Se volete capire il dovecomequandoperche di questo sonetto, visitate il blog del Trillo
Cazzeggiavo già contento
In un ghetto di squadristi
Quando a un tratto: esaurimento!
Sono apparsi gli interisti
Son sincero mio esaurito
Io non so cos'è un sonetto
Ma se siedi sul mio dito
Forse puoi trovar diletto
Pensa a quando gli anni scorsi
Dai ceffoni uscivi gonfio
Pochi mesi son trascorsi
E ti senti forte e tronfio
Non c'è dubbio lo confesso
Non è facile godere
Specialmente se sul cesso
Gigli e Blanc ci fan sedere
Ma noi juventini veri
Siam testardi per davvero
Prevediamo petrolieri
Prima o poi col culo nero
Per adesso se vuoi amico
Non curarti del problema
Ma non credere in eterno
Che la gente sia un po' scema
Sappi dunque mio esaurito
Non siam tonti come il mulo
Stai campando di menzogne
Quindi evapora affanculo
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