Benvenuti!

In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

Per contribuire al blog, scrivete a ilmagodiios@gmail.com

Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
---------------------------------------------------------

mercoledì 19 marzo 2008

Incredibile ma Beck


Quei Rossi a buon mercato

di Roberto Beccantini



Guido Rossi consulente Ifil è uno schiaffo ai tifosi juventini [molto bene]. Fra tutti gli avvocati d’affari c’era proprio bisogno di scegliere l’ex commissario straordinario di Calciopoli? John Elkann poteva evitare lo sfregio. I complottisti [anche se non precisato nel testo, il termine ha un'evidente ed errata connotazione negativa, perché Beck non crede, per il momento, al complotto] hanno ripreso vigore: scommettiamo che la consulenza era in atto già dal maggio 2006? Sciocchezze [Beck, non così!]. A ognuno il suo referente: il professore per Gabetti, Lucianone per Alessio Secco [Secco allora deve essere ancora più di coccio di quanto appaia, perché Lucianone non gli ha certo consigliato alcuno dei bidoni cirigenziali]. Altro che sindrome di Stoccolma. Siamo decisamente oltre il ritorno d’affetto (ed effetto) tra la finta vittima e il simil carnefice. Siamo di fronte a un’operazione di chirurgia plastica che ha soddisfatto il paziente e indisposto i parenti stretti, che saremmo poi noi.

Al di là dell’opinione che ognuno coltiva sulle sentenze dello scandalo, la mossa si commenta da sola. Non l’avrei compiuta neppure a verdetti capovolti, con la Juve assolta e Rossi braccato dagli interisti (buona, questa [molto bene]). Un briciolo di rispetto, suvvia. Lo giustificano tanto coloro che considerano la Biade un banale call center sabotato dai bruti di Telecom quanto i giacobini [interessante; se i colpevolisti sono "giacobini", allora forse il Beck sta per vedere la luce] che, viceversa, non considerano innocenti i fili, e i pissi-pissi, di quei cellulari.

E dal momento che i Rossi non vengono mai soli, ecco Paolo, il nostro amatissimo Pablito, gratificare Roberto Mancini di due scudetti vinti. Letteralmente. Il Mancio era ospite di «Attenti a quei due». Veniva dal balletto morattiano «vado-non vado» e aveva di fronte (meglio, al suo fianco) anche Gianluca Vialli. Capisco metterlo a suo agio, e lenirne i sensi di colpa, ma così mi è sembrato francamente troppo. Due scudetti Mancini? Quando mai? [perfetto] A maggio, probabilmente. Non ora. Adesso siamo in perfetta parità: uno lui, sul campo [lo scudetto dell'anno scorso non sarà un tavolino, ma è certamente un comodino], e uno il consulente Ifil, a tavolino [chapeau,]. Strano che Pablito abbia fatto di ogni titolo un fascio. Così va il mondo. L’erba dell’ospite ha scalzato quella del vicino: è lei la più verde. Soprattutto se piace e conviene a chi la bruca.


Il commento tecnico del Mago

Quasi due anni di email, telefonate, sms, chiaccherate, caffé con il Beck.

E qualche risultato inizia a vedersi.

Ho evidenziato in rosso gli errori nell'articolo. In verde invece alcuni commenti ed apprezzamenti.

Il ragazzo ha evidentemente delle potenzialistà. Ma sino ad ora si è impegnato poco.

In passato, gli articoli del Beck erano infatti tutti colorati di rosso, tante erano le inesattezze e le imprecisioni.

Oggi, invece, gli errori in rosso si sono decisamente ridotti.

Bene così.

Nessun commento: