Grazie per il 5 maggio.
mercoledì 27 maggio 2009
E sono già cinque
Grazie per il 5 maggio.
lunedì 25 maggio 2009
Ahi!
L'ultima volta che John si è dichiarato vicino alla squadra ed all'allenatore, siamo finiti in B.
Prepariamoci a sfidare i bovini ed il Gallipoli.
martedì 19 maggio 2009
La sfilata degli Onesti
Com'è tradizione, dopo ogni cartone conquistato in segreteria, gli Onesti hanno sfilato sull'autobus per le strade di Onestonia.
Lo so, lo so.
Squalifica dell'account per una settimana.
Mi toccherà postare a blog chiuso
Ok, è tutto giusto (non solo il prezzo)
Monsieur Blòn, di marmotta metalizzata vestito (con cravatta in pari tessuto, colore e metallo), ha spiegato la sua decisione (condivisa dal CDA, ci mancherebbe) di esonerare Ranieri.
«Abbiamo voluto dare la scossa giusta ai giocatori per cominciare un cammino diverso al momento giusto con l'uomo giusto»
Che dire?
Come si fa a criticare una persona che fa la cosa giusta, al momento giusto, con l'uomo giusto, al posto giusto?
Non si può.
E allora vado a mangiarmi un Danette.
E' il budino giusto, al momento giusto, per il mago giusto, al posto giusto.
Fuori il primo
Il destino di Ranieri era segnato da tempo.
Abbandonato dalla società, contestato dai tifosi, ripudiato da diversi senatori.
Era un camaleonte con la data di scadenza.
E che la scadenza fosse prossima, l'avevano fatto capire Già&Van al termine del CDA della scorsa settimana, con la loro consueta lucidità.
“Non ci piace dire che alla fine faremo i conti, ma di sicuro tireremo le somme".
Lo squallido pareggio con l'Atalanta deve aver indotto la cirigenza ridens a tirare le somme, pur senza fare i conti, e a ritirare il camaleonte dallo scaffale del supermercato.
Molto originali le parole con cui Monsieur Blòn, sfoggiando il suo consueto vestito color marmotta metalizzata (e cravatta in tinta), ha giustificato l'esonero di Ranieri: "abbiamo fatto una scelta sensata, per dare una scossa alla squadra e mettere i giocatori davanti alle loro responsabilità".
Che sia una scelta sensata o meno, lo vedremo (di scelte sensate non se ne sono viste tante a Torino dal maggio 2006 in avanti). E, comunque, mi sembra che il giudizio spetti ad altri, non certo a chi quella scelta ha fatto.
Dare una scossa alla squadra. Mettere i giocatori davanti alle loro responsabilità.
Uno Zamparini qualunque, in pratica, ma molto più bravo a tennis.
A prescindere da tutto, con l'esonero di Ranieri è saltato il primo (ma solo in ordine di tempo) responsabile dello sfascio ridentino.
Ma di responsabili ce ne sono molti altri.
A quando i prossimi esoneri?
martedì 12 maggio 2009
Ridarella
Il CDA della Ridentus, convocato per questa mattina alle 10, non si è ancora conclusa.
Sembra che i lavori (si fa per dire) si stiano prolungando oltre misura a causa di continui attacchi di ridarella tra i consiglieri.
lunedì 11 maggio 2009
Presi Diego e Silva. Ufficiale
La Ridentus ha messo a segno due grandi colpi di mercato.
Diego, fantasista del Werder Brema.
E Silva, esterno del Valencia.
La Ridentus non ha ancora ufficializzato i due acquisti, perché in Fermo Ferraris rispettano rigorosamente i regolamenti e non sono dei fessi.
Ma ci sono tutti gli stampini sulle carte bollate (cit).
E poi, stampini e carte bollate a parte, i due giocatori si sono già affidati alle amorevoli cure del preparatore atletico della Ridentus, il Professor Capanna.
Con risultati inequivocabili.
CALCIO, VALENCIA: STAGIONE FINITA PER SILVA
David Silva, 23 anni, esterno del Valencia, ha riportato una lesione muscolare all'adduttore della gamba sinistra e dovrà rimanere fermo per 2-3 settimane. Stagione quindi finita per lui: salterà le ultime 3 giornate della Liga.
CALCIO, WERDER BEMA: STAGIONE FINITA PER DIEGO
Stagione finita per il fantasista del Werder Brema Diego. Il 24enne brasiliano ha riportato un infortunio muscolare nel match vinto ieri 2-0 contro l'Amburgo. Diego sarà costretto a fermarsi per 2-3 settimane e salterà le ultime 3 giornate della Bundesliga.
venerdì 8 maggio 2009
Alessio Tacchinardi ju29ro
Alessio Tacchinardi, colonna della Juventus (con cui ha vinto tutto) e scaricato dalla Ridentus, ha rilasciato un'intervista alla trasmissione "Soccer Time" (IES TV), attaccando pesantemente i ridens di Ridentonia (e Cannavaro) ed elogiando invece quella "banda di truffatori" che c'era prima.
Ecco in QUATTRO punti il tacchi-pensiero.
1. Cobolli e Blanc. La colpa è loro. Nel calcio di oggi non si inventa niente, hanno buttato milioni di euro in 3 anni comprando giocatori che non hanno lasciato il segno: Almiron, Tiago, Andrade, Poulsen, De Ceglie, Grygera, Saliahmidzic e molti altri... A parte Sissoko e Amauri hanno buttato via un sacco di soldi. Quando prima di lasciare la Juve sono tornato dalla Spagna con il nuovo entourage in una settimana di ritiro nessuno mi ha mai chiesto e detto niente, ero visto come un figo della triade e mi hanno messo alla porta.
2. Cannavaro. Cannavaro è un altro sbaglio della dirigenza: 36 anni, uno che è scappato per non andare in B e adesso torna perchè gli fà comodo... Allora prendiamo anche Zambrotta, Emerson e Capello...
3. Alessio Secco. Secco è un bravo ragazzo, ma vederlo come Direttore Sportivo sinceramente... Le responsabilità di questa situazione è anche sua.
4. Quella "banda di truffatori" che c'era prima. Io ho avuto la fortuna di lavorare con una dirigenza competente (Moggi, Giraudo e Bettega; nota del Mago). Sarò sempre grato a Moggi, un grande conoscitore di calcio che non ha mai sbagliato un acquisto, l'ultimo un certo Ibra... Vederlo con la maglia dell'inter mi fà male, senza di lui i nerazzurri avrebbero 30 punti in meno
Alessio (tacchinardi, non Secco) juventino vero.
Alessio (Secco, non Tacchinardi), a fare le fotocopie.
Cirigenti a fare in culo.
STOP
lunedì 4 maggio 2009
Il saluto di BETTEGA agli juventini veri
(Bobby Gol, dove dovrebbe essere)
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Lo scorso week end sono stato al mare con alcuni amici. Mentre passeggio sulla spiaggia, mi trovo davanti Roberto Bettega. Sì, proprio lui. L’eroe delle mie domeniche quando ero bambino. L’anima bianconera della Juve più vincente che ci sia mai stata. Il simbolo, in pratica, della mia Juventus.
E’ impegnato a rincorrere i nipoti sulla spiaggia. Il cuore mi batte a mille all’ora, anche se ho già avuto l’onore di stringergli la mano e di scambiare qualche parola con lui grazie a degli amici comuni. Mi piacerebbe avvicinarlo, ma ho timore di disturbarlo.
Mentre rimugino sul da farsi, mi viene in mente un episodio di per sé insignificante, ma che conservo ben presente. E’ l’ultima giornata del campionato 2000/2001. Quello dello scudetto alla Roma. La Juve gioca in casa contro l’Atalanta e a una ventina di minuti dalla fine (con i residui sogni di raggiungere la Roma ormai svaniti), c’è un’invasione di campo. La partita viene sospesa. Roberto scende in campo e prende in mano il microfono. Chiede al pubblico di lasciare proseguire la partita e di tornare sugli spalti. Poche parole, concluse con un incitamento pieno di rabbia e orgoglio: “Dimostrate di essere dei tifosi veri, come lo sono io!”. La partita viene ripresa e finisce. Il momento più emozionante erano state quelle parole dette quasi a rivendicare un attaccamento alla maglia ineguagliabile, un amore disinteressato e viscerale, un orgoglio senza pari: “Dimostrate di essere dei tifosi veri, come lo sono io!”.
Alla fine comunque decido di non rompergli le scatole e di raggiungere i miei amici che nel frattempo avevano proseguito nella loro passeggiata. Mentre sto per girare i tacchi ed andarmene, il mio sguardo si incrocia con quello di Bettega. Istintivamente mi dirigo verso di lui e lo saluto, ricordandogli dei comuni amici che ci avevano presentato.
Quanta emozione! Io che mi sono sempre emozionato già a leggere una parola contenente la “j” di Juventus. Ed ora mi trovo davanti la Juventus in persona!
Gli accenno del mio impegno per restituire la Juve agli juventini, del Team Ju29ro, dei miei interventi all’assemblea, del mio blog e dei forum. E’ informatissimo, ben oltre le più rosee aspettative. Mi dice di essere molto riconoscente a quei tifosi che lo sostengono e di apprezzare l’impegno di tutti quelli che cercano di restituire la Juventus al ruolo cui è stata predestinata dalla Storia. Mi parla in particolare di come lo commuova l’affetto che gli viene dimostrato da tutti i tifosi juventini, anche attraverso i forum.
Prendiamo un caffè insieme. Non parliamo della stretta attualità bianconera, ma capisco tutta la sua amarezza, anzitutto di tifoso vero. Non spreca le parole, come non ha mai fatto. Ma quei pochi minuti sono sufficienti per farmi capire tutto l’affetto che ha nei confronti della nostra, della sua Juventus. Non si possono cancellare quaranta e più anni di vita in bianco e nero. Mi dice di non perdersi mai una partita della Juve e di essere sempre presente allo stadio di Torino.
Gli chiedo perché non torna alla Juventus. Non è tempo, mi risponde. Svicola il discorso, ma leggo negli occhi tutto l’amore per quel sogno chiamato Juventus e l’orgoglio per quei colori. Azzardo chiedendogli un’intervista per il nostro sito. Garbatamente rifiuta; alle parole ha sempre preferito i fatti e - mi dice - i tempi non sono maturi.
E’ il momento dei saluti. I nipoti lo richiamano all’ordine. Mi chiede – con la consueta cortesia - di portare i suoi saluti attraverso i forum a tutti i tifosi suoi e della Juventus. Non posso certo mancare a questa richiesta!
Lo ringrazio, grato per quei momenti che mi ha regalato oggi (e tutti gli altri del passato). Gli dico che tutti i tifosi veri lo rivogliono al posto che gli compete. Nella nostra Juventus, nella sua Juventus. Lui è un tifoso vero, uno juventino vero.
Non c’è dubbio, Roberto Bettega è uno ju29ro! E’ bello sapere che ama la Juve, è bello fargli sapere che noi ju29ri amiamo lui!
Scriverò a Jean Claude
Così non si può più andare avanti.
Scriverò a Jean Claude.
E' ora che si dia da fare.
Che dimostri di valere i due milioni abbondanti (molto abbondanti) di compenso annuo che si mette in tasca.
C'è un problema, però.
Non ho il suo indirizzo email diretto.
Ho provato a comporre in vario modo nome e cognome (e relative iniziali), ma tutte le email che ho mandato sono tornate indietro.
Ma non demordo.
Proverò ancora e prima o poi troverò il suo indirizzo email personale alla Ridentus.
L'indirizzo potrebbe essere uno di questi:
monsieur.blòn@ridentus.com
monsieurblòn@ridentus.com
il.tennista@ridentus.com
tennista@ridentus.com
iltennista@ridentus.com
iltennista.dichambery@ridentus.com
iltennisa.conilsorriso@ridentus.com
sontennista.emenevanto@ridentus.com
ildivora.baguettes@ridentus.com
divorabaguettes@ridentus.com
blinblonblan@ridentus.com
Ma è così difficile?
Ma è così difficile fare un coro contro il maggior responsabile di questo sfascio?
John Jacob Philip Elkann
Un responsabile
C'è solo un responsabile
Un responsabile
C'è solo un responsabile
John Jacob Elkann va a cagar
John Jacob Elkann va a cagar
John Jacob Elkann va a cagar
Conigli!
Che conigli certi dirigenti che hanno abbandonato al proprio destino Ranieri.
Che conigli certi dirigenti che non hanno il coraggio di prendere le decisioni e si rifugiano dietro il paravento del CDA (che dovrà valutare se esonerare o meno Ranieri prima della fine della stagione).
Che conigli certi dirigenti che scappano senza dire una parola, lasciando Ranieri allo sbaraglio di fronte ai giornalisti. Troppo facile venire a pavoneggiarsi quando si vince. La faccia va messa soprattutto quando si perde.
Che conigli certi eredi indegni che non sentono il dovere morale di esporsi in prima persona a tutela della Juventus.
Che conigli certi eredi indegni che non si assumono le responsabilità delle scelte fatte in questi tre anni.
Che conigli certi eredi indegni che attaccano giocatori ed allenatore dal pulpito dell'assemblea Exor.
Che schifo questi conigli.