L'arbitro De Santis ha fatto prima in televisione e poi alla radio delle dichiarazioni sconcertanti: le sue parole sono state messe in rete, a disposizione di tutti. De Santis dichiara di non avere mai parlato al telefono con Moggi, ma di avere parlato spesso con Meani ( vera « voce » del Milan) e spessissimo con Facchetti ( « Le sue richieste qualche volta sono andate anche oltre il lecito » ) . Protesta poi per essere stato « monitorato » dalla Telecom a partire dal 2002 e si chiede come mai siano uscite solo alcune delle sue telefonate e non altre. Anche Paolo Bergamo ha pubblicamente dichiarato che tutti gli telefonavano, compresi i dirigenti delle squadre non indagate ( quindi Inter e Roma), e che non capiva come mai risultas*sero solo alcune delle sue telefonate e non altre.Le dichiarazioni di De Santis, però, ben più dettagliate e “ accusatorie”, se corrispondessero al vero modificherebbero totalmente il quadro di Calciopoli; e configurerebbero il tentativo di illecito non da parte della Juventus ma semmai da parte di altre squadre.Se però non corrispondono al vero, allora sono di una gravità ancora maggiore, sono calunnie ignobili. Poiché esiste quella cosa che si chiama obbligatorietà dell’azione penale, è auspicabile che l’autorità giudiziaria proceda immediatamente nei suoi confronti. A maggior ragione che lo facciano anche le autorità sportive.Sconcertante, tuttavia, è anche il silenzio di quasi tutti i media. Un importante giornalista sportivo, a un tifoso che gli chiedeva perché non si fosse dato il dovuto risalto alle dichiarazioni di De Santis, ha risposto che comunque certe cose si dicono in tribunale, non alla Tv.C’è da augurarsi che infatti presto sia così. E tuttavia è anche vero che nessuna delle dichiarazioni con cui i media ci hanno informato su Calciopoli è stata fatta in tribunale; ciò non ha impedito che centinaia di pagine e ore di trasmissione siano state dedicate a quello che veniva detto, insinuato e trascritto illegalmente in ogni sede possibile. Dovere di cronaca. Deve trattarsi di un dovere a corrente alternata.La verità è un’altra. L’ha detta Moratti, commentando le dichiarazioni di Del Piero sulle “ irregolarità” interiste: « Abbiamo tutti voglia di voltare pagina » . Soprattutto l'Inter; ma anche quei giornali, quelle televisioni, quelle autorità sportive che per dodici mesi ci hanno riproposto la stessa versione di Calciopoli, campionato fasullo incluso, defenestrazione della Juventus dalla serie A inclusa, dimenticanze incluse. E che tutto vogliono tranne che sia fatta chiarezza non solo presso un Tar, ma in un vero Tribunale.
Prof. Paolo Bertinetti - Presidente Associazione Nazionale Amici della Juventus
www.juve2006.it
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