Lo sparapalle Cesare Gussoni farebbe la sua porca figura nella Cirigenza pallista della solare Juventus di John Elkann & Co.
Cesare Gussoni: "E' successo un episodio pericoloso: un gruppo di persone ha circondato quello che credeva fosse un arbitro, ha tentato di sequestrarlo e di riempirlo di botte: solo che era uno che gli assomigliava, un sosia. Era un direttore di una filiale bancaria che si è rivelato alla fine, poveretto, salvandosi così dalle botte. Ma su consiglio della polizia quell'arbitro (Bergonzi, nota del Mago di Ios) è stato costretto a vivere protetto e trasferirsi in un'altra provincia per due settimane".
Questura di Genova: "Il nome di Bergonzi non è mai emerso, nè per episodi di aggressioni, nè tantomeno per eventuali scorte. Non ci risulta alcun episodio di violenza che abbia come vittima l'arbitro genovese".
Il Beck a commento: "Nella conferenza di giovedì, il presidente dell’Aia aveva parlato di un tesserato, Bergonzi - l’inventore del 3-1 fra Napoli e Juventus - obbligato a un confino di sicurezza, con la chicca di un sosia sequestrato. Come non detto: nessuna protezione, nessuna aggressione, nessun «ritiro» cautelare. Gussoni, per favore: piano con gli effetti speciali e gli artifici retorici. Difendersi dalle intimidazioni è un diritto suo e della sua categoria. Amplificarle, e generalizzarle, confonde le idee".
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