Paolo de Paola, il gazzettato direttore di Struzzosport, ha scritto ieri un editoriale dal titolo "e se tornassimo a parlare di calcio?"
Vi riporto alcune massime del pensiero depaolesco del bi-paolo, con i miei commenti.
E’ molto più facile distruggere che costruire. Nel calcio è ormai la prassi: basta scegliere un bersaglio e fare fuoco. La Juve, purtroppo, ne sa qualcosa.
Verissimo. Peccato che in prima linea a far fuoco contro la Juve ci sia stato e ci sia ancora, caro il mio bi-paolo, quel giornale color rosa marcio che si trova solo (sempre meno) sui banconi dei gelati dei bar e che viene regalato a destra (stadio comunale di Torino, su tutti i sedili) e a manca (in omaggio con altri quotidiani).
E, caro il mio bi-paolo, Lei non lavorava per caso proprio per quel giornalaccio?
Eppure basterebbe essere seri e dire le cose come stanno. Invece si preferisce aggredire, andare contro, agitare il sospetto (registriamo la diversità di vedute fra Rosella Sensi e Francesco Totti), ravanare nel torbido, mortificare successi altrui (anche in questo caso la Juve ne sa qualcosa).
Si riferisce per caso, caro il mio bi-paolo, al titolo della Cazzata dello Sport dopo Bologna-Juve di Serie B? Si riferisce per caso a quel "Juve, così no!" per un gol/non gol di Zalayeta (che poi alle moviole sarebbe risultato gol, ma questo è un dettaglio che alla Cazzata dello Sport non interessa).
Si riferisce per caso, caro il mio bi-paolo, al continuo ravanare nel torbido e al continuo mortificare i successi bianconeri da parte della Cazzata dello Sport (prima, durante e dopo Farsopoli)?
E, caro il mio bi-paolo, Lei non lavorava per caso proprio per quel giornalaccio?
Questa si chiama disinformazione e crea nella gente la sindrome del complotto, che fa sentire accerchiati, che rende tutti più piccoli, che impedisce di andare allo stadio serenamente come avviene, invece, normalmente negli altri Paesi europei.Purtroppo è la squallida fotografia di ciò che avviene attorno al calcio.
Si riferisce per caso, caro il mio bi-paolo, alla sistematica opera di disinformazione anti-juve e pro-onesti da parte della Cazzata dello Sport? Si riferisce per caso, caro il mio bi-paolo, alla disinformazione di giornalisti (si fa per dire) del calibro di Cannavò, Verdelli, Palombo, Arturi?
E, caro il mio bi-paolo, Lei non lavorava per caso proprio per quel giornalaccio? Non era collega proprio di Cannavò, Verdelli, Palombo, Arturi e allegra compagnia disinformante?
Crediamo che sia ora di dire basta a un modo odioso di prendere in giro i tifosi. Lo vogliamo dire con forza e con chiarezza: questo tipo di (dis) informazione non ci appartiene. Ne facciamo una scelta di campo e una questione distintiva: prendiamo le distanze dalle bugie, dai veleni e dalle assolute meschinità che hanno contribuito a creare in Italia un clima insopportabile.
La (dis)informazione che non Le appartiene, caro il mio bi-paolo, non è proprio quella operata dalla Cazzata dello Sport (prima, durante e dopo Farsopoli)?
Le bugie, i veleni, le assolute meschinità da cui prende le distanze, caro il mio bi-paolo, non sono proprio quelle tipiche della Cazzata dello Sport (prima, durante e dopo Farsopoli)?
E, caro il mio bi-paolo, Lei non lavorava per caso proprio per quel giornalaccio (dis)informante, bugiardo, velenoso, assolutamente meschino?
Ci teniamo a dire con nettezza il nostro punto di vista. Si può parlare di qualunque argomento con calore e con passione per sviscerare ogni aspetto, ma senza avere una verità precostituita in tasca, una verità che offenda, che giudichi, che condanni a prescindere perché qualcuno ritiene di poter influenzare gli altri. Sarebbe ora di finirla di urlare alla luna per fare incazzare i tifosi. Che si torni a parlare davvero di calcio: gli argomenti (veri) non mancano. A noi no, di sicuro.
Si riferisce per caso, caro il mio bi-paolo, alle verità precostituite in tasca della Cazzata dello Sport? Si riferisce per caso alle verità che offendono, che condannano a prescindere per influenzare gli altri secondo il più tipico stile della Cazzata dello Sport?
E, caro il mio bi-paolo, Lei non lavorava per caso proprio per quel giornalaccio?
Ma come può, caro il mio bi-paolo, fare la morale proprio Lei, che proviene da un giornale che ha come tratti distintivi la disinformazione, le verità precostituite in tasca, le bugie, i veleni, la meschinità assoluta, il ravanare nel torbido, il moritifcare i successi bianconeri, etc?
La cosa migliore, caro il mio bi-paolo, è che Lei se ne torni da dove è venuto. Quello è il suo habitat naturale. Dove sguazzano nella melma i Cannavò, i Verdelli, i Palombo, gli Arturi.
6 commenti:
De Paola non così!
bravo V. nulla deve passare sotto silenzio!
ciao
Scirea
attualmente è illegibile tuttosport.
Sopratutto certi editoriali che sono un offesa per noi bianconeri.
Ma come, mi viene a parlare di errori dopo che la juve per cento volte meno è stata spazzata via per due anni dal calcio che conta?
pazzesco
BRAVO!! De Paola tornatene a Milano e lasciaci in pace. Perchè questo editoriale non l'hai scritto durante calciopoli e solo adesso che accusano l'Inter?
Ps Qualcuno ha notato che su Tuttosport il giornalista che scriveva dell'Inter in precedenza è stato rimosso? SCANDALO!!!!!!!
MARCO99 ha detto:
Ma come, mi viene a parlare di errori dopo che la juve per cento volte meno è stata spazzata via per due anni dal "calcio che conta?"
NO, caro Marco, non per due anni. Per molto di più.
Lupo de Lupis alias bi-Paolo tornatene a Milano.
TuttoRosa non si può più leggere, è diventato l'appendice della Cazzata dello Sport.
A casa.
Col boicottaggio totale secondo ne si riesce a far fallire Tuttosport .
Cosi il problema è risolto una volta per tutte .
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