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Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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giovedì 8 gennaio 2009

La sconfitta di Palamara

Il Tribunale di Roma (decima sezione penale, presidente Fiasconaro) ha emesso la sentenza di primo grado nel Processo GEA, sconfessando le ardite (ad essere generosi) ed infondate (ad essere ancora più generosi) tesi del PM Luca Palamara (accesissimo tifoso della Roma e presidente dell'ANM):
- tutti assolti gli imputati, ad eccezione di Luciano e Alessandro Moggi.
- Luciano ed Alessandro Moggi condannati a, rispettivamente, un anno e sei mesi ed un anno e due mesi, per alcune ipotesi di violenza privata (roba che difficilmente resisterà all'appello degli avvocati difensori, ma un contentino a Palamara, presidente ANM, era quasi scontato)
- destituita di ogni fondamento la presunta (molto presunta) associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza.

Questa è la sconftta di Palamara, che dovrebbe avere il buon senso e l'omestà di dimettersi (da PM, non solo da presidente dell'ANM).
Questa è la sconfitta di un certo modo (falso, tendenzioso, calunnioso) di fare informazione.
Questa è la sconfitta di tutti coloro (forze dell'ordine, magistrati, giornalisti in primis) che contribuiscono a rendere questo paese una repubblica delle banane a forma di stivale.

Per ulteriori notizie ed approndimenti, vi invito a consultare il sito ju29ro.com (clicca QUI)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non riesco a trattenere un ghigno sarcastico e disgustato...mi chiedo dov'e', alla luce dei fatti, l'associazione a delinquere messa su da quei diavoli dei Moggi!
Il castello mostra sempre piu' le sue fondamenta inesistenti ma, malgrado tutto, continua ad essere tenuto in piedi per ragioni che fanno ribollire il sangue a chiunque ami davvero la Juve.Qui non si tratta di giustizia.Qui stiamo ingoiando pietre dal 2006.
Sono curiosa di vedere come gli organi di "informazione" tratteranno la notizia domani!

Saluti rancorosi,
Mia

Anonimo ha detto...

COBOLLI: SCUDETTI DA RESTITUIRE? NO, GUARDIAMO AVANTI - «La giustizia sportiva è una cosa, quella penale un'altra - ha commentato il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli - Quella sportiva è stata costretta a prendere decisioni in un tempo breve, quando c'era anche una campagna negativa nei confronti della Juve, tanto amata ma anche tanto odiata. Alla conclusione del processo penale - ha aggiunto - se gli imputati saranno assolti, sarà difficile tornare indietro e farci ridare quello che la giustizia ci ha tolto, ma lo diremo ad alta voce. Il passato però è passato, deve servirci solo per fare meglio nel futuro».

Anonimo ha detto...

UNA SENTENZA ALL'ITALIANA, UN CAPOLAVORO DI IPOCRISIA E CERCHIOBOTTISMO. IL COLLEGIO NON HA AVUTO FINO IN FONDO IL CORAGGIO DI ASSOLVERE TUTTI PER UN'IPOTESI DI REATO ESISTENTE SOLO NELLE MENTI MALATE DI UNA CUPOLA DI CIALTRONI E NELLA FANTASIA ALLUCINATA DEL "TONNO PALAMARA". QUANTO A COBOLLI FAREBBE MEGLIO A SPARARSI IN BOCCA.
JAN