
Un'associazione a delinquere formata da 3 persone. Due di loro sono padre e figlio. Il figlio è in rapporti di affari con il terzo, Zavaglia. Tra Moggi e Zavaglia, la connessione ipotizzata dai Pm risiede unicamente in un rimbrotto per non avere pagato delle cravatte. Non solo: Zavaglia, al telefono con Leonardi, spiega che con Moggi Luciano non si sente mai e ne critica la gestione delle risorse umane alla Juventus, e di Moggi Alessandro dice che vuole lasciare la GEA appena possibile. E' soltanto una nostra impressione o un'eventuale sentenza di condanna sarebbe un precedente giudiziario pericolosissimo per uno stato di diritto?
Diciamo che la costruzione accusatoria, è un po' più complessa di come l’avete rappresentata, è comunque vero che la disposizione del legislatore con riferimento alla fattispecie prevista dall'art. 416 c.p. è tutt’altra cosa rispetto a ciò che nel corso del dibattimento si è dimostrato essere la Gea World. Peraltro, non si comprende come imputati in questa "fantomatica" associazione possano essere soggetti che non fanno parte della Gea ed invece ne siano estromessi soggetti soci.
Una delle principali accuse mosse da sempre alla GEA è stata quella di aver creato un vero e proprio monopolio delle procure dei calciatori. A sentire in giro, sembra quasi che l'intero mercato dei calciatori professionisti fosse in gran parte in mano ai procuratori GEA. In quale percentuale?
Proprio oggi [4 dicembre, ndr] l’avv. Paolo Rodella, difensore di Alessandro Moggi, ha evidenziato al Tribunale questo dato, i giocatori professionisti in Italia sono quasi 3000 e la Gea dal 2001 al 2005 aveva la procura di 154 giocatori.
Potete leggere il testo completo dell'intervista sul sito dello Ju29ro Team (QUI)
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