martedì 19 maggio 2009
Fuori il primo
Il destino di Ranieri era segnato da tempo.
Abbandonato dalla società, contestato dai tifosi, ripudiato da diversi senatori.
Era un camaleonte con la data di scadenza.
E che la scadenza fosse prossima, l'avevano fatto capire Già&Van al termine del CDA della scorsa settimana, con la loro consueta lucidità.
“Non ci piace dire che alla fine faremo i conti, ma di sicuro tireremo le somme".
Lo squallido pareggio con l'Atalanta deve aver indotto la cirigenza ridens a tirare le somme, pur senza fare i conti, e a ritirare il camaleonte dallo scaffale del supermercato.
Molto originali le parole con cui Monsieur Blòn, sfoggiando il suo consueto vestito color marmotta metalizzata (e cravatta in tinta), ha giustificato l'esonero di Ranieri: "abbiamo fatto una scelta sensata, per dare una scossa alla squadra e mettere i giocatori davanti alle loro responsabilità".
Che sia una scelta sensata o meno, lo vedremo (di scelte sensate non se ne sono viste tante a Torino dal maggio 2006 in avanti). E, comunque, mi sembra che il giudizio spetti ad altri, non certo a chi quella scelta ha fatto.
Dare una scossa alla squadra. Mettere i giocatori davanti alle loro responsabilità.
Uno Zamparini qualunque, in pratica, ma molto più bravo a tennis.
A prescindere da tutto, con l'esonero di Ranieri è saltato il primo (ma solo in ordine di tempo) responsabile dello sfascio ridentino.
Ma di responsabili ce ne sono molti altri.
A quando i prossimi esoneri?
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