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In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

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Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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venerdì 29 dicembre 2006

Il gioco dei perché - Il Mago di Ios

Scriveva Gianni Rodari: "Il gioco dei perché è il più vecchio del mondo. Prima ancora di imparare a parlare l’uomo doveva avere nella testa un grande punto interrogativo; ma di punti interrogativi sono tuttora pieni il cielo e la terra. Il bambino spara i suoi perché come una mitragliatrice. Le sue domande - serie, buffe, strane, divertenti, commoventi - piovono sulla testa dei genitori fitte come la grandine".
Anch’io, che pure bambino non sono più, ho una mitragliatrice carica di "perché". Ma so già che nessuno si prenderà la briga di rispondermi.
Perché la Juventus ha deciso di affidarsi – nell’ambito di un procedimento di fronte alla giustizia (si fa per dire) sportiva - proprio all’Avvocato Cesare Zaccone? Perché è stato scelto un professionista che, per sua stessa ammissione, è un esperto di diritto penale ma non di diritto sportivo? Zaccone ha dichiarato in assemblea che "non occorre conoscere il diritto sportivo, ma occorre conoscere il diritto ed avere esperienza di diritto". Non è proprio così. Le conoscenze ed esperienze specifiche sono fondamentali. In tutti i campi. Se devo operarmi ad una spalla, scelgo un ortopedico. Non certo un dentista. Se devo presentare un ricorso al Tar, scelgo un avvocato amministrativista. Non certo un matrimonialista (a meno che io non abbia già deciso di ritirare quel ricorso ... nel qual caso il professionista conta davvero poco). Analogamente, se devo (e voglio sul serio) difendermi di fronte alla giustizia sportiva, scelgo un avvocato che conosca già la differenza tra illecito sportivo e (eventuale) violazione dei doveri di lealtà. Non certo un avvocato penalista, totalmente digiuno della materia. A maggior ragione, considerando che l’Argonauta aveva drasticamente ridotto i tempi processuali e risulta quindi ancora meno comprensibile la scelta di affidarsi ad un "apprendista" del diritto sportivo.
Perché l’Avv. Cesare Zaccone era presente all’assemblea degli azionisti di fine ottobre? A che titolo ha partecipato a quell’assemblea il paladino della pena congrua? Perché Guido Rossi, commissario straordinario pro-tempore della FIGC nonché ex consigliere di amministrazione dell’Inter, ha rivoluzionato (arbitrariamente, ma questo è un altro discorso) tempi, gradi e protagonisti della giustizia sportiva, lasciando però al proprio posto il carrariano San Dulli (santo protettore dei milanisti in Champions League)? Perché nessuno riconosce a Guido Rossi, ed alla sua sciarpa azzurra, l’indubbio merito di aver conquistato il mondiale di calcio in Germania? Perché John Elkann ha cercato, per mari e per monti, un "grande juventino del passato" da nominare nel nuovo CDA, per poi ripiegare sul commentatore televisivo Marco Tardelli? Eppure il "grande juventino del passato" era già in casa. E che juventino. Bobby Gol, vera bandiera bianconera!
Perché nessuno si è complimentato con Massimo Moratti per la vittoria nel Tour de France, assegnato all’Inter da una commissione di saggi dopo la squalifica per doping del vincitore Landis?
Perché alcuni presidenti di B vogliono avere la garanzia assoluta di non essere promossi in Serie A ingaggiando Zdenek Zeman? Tanti perché. Nessuna risposta. C’è da restare INTERdetti.

Pubblicato su MAGAZINE BIANCONERO nr. 2 del 29/12/06

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