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In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

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Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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mercoledì 20 dicembre 2006

San Dulli - MAGAZINE BIANCONERO 1

La scorsa estate si è compiuto il delitto perfetto. Juventus in Serie B, con due scudetti revocati e penalizzazione in classifica. Tutte le altre squadre coinvolte, invece, in Serie A (il Milan addirittura in Champions), con penalizzazioni varie. Mai delitto fu più perfetto, con la vittima designata che simpaticamente appoggia il collo sulla ghigliottina ed invita il boia a sciogliere la fune che trattiene la lama. In prima fila ad assistere al lieto evento, esultanti per il risultato ottenuto, un vero parterre de roi. L’illustre presidente onorario Franzo Grande Stevens, giustamente premiato con tale simbolico riconoscimento per aver dato l’esempio ai calciatori con la sua richiesta di non essere confermato nel nuovo CDA, dando il via alla grande fuga. Il rappresentante dell’azionista di maggioranza, Ing. John Elkann, in fremente attesa di poter leggere con voce flebile le proprie (???) dichiarazioni sui comportamenti riprovevoli della Juventus. Il bravissimo avvocato Cesare Zaccone, che ha brillantemente sostenuto l’accusa nelle varie fasi del processo. I giornalisti (Liguori, Ziliani, Luna, Sconcerti, Cannavò, Palombo, Arturi,…) che maggiormente si sono distinti nel denunciare Juventopoli, appoggiando lo sforzo di rinnovamento del calcio italiano. Il Commissario Straordinario pro-tempore Guido Rossi, ex consigliere di amministrazione dell’Inter, con in mano il provvedimento di assegnazione all’Inter dello scudetto 2005/2006. Un tizio che dice di essere il Presidente della CAF e continua a ripetere a tutti i presenti che "è concettualmente ammissibile l’assicurazione di un vantaggio in classifica che prescinda dall’alterazione dello svolgimento o del risultato di una singola gara". Il presidente della Corte Federale, Piero Sandulli, con al guinzaglio due studenti juventini, portati ad assistere alla più importante lezione della loro carriera universitaria. Il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, di granata vestito. I rappresentanti del calcio nuovo e pulito nato dalla ghigliottina. Berlusconi, Galliani, Moratti, Oriali, Sensi, Agnolin, Lotito, Della Valle, Zamparini, Cellino, Spinelli, Preziosi, Matarrese. Dal fondo della sala, un signore scravattato, alzando il pugno minaccioso, grida: "E’ inaudito!". E’ Giovanni Cobolli Gigli, attorniato dagli altri membri del CDA, tutti professionisti (si pensi a Montali e a Tardelli) che si dedicano al 150% alla Juventus. Subito dopo, Cobolli Gigli si accomoda in prima fila, a fiancodel presidente onorario, che si complimenta con lui.

Pubblicato su MAGAZINE BIANCONERO nr. 1 del 20/12/06

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