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In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

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Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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venerdì 20 gennaio 2006

Simpatia, no grazie - Il Mago di Ios

sentimenti che albergano nell’animo dei veri tifosi bianconeri in questo primo campionato post-Farsopoli. Il primo campionato di un calcio nuovo, pulito, sereno. Gi arbitri non sbagliano più. E se sbagliano, sono per definizione in buona fede. Non ci sono più ammonizioni preventive. E se ci sono (già una dozzina circa quelle a favore degli Onesti Indossatori di Scudetti Altrui) si tratta della classica eccezione che conferma la regola. Gli errori arbitrali alla fine si compensano. E se non si compensano quest’anno, si compenseranno prima o poi. Il pallone è di nuovo rotondo e sono tornate nientepopodimenoche le mezze stagioni. Ah, dimenticavo. I treni sono finalmente puliti e puntuali. E tutto questo (e ancora molto altro) grazie all’Argonauta. Rabbia ed orgoglio. Sono due sentimenti inscindibili. Si fondono in un cocktail esplosivo tutte le volte che Gigi, Alex, Pavel, Didier … scendono in campo. Tutte le volte che lo speaker chiama i nostri ragazzi per nome, uno per uno. Tutte le volte che viene suonato il nostro inno allo stadio. Tutte le volte che la Juve segna un gol. Tutte le volte che Gigi salva un gol già fatto. Rabbia ed orgoglio. Sono due sentimenti non particolarmente apprezzati in Corso Galileo Ferraris. Non sono in linea con il nuovo indirizzo societario, inaugurato lo scorso 29 giugno. Circola voce che si debba essere soprattutto simpatici. Anche a costo di calpestare l’orgoglio di 109 anni di storia gloriosa. Anche a costo di negare la rabbia per un processo farsa. E allora farò uno sforzo. Cercherò per una volta di essere simpatico anche io. E di tributare, con tutte la simpatia possibile, un doveroso riconoscimento pubblico alle capacità manageriali di Massimo Moratti. Sappiamo tutti come l’Inter abbia meritatamente conquistato lo scudetto l’anno scorso, dominando in campo (addirittura quindici i punti di distacco tra la prima e la terza…), fuori campo e a tavolino. Gli Onesti Indossatori di Scudetti Altrui hanno finalmente potuto mettere in vendita le bandiere con il quattordicesimo tricolore. A dimostrazione di come l’Inter sia una società gestita con illuminata e simpatica lungimiranza, le bandiere erano pronte nei magazzini di Via Durini ben prima di Farsopoli. Erano li da circa 4 anni. Si, dal 5 maggio 2002. Mi rendo conto che purtroppo (o per fortuna) non sono assolutamente in grado di essere simpatico. Non è nelle mie corde. Già. Io sono rabbiosamente orgoglioso di essere antipatico. Antipatico e vincente.

Pubblicato su MAGAZINE BIANCONERO nr. 1 del 20/1/06

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