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In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
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Perché la Juventus non è stata difesa.
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Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

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Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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mercoledì 9 maggio 2007

Caro Alex - di Er gò de Turone


www.vecchiasignora.com
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Caro Alex, questa lettera la scrivo a te.

A te, che hai un anno più di me, e ami la Juve come me. Anche se per la Juve hai fatto qualcosina in più (a dire il vero, la Juve ti ha dato anche qualcosa in più rispetto a me).A te, simbolo di una squadra da leggenda, che da quel Viareggio vinto grazie a un tuo gol, ci hai fatto subito esclamare speranzosi: ecco il nuovo Baggio.
E invece no. Eri molto di più.

Le vittorie infinite, le sofferenze, infinite anch'esse. Le accuse infamanti, l'infortunio tremendo, l'invidia dei non juventini. Due gol sbagliati in una finale dell'Europeo (ti facevano fare il terzino, lo credo che non ti ricordavi come si segnasse..), e l'Italia non juventina che trova il suo alibi per odiarti.
E noi, allora, ad amarti ancora di più.

Del Piero e Baggio. Del Piero e Totti. Del Piero e Inzaghi. Dualismi, rivalità. E noi a tifare sempre per te. E tutti gli altri a tifarti sempre contro.In mezzo Tokyo, la rabbia urlata a Bari. Le tue lacrime, le nostre.Quel gol al Borussia, di tacco. Ma si può, caro Marcello, tenere Del Piero in panchina in finale di Champions?Del Piero che sta per tirare il rigore al mondiale. Noi terrorizzati. Meglio perdere con te che segni il rigore, che vincere con te che lo sbagli. E tu che non tradisci. Perchè in fondo, quando conta davvero, non tradisci proprio mai.Anche in B. Capocannoniere. Non hai tradito neanche stavolta.E io, io che non ho mai avuto idoli tra i calciatori, che compro il libro di tue foto e racconti. Perchè in fondo, tra me e te, tra te e tanti di noi, la differenza è stata un un bel pò di tecnica, e un oceano di abnegazione e grinta in più.
Il resto, e penso al poster di Platini, all'amore per La squadra, assolutamente identico.

Ora però non so da dove ripartire. Ci hanno mandato in B. Ma ci pensi? Noi, la Juve, in serie B. E ora che torniamo in A, da dove si riparte? Da un allenatore? Da un giocatore? Da un dirigente?

No, ora non si può. Allora io riparto dall'idea che ci ha permesso di vedere un fenomeno di 20 anni fare il gol del secolo all'ultimo minuto contro la Fiorentina.Quale Idea?L'idea di Lippi, appena arrivato, dopo una vita che non si vinceva."Non c'è Baggio che tenga, qui non ci sono intoccabili".E se un ragazzino è piu utile di lui, allora che Baggio, il grande Baggio si accomodi in panchina. Con tutto il rispetto, viene prima il gruppo, viene prima la Juve. Si vincerà solo così.
E così è stato, per 10 anni di trionfi che ancora ci danno i brividi, se solo ci ripensiamo.

La Juve del gruppo, la Juve senza intoccabili. Nè Baggio, nè Zidane.
Nè Del Piero, caro Alex. Anche se sembra assurdo.

Ed ecco il punto, ecco l'idea da cui riparto.

L'anno prossimo, magari senza campionissimi, vorrei solo che si ripartisse da lì. Dall'assenza di intoccabili.
La Juve non ne deve avere, non ne ha mai avuti. Neanche Del Piero, il più grande di tutti.

E alllora, magari con una squadra non fenomenale, magari con una società non ancora all'altezza, ma saprò che la Juve è ancora viva, e che se un ragazzino è più in forma degli eroi di tanti trionfi, B compresa, anche loro dovranno partire dalla panchina, e assistere felici all'esplosione di quel giovane.
Come 10 anni fa. Come 20 anni fa.

Allora patti chiari, caro mio idolo: Del Piero capitano, Del Piero unico vero juventino cui aggrapparsi, Del Piero tuttora calciatore fondamentale, straordinario. Questo rimane.
Ma niente intoccabili. Con Lippi o senza Lippi.

Sognando di vedere nascere un altro Del Piero. Certi che il vero Del Piero, dal campo, o anche dalla panchina, lo guarderà con occhi sognanti, rivivendo la sua favola.
Una delle più belle, forse la più entusiasmante, ma non la prima, e certamente neanche l'ultima.

Noi, intanto abbiamo incorniciato il tuo poster. Perchè quello, nelle nostre case, non lo toccherà davvero nessuno. Mai. Quello sì, l'unico intoccabile.

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