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Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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giovedì 28 febbraio 2008

La risposta di Gussoni


(Bonarober per http://www.juworld.net/)

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Esaurito il 25mo turno del campionato di serie A, l'Associazione Italiana Arbitri precisa che totale responsabilità delle designazioni di ogni competizione calcistica della FIGC è ad essa affidata dal nuovo Statuto Federale.Settimanalmente l'AIA provvede a circa 18.000 designazioni delle quali 66 per le serie professionistiche. Per il grande interesse determinato dal campionato di serie A, è intuibile che eventuali critiche mosse a qualche direzione arbitrale possano assumere dimensioni non abituali per le altre competizioni né per analoghe situazioni che si verificano nei campionati di altre federazioni europee.

Il valore della nostra classe arbitrale ci viene costantemente riconosciuto dai massimi esponenti di FIFA, UEFA e CONI. Questo non toglie che i nostri arbitri, nessuno escluso, possano incorrere in errori di valutazione nel corso della direzione di una gara: così come è concesso l'errore a calciatori e tecnici senza mai dubitare della loro buona fede, altrettanto si deve concedere ai direttori di gara che scendono in campo ben preparati perchè provenienti dalla severa selezione rappresentata dai nostri tornei.

E' comprensibile che i dirigenti di tutte le società, nessuna esclusa, possano non condividere direzioni arbitrali o singole decisioni. Resta tuttavia indubbio che non può essere consentito alcun accenno ad eventuali disegni discriminatori perchè cio' mortifica l'impegno profuso dalla "nuova" dirigenza AIA, condiviso dai 32.000 associati, primi fra tutti gli arbitri di elite, nel garantire terzietà, regolarità e credibilità a tutte le manifestazioni che si svolgono sotto l'egida della FIGC.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A proposito di Gussoni (il gemello di Guido Rossi), mi ha sorpreso vedere che recentemente qualcuno si sia preso la briga di modificarne la biografia dello stesso su wikipedia, cancellando il seguente fondamentale passaggio:

"Gussoni e' amico di Massimo Moratti (imprenditore milanese come lui), e nel novembre 2006 fu sostenuto da Giancarlo Abete e dallo stesso Moratti affinchè venisse eletto (doveva battere la concorrenza di Marcello Nicchi), facendogli ottenere così 173 voti contro 117. Indignati, i rappresentanti della Lega Calcio uscirono dalla sala al momento della votazione, perché quel posto spettava alla Lega".


Il link della modifica è nel mio nome.
Ma che strana coincidenza di tempi.....