Benvenuti!

In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

Per contribuire al blog, scrivete a ilmagodiios@gmail.com

Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
---------------------------------------------------------

giovedì 17 aprile 2008

Piccoli Cobolli crescono


I nostri gemelli presidenziali sono degli spara-cazzate da competizione.

Difficile trovare qualcuno in giro che li superi.

E' certo però che anche altri personaggi del mondo del calcio abbiano un loro perché, quanto a cazzate dette e fatte.

Uno di questi è il bovinante presidente dei cugini, Urbano (di nome, ma non sempre nei modi) Cairo.

Ecco una piccola carrellata di "cairate" sull'ex e nuovo allenatore De Biasi.


«De Biasi è il mio Ferguson: con lui farò un lungo e proficuo cammino». (settembre 2005)

«De Biasi è uno simpatico e schietto, ma soprattutto un bravo allenatore capace di regalarci una splendida promozione». (estate 2006)

«De Biasi lo sa che la sua gestione non mi piace?» «E allora?» «E allora la esonero». (6 settembre 2006)

«De Biasi e io? Un rapporto ormai chiuso. Il presente è Zaccheroni». (19 febbraio 2007)

«Ammetto l'errore: ho sbagliato a prendere Zaccheroni in quel momento. Faccio un bagno d'umiltà e richiamo De Biasi». (26 febbraio 2007)

«Prima di discutere il progetto, da De Biasi voglio lealtà». (21 maggio 2007)

«Ci siamo lasciati cordialmente: le cose belle che abbiamo fatto insieme ci terranno per sempre uniti come genitori che hanno due figli». (2 giugno 2007)

«Per quanto mi riguarda, De Biasi non ritornerà mai più a Torino. Ho puntato su Novellino almeno per due anni ed è una scelta che non modificherò mai». (27 gennaio 2008)

«Con De Biasi ho sbagliato, avrei dovuto concedergli il secondo anno in serie A. Forse non ho ancora la giusta esperienza. D'altronde nessuno nasce imparato». (16 aprile 2008)



I gemelli che occupano abusivamente la poltrona che fu di Vittorio Chiusano sono comunque ancora di un altro pianeta.

Cairo infatti fa e disfa, dice e si contraddice, ma a distanza di qualche mese (non sempre, questo è vero, perché tra il «De Biasi e io? Un rapporto ormai chiuso. Il presente è Zaccheroni» e il ribaltone successivo con «Ammetto l'errore: ho sbagliato a prendere Zaccheroni in quel momento. Faccio un bagno d'umiltà e richiamo De Biasi» passa solo una settimana).

I gemelli invece dicono bianco e poi nero da un giorno all'altro (un giorno volevano la A con penalizzazione ma il giorno dopo andava bene la B pulita) e, a volte, addirittura nella stessa frase (il ricorso era molto motivato, non sarebbe mai stato accolto).

Il capolavoro dei gemelli, comunque, è riuscire a sostenere - con convinzione e con quello sguardo un po' così, vispo ed intelligente, che ti colpisce subito - due tesi completamente opposte. E, cioè, che per loro gli scudetti sono sempre 29 (quindi, ce l'hanno messo in quel posto e la Triade al massimo aveva commesso dei peccati veniali) ma che comunque Zaccone è stato abilissimo (e, quindi, è riuscito ad ottenere una pena più mite di quella che avremmo meritato per gli illeciti comportamenti della Triade).

Una convergenza parallela in salsa di omogeneizzato alla pera.

Nessun commento: