martedì 10 febbraio 2009
Tappetinho
Gianni Petrucci, gran capo (purtroppo) dello sport italiano, a Sky Sport: "Non voglio commentare quello che ha detto Mourinho. Ognuno adotta la politica che gli sembra maggiormente opportuna. Poi a me piace Mourinho, è un
tecnico intelligente. E' riuscito a portare alcune novità e quando
parla riesce a non essere banale. Moratti ha fatto veramente bene a
prenderlo come allenatore".
Cos'aveva detto Pianginho?
Al termine della partita con il Lecce, stravinta dagli Onesti, Pianginho si era lanciato in una geremiade sugli arbitri.
"Vorrei proprio rivedere l'intervento in area su Ibrahimovic nel primo tempo perché secondo me poteva essere rigore. Qualche settimana fa, per usare la parola 'paura' con l'arbitro sono stato squalificato, stavolta allora userò la parola 'strano'. E' strano che Ibra subisce un'entrata del genere sul risultato di 1-0 in un momento delicato della partita e l'arbitro lo ammonisce (tra l'altro si arriverà a un momento cruciale della stagione in cui sarà squalificato); è strano che, contro il Torino a San Siro in svantaggio di un gol l'arbitro non vede un fallo da rigore a nostro favore; è strano che in tutta la settimana nessuno parla di quell'episodio e nessuno torna sull'argomento. Tutto molto strano, ma non posso farci niente, posso solo lavorare e andare avanti per la mia squadra".
In sintesi, quindi, Pianginho sostiene che succedano cose strane ai danni suoi e della sua squadra.
E Petrucci, gran capo dello sport italiano, che fa?
Invece di tirare le orecchio a Pianginho, lo ricopre di elogi e si complimenta con il presidente Onestinho.
Tappetinho!
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