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Perché la Juventus non è stata difesa.
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Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
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Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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mercoledì 21 febbraio 2007

San Dulli - MAGAZINE BIANCONERO 9

Poco più di nove mesi fa iniziava Farsopoli, con le prime INTERcettazioni pubblicate sul giornalaccio rosa. In questo periodo abbiamo avuto la fortuna di conoscere un caravanserraglio di personaggi che, a vario titolo, si sono occupati dei progetti “Juventus in Serie B” e “Tavolini in Via Durini”. Conigli di amministrazione, reperti giuridici, santi patroni, onesti spioni, carimastici leocani. Ma in questo circo barnum di personaggi in cerca di autore, ci sono alcune figure che spiccano. Guido e Paolo, massimi esponenti del cupolone interista in federazione. E Giovanna.
Guido è, ovviamente, Guido Rossi, ovvero il Pallone (gonfiato) Nerazzurro. Nei pochi mesi di permanenza al vertice della FIGC, oltre ad aver trascinato gli azzurri alla conquista del Mondiale, ha portato a termine i due progetti che gli erano stati affidati (da chi?). La Juventus, infatti, nonostante la strenua ed indefessa difesa dell’Avv. Zaccone (Patteggialo, per gli amici), è in Serie B, con il palmares (ed il portafoglio) alleggerito. Mentre l’Inter si appresta a vincere il secondo Tavolino della sua storia. Ed è solo un caso fortuito che l’Inter e Moratti occupino una parte importante del cuore di Guido Rossi. “La sua passione per lo sport e l’amicizia personale con Massimo Moratti lo portano a ricoprire per quattro anni la carica di consigliere nel Consiglio d’Amministrazione dell’Inter” (http://www.wikipedia.it/). Milly Moratti, moglie del petroliere più ambientalista che ci sia, descrive Rossi come un tifoso interista “passionale, tutt’altro che compassato. Ricordo un gol importante dell’Inter e ho in mente la sua reazione: si alzò e baciò e abbracciò mio marito Massimo”. De gustibus…
Paolo è Paolo Nicoletti, ovvero il Vice-Pallone (gonfiato) Nerazzurro. Allievo prediletto e collaboratore in passato di Guido Rossi, è stato vice-commissario della FIGC da metà 2006 fino allo scorso settembre, quando si è dimesso assieme al suo nume tutelare. Nicoletti è stato anche avvocato dell’Inter in alcune occasioni calde. “Le cronache dell’estate ‘97 ricordano il complicato lavoro per portare a Milano il «Fenomeno» Ronaldo, un trasferimento da 52 miliardi al quale lavora anche Paolo Nicoletti, allora alle dipendenze dello studio Rossi” (Corriere della Sera del 17 maggio 2006 e del 10 febbraio 2007). Ed infatti, nel luglio 1997 la delegazione nerazzurra alla riunione di Zurigo - convocata dalla FIFA per dirimere la querelle tra Inter e Barcellona sul trasferimento di Ronaldo – comprendeva anche gli avvocati Guido Rossi e Paolo Nicoletti (Corriere della Sera del 21 luglio 1997). Non è dato sapere se Nicoletti abbia mai baciato ed abbracciato Massimo Moratti. Ma comunque è un assiduo frequentatore della tribuna Vip di San Siro quando giocano gli onesti.
Giovanna, infine, è Giovanna Melandri, ovvero la Ministra Riscaldata (come è stata definita da un arguto giornalista). La sua (in)competenza è pari solo alla sua (in)tolleranza. Dopo aver starnazzato a più riprese per la presenza di Moggi in televisione (al pari di Severgnini, anima candida e nerazzurra), ha chiesto (ed ottenuto) l’esclusione di Maurizio Zamparini – che aveva osato criticarla - dalla puntata di Porta a Porta del 5 febbraio scorso (dedicata ai tragici fatti di Catania). Infine, l’apoteosi keniota. Probabilmente ancora sotto choc per il delicatissimo coro con cui era stata accolta negli spogliatoi dai campioni del mondo (a proposito, cosa cercava negli spogliatoi?), ha giurato e spergiurato di non aver mai frequentato la Maison Briatore in quel di Malindi. Ma è stata sbugiardata dal settimanale “Chi”, che ha pubblicato alcune foto che ritraggono la nostra Ministra Delle Balle impegnata in danze sfrenate. A Malindi. A Capodanno. Da Briatore.

Pubblicato su MAGAZINE BIANCONERO nr. 9 del 21/2/07

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