LUCCA - "Se Montezemolo avesse difeso la Juventus come ha difeso la Ferrari per il caso di spionaggio, la squadra non sarebbe finita in serie B". Lo ha detto Luciano Moggi durante un intervento al Caffè della Versiliana, dove era intervistato dal vicedirettore del Qn, Enzo Bucchioni e dal padrone di casa, Romano Battaglia. "Io - ha aggiunto Moggi - mi sono dimesso per permettere alla società di difendersi meglio, invece non si è difesa proprio. Se avessi immaginato un atteggiamento simile non mi sarei dimesso". Poi si sofferma sulla gestione della giustizia sportiva e punta il dito contro Gianni Petrucci: "Vediamo ora cosa succede al presidente del Coni. La giustizia sportiva si sta dimostrando quello che è in realtà, se guardiamo i fatti degli ultimi giorni", dice Moggi riferendosi al 'caso Lorbek' e alle presunte interferenze nel procedimento a carico della Benetton Treviso. "Voglio vedere cosa succede a Petrucci", ripete Moggi. "Lo scorso anno -aggiunge ripensando a 'calciopoli'- hanno cercato di distruggere la mia vita e la mia famiglia. Sono rinato dopo venti giorni: una voce mi diceva di andare avanti e mi diceva che chi mi ha fatto del male avrebbe una brutta fine".
sabato 11 agosto 2007
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