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martedì 5 febbraio 2008

Banda di truffatori a chi?


(di Renato La Monica - Magazine Bianconero)


Promemoria per il petroliere ecologista finanziato dallo Stato. Quindi dai cittadini italiani. Campionato 2001/02: Recoba gioca 9 mesi da comunitario grazie ad un passaporto falso. La giustizia sportiva squalifica Recoba e Oriali. L'inter se la cava con una multa ridicola. In sede penale Recoba ed Oriali patteggiano 6 mesi. Banda di truffatori a chi?
Il 22 Ottobre 2003, Kallon, giocatore africano dell'Inter, viene trovato positivo all’antidoping per norandrosterone e noretiocolanolone. L’attaccante viene squalificato per 8 mesi, poi scontati di 2. Banda di truffatori a chi?
L'Inter, oltre ad usufruire della legge salvacalcio, bocciata dall'Unione Europea, ha dichiarato una plusvalenza di 158 milioni a fine 2005 "vendendo" il marchio alla controllata Inter Brand Srl. Ovvero: Moratti, per ridurre le perdite, vende a se stesso. Nessuna sanzione da parte della Giustizia Sportiva. Banda di truffatori a chi?
Falso in bilancio e plusvalenze gonfiate. Secondo la Covisoc, senza questi artifici contabili, l'Inter non avrebbe potuto iscriversi al campionato 2004/05. Inter e Milan vengono salvate in sede penale dalla cosiddetta legge vergogna voluta da Berlusconi. Si attendono le decisioni della Giustizia Sportiva. Banda di truffatori a chi?
Aggiungiamo a queste prodezze i pedinamenti a Vieri, Mutu e all'arbitro De Santis, il caso Nucini, la telefonata a Cragnotti alla vigilia di Lazio-Inter del 2002 (se c'era tutto questo interesse per Nesta, come mai il difensore è stato poi ceduto al Milan?), le preghiere di Materazzi ai giocatori della Lazio ("Io vi ho fatto vincere uno scudetto"....) ed avremo un quadro più o meno completo della "specchiata onestà" del petroliere ecologista. L'uomo che combatteva così tanto il "sistema", ma che si sedeva sempre al fianco di Juve e Milan al momento di spartirsi la torta dei diritti tv.
L'uomo che combatteva così tanto il "sistema" Moggi ma che voleva portare all'Inter l'ex direttore generale della Juve, offrendogli un contratto miliardario.
L'uomo che, dopo Calciopoli, non ha avuto alcun scrupolo (grazie alla compiacenza dei "simpatici" dirigenti bianconeri) a saccheggiare una Juve allo sbando, portando via da Torino Ibrahimovic e Vieira.
L'uomo che ha avuto il coraggio di festeggiare a champagne uno scudetto vinto a tavolino, dopo che la "sua" Inter aveva concluso quel campionato al terzo posto, a distanza siderale dalla Juve.
Prima di accusare qualcuno, caro Moratti - per giunta senza avere in mano uno straccio di prova - apra il suo armadio. Mi raccomando, con cautela. Altrimenti potrebbe essere travolto dagli scheletri che ha saputo produrre in questi anni.

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