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In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

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Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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mercoledì 21 maggio 2008

Uno scudetto meritato




No, non sono impazzito.
Non mi sono morattizzato.
Non sono diventato simpatico.
Non sono diventato solare.
Semplicemente, quelle del titolo non sono parole mie.
Sono parole di.... indovinate un po'? Chi mai poteva dire una stronzata simile?
Sono loro o non sono loro?
Cerrrrrrto che sono loro.
I gemelli.
I mitici gemelli dissociati che, da quasi due anni ormai, occupano - indegnamente, indecorosamente, ingiustamente, insensatamente, inaspettatamente - la poltrona che fu di Vittorio Chiusano (stendiamo un pietoso veloso sull'INTERmezzo tra Chiusano ed i gemelli).

Ma non è finita qui.

Infatti, i gemelli hanno proncunciato quella frase (e non solo quella frase...) mentre ritiravano, solari e simpatici come solo loro sanno essere, l'ennesimo premio nerassurdo della loro collezione.

Nel 2007 hanno vinto il Premio Prisco (riconoscimento al dirigente che maggiormente abbia contribuito - mantenendo uno stile di comportamento equilibrato - alla serenità del campionato di calcio, accettando sportivamente le sconfitte e sdrammatizzando gli episodi controversi), sbaragliando concorrenti equilibrati, sereni e sportivi del calibro di Gino Corioni da Brescia e Aurelio De Laurentis da Napoli.

Quest'anno, niente Premio Prisco per i gemelli (il nostro solare cantante ha vinto comunque il premio, nella gategoria allenatori), che si sono consolati conquistatando il premio “Fortunato De Agazio”, dedicato alla figura del commendatore Fortunato De Agazio, tifoso, dirigente e componente del consiglio d’amministrazione dell'Inter di Angelo Moratti (una specie di Guido Rossi d'antan, insomma).

L'albo d'oro del premio è di grandissimo prestigio con personaggi del calibro di Antonio Matarrese, Giacinto Facchetti (ai cui valori sempre noi ci ispiriamo), Mariolino Corso, Claudio Ranieri (toh, guarda chi si vede!), Gianluca Paparesta, Ivan Zazzaroni.

Ecco, dopo aver ritirato il premio, tronfi e gonfi come un pavone che ha appena fatto la ruota, i gemelli si sono dedicati alla loro occupazione preferita. Sparare cazzate. A raffica.

Cazzata numero 1. "E' stato uno scudetto sudato e vinto all'ultimo istante. Complimenti all'Inter per la stagione"

Cazzata numero 2: "La dedica di Oriali [a Lapin Lapetto, nota del Mago]? Voleva fare una dedica spiritosa, probabilmente. Comunque i rapporti tra Inter e Juventus sono ottimi. Forse non quello fra le tifoserie".

Cazzata numero 3: "Quanti sono gli scudetti della Juventus? Non ho dubbi, ne abbiamo vinti ventinove".

Et volià, les jeux sont faits (come direbbe il tennista pallista divora baguettes).



PS Una piccola precisazione sulla cazzata numero 3. Questa non è assolutamente una cazzata di per se. Anzi, tutt'altro. Diventa una cazzata totale quando viene pronunciata da chi non ha minimamente difeso gli scudetti 28 e 29.

2 commenti:

Trillo ha detto...

Un quadretto perfetto.
Depressione allo stato puro.

Anonimo ha detto...

Forse, per commentare le parole del Presidente Dissociato, non dovrei citare Ligabue, visto che e' intertriste ma ora come ora non trovo parole migliori: " a parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire,che non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare..."
Aiuto!