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mercoledì 19 marzo 2008

Le zerbinate di Nerozzi


Dominiobianconero per Ju29ro


Massimiliano Nerozzi è un promettente giornalista de LA STAMPA. Tutti i giorni è impegnato nelle pagine sportive della “Busiarda” a scrivere di calcio in generale e della Juventus in particolare.
Ho imparato a conoscerlo col tempo e mi sono accorto che nutre una naturale e disinteressata passione per il tennista nasone che nell’estate del 2006 si è improvvisato Amministratore Delegato della piu’ importante societa’ italiana dopo aver per anni giocato al Monopoli organizzando soporifere manifestazioni sportive Oltralpe. Ma il calcio si sa e’ una altra cosa.
E Jean Claude Blanc lo ha capito presto, prestissimo, e tra uno smash e un lungolinea ha lentamente cominciato ad adeguarsi all’andazzo che prevede per ogni dirigente che si rispetto un giornalista biografo, che possa narrarne le gesta, esaltarne i successi (pochi) e mitigarne le incertezze (tante). Insomma una specie di menestrello che accompagni nel tempo la sua “reggenza” e che contribuisca a consolidarne l’immagine presso la “plebe” lettrice.

Fatta questa doverosa premessa è interessante lanciarsi nelle praterie della rete a cercare tutte le precedenti “Odi a Monsieur Blanc” confezionate dal Sig.Nerozzi. Basta razzolare bene negli archivi del sito della Busiarda per ottenere divertenti riscontri. Lascio al lettore l’amena lettura del pregresso.

Stamattina però è un giorno speciale. Gli organi di regime sparano a nove colonne che la Juventus ha deciso finalmente di fare lo stadio nuovo. Le campane suonano a festa. I bambini addirittura pretendono i palloncini dal papà e si torna a casa con le paste.

Già stanotte non ho dormito benissimo; ero impegnato a immaginare quali potessero essere i deliranti titoli di Tuttosport e ci ho quasi azzeccato. Ma il vero piatto forte era certo che lo avrei trovato nel articolo di Nerozzi su LA STAMPA. Infatti il responsabile del progetto stadio è Blanc e a rigor di logica oggi avrei trovato il solito pezzo di Nerozzi che esalta il tennista.

E invece mi sbagliavo. Infatti anziché trovare un pezzo ne ho trovati due.

Probabilmente l’occasione era talmente speciale che un solo pezzo non bastava.

Mi sono subito lanciato in una avida lettura alla ricerca della risposta a tutti quei dubbi che il comunicato ufficiale della società ieri mi aveva lasciato nella mente.

Ma Nerozzi con il titolo del primo articolo mi lanciava un rassicurante messaggio: “BLANC TROVA I SOLDI: PROMESSA MANTENUTA

Ho subito pensato di aver letto un comunicato sbagliato oppure di averlo letto troppo frettolosamente:

Torino, 18 marzo 2008 -- Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club
S.p.A., riunitosi oggi per l'approvazione della Relazione Semestrale al 31 dicembre 2007,
ha approvato, tra l'altro, il Progetto Stadio che prevede la realizzazione di un nuovo
impianto sull'area dove sorge attualmente lo stadio Delle Alpi, per un investimento
complessivo stimato in E 105 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato all'Amministratore Delegato e Direttore
Generale Jean-Claude Blanc di compiere tutte le attività e gli atti necessari o opportuni al
fine di realizzare il Progetto che, in ogni caso, non prevede un aumento di capitale,
verificandone la fattibilità, in particolare dal punto di vista amministrativo, intrattenendo
tutti i rapporti necessari con le Autorità competenti. Il nuovo stadio potrebbe essere
pronto a partire dalla stagione sportiva 2011/2012.

Infatti nel comunicato della società non si parla in nessun modo di quali potranno essere le forme di finanziamento per l’opera. Fiducioso quindi mi metto a leggere.............
Oltre al titolo è bello il sottotitolo: “In 90 giorni ha convinto gli scettici”.
Be’ forse li ha convinti quasi tutti. A me non mi ha convinto e sono molto scettico.
Gli stessi segnali mi arrivano dalle parti del Mago di Ios e anche da altri squadristi sobillatori come fummo definiti con immenso onore dal direttore della cacca rosa, Verdelli.

Proseguendo nella lettura arriva il passo cruciale:

In meno di novanta giorni, invece, l’ad ha vinto la scommessa trovando quei mezzi finanziari, «innovativi» auspicò lui stesso, necessari per realizzare il progetto. Lì è girato il futuro, quando al posto dei business plan e dei ricavi promessi da studi e ricerche, pur serissime, s’è passati a qualcosa di più sostanzioso e tangibile. Accordi e ricavi a un passo, insomma. Per questo, ieri, i membri del cda sono parsi piuttosto convinti, appena finita l’esposizione del direttore commerciale, Marco Fassone, uno di quelli che più ha lavorato a stretto contatto con l’ad. Così, si è arrivati a un investimento complessivo di 105 milioni di euro, senza «aumento di capitale». E senza togliere denari a quel mercato che dovrà rinforzare la squadra. Condicio sine qua non.

Si carissimo Nerozzi. Non si fa l’aumento di capitale. Non si sottraggono risorse alla squadra. Ma allora sti soldi chi li mette? Dal titolo pensavo che finalmente ci dessi qualche informazione più dettagliata.....
Mezzi finanziari “innovativi”? Potrebbe essere più preciso?

Proseguo nella lettura......

Blanc, che ieri ha ricevuto anche la telefonata di John Elkann, ci ha sempre creduto, sostenuto pure dalla tendenza continentale che accoppia le maggiori società di calcio a stadi di proprietà, presenti e futuri: dalle società della Premier League all’Olympique Lione. Non si può più prescindere dalla solidità patrimoniale e dai ricavi garantiti da un impianto, spiegava una ricerca di Deloitte.


Ma quale ricerca di Deloitte, Nerozzi? Perché non diciamo la verità ai lettori e raccontiamo che era semplicemente il Progetto di Giraudo che prevedeva lo stadio di proprietà e solo grazie alla sua lungimiranza il sig. Blanc ha trovato tutto pronto per farsi bello con il lavoro degli altri?
D’altronde lo stesso Antonio Giraudo nella sua ultima intervista da AD nell’aprile del 2006 aveva manifestato il timore che qualcun altro avrebbe potuto godere dei frutti del suo lavoro.
Ecco il passo dell’intervista:

Dottor Giraudo, e se fossero altri dirigenti a concludere il suo progetto, o comunque a godere i frutti del lavoro già svolto?«L'interesse della Juventus e dei suoi tifosi viene prima di tutto. Certo, il nostro sogno non può che essere quello di vedere realizzate le cose che abbiamo progettato, e gestirle in prima persona. Mi spiacerebbe molto non proseguire la terza fase del programma».

Insomma caro Nerozzi, facciamo informazione completa. Diciamo ai lettori che se la Juventus avrà “probabilmente” un nuovo stadio lo si deve in gran parte alla precedente dirigenza.

Questa doverosa richiesta di precisazione, che mi aspetto venga fatta nei prossimi giorni, introduce la riflessione alla lettura del secondo pezzo che il mitico Nerozzi oggi ci offre e nel quale mi lancio voglioso alla ricerca delle risposte ai miei interrogativi che a questo punto incominciano a frullare sempre piu’ vorticosamente, raggiungendo velocità pari solo a quella delle mie gonadi verso la fine dell’agosto 2006.

Per fortuna mi viene in soccorso Montali che verso la fine del primo pezzo tranquillizza tutti dall’alto della sua esperienza di pallavolista. E si sa che nella pallavolo la rete è più in alto di quella del tennis!!

«I milioni di euro sulla carta, non vanno in campo - disse qualche tempo fa il consigliere bianconero Gian Paolo Montali, riferendosi ad alcuni paperoni del pallone - ma per poter competere, non bisogna sbagliare nessuna scelta». Meno che mai, una da 105 milioni di euro.

Grazie Giampaolo. Adesso grazie alla tua riflessione siamo tutti più tranquilli. E siamo certi che nessuna scelta sarà mai sbagliata. Amen.

Dopo le “tranquillizzanti” parole di Montali, rimangono però sempre gli interrogativi di prima. Magari le gonadi frullano un po’ meno velocemente ma comunque frullano.

Mi aspetto dunque che nel secondo pezzo di Nerozzi intitolato “La nuova casa Juve” possa finalmente soddisfare tutte le mie legittime curiosità......

Delle due case che s’era messa sul catalogo delle possibili sistemazioni immobiliari dopo il fallimento di Euro 2012, alla fine la Juve ha scelto di costruirsi la residenza deluxe: 40.000 posti a pochi metri dal prato, senza più pista d’atletica, rivestimento esterno in lamine d’alluminio bianche e nere, of course, per una fattura da 105 milioni di euro. Cancelli aperti in tempo per la stagione 2011/2012, è la previsione. Questo ha deciso il cda di ieri, riunitosi per l’approvazione della relazione semestrale (ricavi in aumento del 5,2%), ma allungatosi ore per la discussione, e l’approvazione, del progetto del nuovo impianto.


Questo già lo sapevo era il progetto di Giraudo.....


"Nessun ritocco minimale, se l’aggettivo può essere speso per interventi che pure avrebbero succhiato almeno venti milioni, ma un’abitazione praticamente nuova di zecca, «sull’area dove sorge attualmente lo stadio Delle Alpi». Contando i circa 25 milioni serviti per garantirsi i diritti di superficie dal comune, il conto totale s’impenna sui 130 milioni: cifra che nessun club, in Italia, ha mai stanziato per il proprio domicilio.


Anche questo già lo sapevo era sempre il progetto Giraudo........


"Per costruirlo, ha precisato a Borsa chiusa il club, non è previsto «un aumento di capitale». E nessuna risorsa verrà tolta alla squadra, ha fatto sapere l’Ifil, l’azionista di maggioranza. L’ad bianconero Jean-Claude Blanc è riuscito a percorrere quelle «vie innovative» di cui aveva parlato nell’ultimo incontro con il comune. Fra i mezzi di finanziamento, che tracciavano il confine tra una scelta e l’altra, è spuntata una grossa azienda di scommesse sportive e una multinazionale intenzionata a dare il proprio nome all’arena (naming right): da solo vale diversi milioni. Il prossimo passo, sarà quello di perfezionare gli accordi, con sponsor e istituzioni pubbliche. Per questo, il cda, «ha dato mandato all’ad di compiere tutte le attività e gli atti necessari o opportuni al fine di realizzare il progetto, verificandone la fattibilità, in particolare dal punto di vista amministrativo, intrattenendo tutti i rapporti necessari con le autorità competenti».


Il prossimo passo sara’ quello di perfezionare gli accordi?
Questo non lo sapevo! Allora il tennista NON HA ANCORA TROVATO UNA CIPPA DI SOLDI!!!!
In pratica gli hanno detto semplicemente che vogliamo fare lo stadio per cui caro Blanc mettiti in movimento per cercare i soldi e i permessi. Insomma siamo tornati al via senza passare dalla Banca, come a Monopoli!


Inutile a questo punto continuare a leggere il resto. La situazione è fin troppo chiara.
Qui i soldi ancora non sono stati trovati! E Blanc, il mago degli sponsor, deve muoversi.
Da quando è alla Juve io non mi ricordo di uno sponsor portato da Blanc.
Non lo è la NewHolland per ovvi motivi. Non lo è la Gazzetta perché si sa che è del padrone anch’essa.
Cosi come lo è La Stampa.

A questo punto chiudo il giornale e mi rassegno. Comincio a comprendere definitivamente che dietro a tutto questo fumo c’è poco arrosto. Come sempre negli ultimi mesi. D’altronde stiamo tutti ancora aspettando i tre campioni promessi dal tennista pallista che ci aveva rassicurato che avremmo speso come il Manchester.
Peccato che congedati i giornalisti, compreso il nostro Nerozzi, quel giorno nelle segrete stanze di Corso Galfer confermasse a Ranieri che il vero obiettivo della Juventus fosse la qualificazione alla Coppa Uefa.

Caro Massimiliano i nodi vengono al pettine, sempre. E al nostro Amministratore Delegato non basterà solo una buona stampa per sopravvivere. La Juventus e’ una cosa seria, non un campo da tennis.

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