky e se non sia ipotizzabile una rinegoziazione, sempre in buona fede, ma di segno opposto.
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