Benvenuti!

In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

Per contribuire al blog, scrivete a ilmagodiios@gmail.com

Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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giovedì 29 gennaio 2009

Questione di numeri


I Cirigenti che gesticono con solarità e competenza la New Holland FC hanno tante qualità ed un grosso difetto.
Le qualità sono sotto gli occhi di tutti. Inutile tornarci sopra.
Parliamo del difetto, invece.
Innanzitutto, ci tengo a chiarire un punto.
Non intendo minimamente criticare o attaccare o denigrare i Cirigenti. Ci mancherebbe altro. Se volessi farlo, tanto per capirci, non li chiamerei Cirigenti, ma Zirigenti.
E poi l'ho scritto sopra. E lo ribadisco. Hanno tante qualità. Ed un difetto.
E, comunque, nessuno è perfetto. Ed ovviamente non lo sono neanche i Cirigenti DOCG di Fermo Ferraris.
Il difetto è molto semplice. Hanno grossi problemi quando si tratta di affrontare questioni numeriche.
Hanno problemi con il tre. Compreremo tre campioni, disse qualcuno.
Hanno problemi con il QUATTRO. Ah, Zaccone e quella manina all'assemblea...
Hanno, ça va sans dire, problemi con il 27, il 28 ed il 29. Quanti sono 'sti scudetti? 27 tout court, come risultava dai primi documenti ufficiali prodotti dai solaridi? 29-2, come risulta ora dai documenti ufficiali? 29 tout court, nel cuore e nei piedi? Oppure 28, sulla base del democristianissimo (un colpo al cerchio ed uno alla botte) approccio adottato dallo Juve Store del Lingotto?
Anche con il 10 non è che le cose vadano così bene. 10, come i 10 milioni (e mezzo) pagati (di solo cartellino) per acquistare quel fior fiore di fenomeno che risponde al nome di Andrade.
E che dire del 9? Problemi anche qui. 9, come i 9 milioni (e 750mila) investiti in Bidoulsen.
E potrei continuare a lungo. Perché sono tanti i numeri con cui i Cirigenti hanno dimostrato di avere un rapporto conflittuale. Ma non voglio tediarvi.
C'è un'eccezione, però.
E' lo zero.
Con questo numero invece vanno d'accordissimo.
I Cirigenti infatti valgono zero. E contano zero.
Degli Zero Assoluto, in pratica, ma meno canterini (ma per colmare questa lacuna hanno preso il Cantante).

lunedì 26 gennaio 2009

Scelti con il lanternino


Nell'estate del 2006, Johnny B Good ed i suoi tutori, dopo aver scaricato la Triade per potersi difendere in modo "congruo", si sono dedicati con certosina applicazione alla ricerca di personaggi da nominare nel CDA della allora neo-costituita New Holland FC.
Il lavoro di ricerca è stato eseguito con rara perizia.
E' difficile trovare nel CDA di una squadra di calcio una simile unione di professionalità ed esperienze del settore.

Di Giò&Van, i Re Tentenna della New Holland FC (definzione di Fulvio Bianchi di Repubblica), oramai sappiamo vita, morte e miracoli. Non mi dilungherei oltremodo su di loro, se non per sottolineare come con il tempo stiano nettamente migliorando. Prima, si contraddicevano a distanza di qualche giorno. Ora, invece, lo fanno nell'ambito della stessa intervista.

Direi che anche il tennista sia ormai piuttosto noto ai lettori di questo blog.
Non posso fare a meno di constatare, comunque, come sulla questione degli scudetti 28 e 29, il tennista sia in disaccordo con Van il quale a sua volta non concorda con Giò. Non è tuttavia chiaro se alla fine della fiera Jean Claude e Giò siano d'accordo.

Infine, limitando la mia analisi ai solo ruoli operativi o para-operativi nel CDA, come non menzionare l'arrembante consigliere Montali?
In questi ultimi tempi sta conquistando le luci della ribalta. Con pieno merito, direi.
Il suo curriculum parla chiaro.
E' un grande esperto di pallavolo.
Filosofeggia su scoiattoli e tacchini.
E' tifoso della Fiorentina.
Adora Antognoni.
Stravede per Della Valle.
Si era augurato un pareggio nella partita di sabato.
Un personaggio simile non poteva certo mancare nel CDA della New Holland FC.
E Johnny B Good ed i suoi tutori con abilità certosina sono riusciti a regalarci anche questa perla di consigliere.

Ecco, se posso permettermi di fare un piccolo appunto, se fossi stato al posto di Johnny B Good e dei suoi tutori (Dio me ne scampi e liberi) avrei inserito nel CDA anche ulteriori competenze sportive. Non solo tennis e pallavolo, ma anche pelota basca e curling, ad esempio. La dialettica del comitato sportivo ne avrebbe certamente tratto giovamento.
Ma queste comunque sono inezie che non inficiano un lavoro davvero straordinario.
Giò. Jean Claude. Van. Gianpaolo.
QUATTRO fenomeni, scelti davvero con il lanternino.

Su Montali, abbiamo aperto un sondaggio su ju29ro.com.
Andate a votare.

venerdì 23 gennaio 2009

Barzelletta continua


I nerassurdi, onesti indossatori di scudetti altrui ed accaniti collezionisti di tavolini e comodini, continuano ad essere la barzelletta dell'Italia calcistica.
E il loro 2009 è infatti iniziato alla grande.
Prima, Gianfelice Facchetti (figlio di) ha ammesso che il de cuius (ai cui valori qualcuno sempre si ispira) parlava con gli arbitri (un Meani, in pratica, ma un po' più brindellone alto).
Poi, hanno collezionato tre pappine a Bergamo contro l'Atalanta (e potevano anche essere 5).
Last but not least, la sconfitta con l'Atalanta ha fatto sbottare lo specialone, rivelando la sua anima ju29ra.
Le frasi del Mou (anche se ormai sono note e stranote, repetita Juventus: "il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perchè non c'era nessuno. Il terzo all'ultimo minuto. Siete una squadra...") sono state riprese da diversi quotidiani.
La Stampa se n'è occupata in due articoli di Nerozzi e Ansaldo (QUI e QUI).
Repubblica, in un articolo pubblicato sulla versione on line (QUI), ha ripreso alcune frasi ironiche comparse dai forum bianconeri, ivi compreso un "epigramma pescato dall'Ansa a campione dal forum J1897" ("è davvero incredibile che gli 'onesti' abbiano un allenatore onesto. Probabilmente si sono sbagliati"; questo "epigramma" è stato in realtà scritto su j1897 da un certo mago di vostra conoscenza...).
Il Corriere della Sera ha affrontato il tema Mouju29ro in due articoli. Uno di Pasini (QUI) ed uno della redazione web (QUI). In quest'ultimo articolo è stato riportato anche un link alla discussione del forum j1897.com sulle frasi dello specialone. In poche ore, il forum ha ricevuto decine di migliaia di visitatori (presumibilmente, anche molti tifosi nerassurdi).
Nessuna reazione o smentita dalla sponda onesta del Naviglio.
Non ha mancato invece di far conoscere la propria opinione un nerassurdo VIP come Severgnini: "Se quelle parole le dice Moggi va bene, ma se le avesse dette Mourinho sarebbe grave. Soprattutto perchè non è vero. Sono argomenti delicati, toccano corde che hanno fatto soffrire molto in passato. E soprattutto, quello che avrebbe detto Mourinho sugli scudetti non è vero".
Quello che avrebbe detto Mourinho non è vero?
Ma certo che è vero.
Vediamo in dettaglio i QUATTRO punti affrontati dallo specialone.
1. il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria. Verissimo. Terzi, sul campo. Primi, in segreteria.
2. il secondo lo avete vinto perchè non c'era nessuno. Verissimo. Juve in B, Milan con penalizzazione.
3. il terzo [lo avete vinto] all'ultimo minuto. Verissimo, nonostante gli aiuti arbitrali (Christian Rocca sul punto non è "pienamente d'accordo con Mourinho: il terzo, come probabilmente il quarto, è arrivato grazie a Cobolli Gigli che gli ha regalato Ibra)
4. siete una squadra.... Come avrà completato la frase lo specialone? Di merda? Verissimo. Senza palle? Verissimo.
Come potete vedere, QUATTRO sacrosante verità.
Lo Specialone non è un pirla, ma uno ju29ro.
Abbiamo aperto un sondaggio per farlo entrare nel team.
Puoi votare qui (sulla destra) oppure sulla home page di ju29ro.com.

mercoledì 21 gennaio 2009

Lo Special One, JU29RO ad honorem?


(Da sin a ds: Mancini, Quaresma, Adriano)

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Sembra che lo Special One abbia duramente cazziato i suoi giocatori dopo la brillante prestazione offerta a bergamo.
E fin qui, tutto norzmale.
Ma secondo Laura Alari di quotidiano.net (clicca QUI) sembra che lo Special One sia andato oltre, urlando queste parole: "il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perchè non c'era nessuno. Il terzo all'ultimo minuto. Siete una squadra..".

Se davvero lo Special One, dopo aver sfanculato diversi pennivendoli, ha ironizzato sui tavolini e comodini di Appiano Onesto, il diploma di JU29RO ad honorem non glielo toglie nessuno.

Bidoulsen, già in partenza?


(I bidoni vanno in coppia?)
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Secondo La Stampa, la New Holland FC starebbe valutando di sbolognare in questa sessione di mercato invernale il danese Bidoulsen, acquistato la scorsa estate.
Che dire?
Un altro grande colpo dei magnifici di Fermo Ferraris.
Tiago, Andrade, Almiron, Boumsong, Bidoulsen.
Ecco la collezione di bidoni raccattati dai Cirigenti.
E ci è ancora andata bene.
Perché i fenomeni avevano in mente di cedere Chiellini e di sostituirlo con un altro bidone portoghese, tal Meira di cui mi sembra si siano perse le tracce.
Cirigenti si nasce, non si diventa.
E loro lo nacquero.

giovedì 15 gennaio 2009

Con uno che ha quella faccia non parlo...



Per chi si fosse perso questa spettacolare performance del Presidente Emerito Cossiga, che, in collegamento telefonico con Maria Latella, ha ricoperto di elogi il PM (nonché Presidente ANM) Palamara presente in studio...

O che bel castello marcondirondirondello



O che bel castello marcondirondirondello
o che bel castello marcondirondirondà.

Abbiam tolto una pietra marcondirondirondello
abbiam tolto una pietra marcondirondirondà.

Toglieremo altre pietre marcondirondirondello
toglieremo altre pietre marcondirondirondà.

Crollerà poi tutto marcondirondirondello
crollerà poi tutto marcondirondirondà.

Poi lo bruceremo marcondirondirondello
poi lo bruceremo marcondirondirondà.

Torneran gli scudi marcondirondirondello
torneran gli scudi marcondirondirondà.

Canteremo in Via Bigli marcondirondirondello
canteremo in Via Bigli marcondirondirondà.

Caccerem l'erede marcondirondirondello
caccerem l'erede marcondirondirondà.

Calcinculo al tennista marcondirondirondello
calcinculo al tennista marcondirondirondà.

Se ne van Giò&Van marcondirondirondello
se ne van Giò&Van marcondirondirondà.

TORNERA' LA JUVE MARCONDIRONDIRONDELLO
TORNERA' LA JUVE MARCONDIRONDIRONDA'.

Le grandi interviste di Ju29ro - Christian Rocca


Continua il grande ciclo di interviste realizzate dal Team Ju29ro.
Con Christian Rocca, Juventinovero.
E non è finita qui.
Stay tuned.

Christian Rocca, 41 anni, di Alcamo, è inviato speciale de "Il Foglio" e collabora con diverse testate italiane. Negli ultimi anni ha raccontato da New York la cultura americana e la risposta di Washington agli attacchi dell'11settembre.
Nel 2003 ha scritto "Esportare l'America. La rivoluzione democratica dei neoconservatori"; nel 2005 ha pubblicato "Contro l'Onu. Il fallimento delle Nazioni Unite e la formidabile idea di un'alleanza tra le democrazie" (vincitore del Premio Capalbio 2005); nel 2006 è stata la volta di "Cambiare Regime", edito da Einaudi.

La sua attività di blogger (www.camilloblog.it) è volta a denunciare quelle che ritiene essere le distorsioni e le falsità della visione degli Stati Uniti proposta sistematicamente da giornali e media vari. Dalle colonne del suo blog non ha lesinato commenti su calciopoli, sulla Juve ed ha coniato, per gli interisti, il titolo di "indossatori di scudetti altrui".

Fin dal primo giorno Christian Rocca è stato uno dei pochi giornalisti che ha cercato di spiegare le incongruenze e gli "strani" comportamenti dei mass media nei confronti di Moggi e della Juventus durante l'estate del 2006.
Abbiamo percorso un cammino parallelo con lui, spesso condividendo ogni virgola di quello che usciva dalla sua penna allo stesso tempo pungente e dissacrante. Leggere il suo Blog ci ha aiutato a superare momenti difficili e a trovare le motivazioni per continuare a combattere.

Leggi l'intervista su ju29ro.com (clicca QUI)

martedì 13 gennaio 2009

MaraMeo


Luca De Meo, quello che le vendite FIAT si impennano se la Juve perde, ha rassegnato le dimissioni. Spintanee?
Il primo Luca se n'è andato fuori dai coglioni.
Ora attendiamo il secondo...

Violenza privata ad Appiano Onesto


Mario Balotelli non è stato convocato per la partita di oggi di Coppa Facchetti (Inter Brand vs Genoa).
The Special One ha dichiarato che Balotelli non giocherà fino al giorno di chiusura del mercato. «Niente è cambiato - ha spiegato il tecnico portoghese - non il modo di lavorare di Balotelli, non il suo atteggiamento. Suo fratello ha reso semmai più chiaro che Mario vuole andare in prestito, aspetterò fino a quando chiuderà il mercato e allora capirà che deve rimanere. Forse allora cambierà atteggiamento e tornerà in squadra».
E non è violenza privata questa?
Con l'aggiunta di una venatura razzista?
Palamara, sveglia. Tocca a te.
C'è del lavoro da sbrigare ad Appiano Onesto.

La lunga marcia del 28 e del 29


Ne parliamo dall'estate del 2006.
E continueremo a farlo.
Non fosse altro che per ribattere a coloro che prima hanno operato in un certo modo, poi hanno taciuto per diverso tempo ed infine hanno iniziato a straparlare.
Costoro abitano, operano, parlano e defecano in Fermo Ferraris, anche se sono manovrati da certa gente che abita, opera, parla (poco, ma a volte parla) e defeca a pochi isolati di distanza.
Nell'estate del 2006, grazie all'operato di costoro, gli scudetti 2004 e 2005 (il 28 ed il 29) hanno fatto una brutta fine, scaricati come due pallini di merda (avete presente quando viene la "pupu" a pallini modello capretta?) dal deretano gemellar-presidenziale (non è ancora chiaro se i gemelli siano un animale a due teste ma monoculo oppure se siano gemellari anche nelle parti basse; comunque, poco importa; in un caso, un culo è sufficiente a sparare due pallini; nell'altro caso, un pallino a testa e non se ne parli più).
Uno di quei pallini, scaricato con tale violenza dall'augusto deretano, rimbalza che ti rimbalza è capitato in Via degli Onesti. E li si è fermato, avvolto in una teca di cartone.
Dell'altro pallino invece si sono perse sin da subito le tracce.
Alleggerita e contenta, la biade presidenziale ha seduta stante rimosso gli scudetti 28 e 29, così brillantemente scaricati. Ed infatti il sito web ufficiale ed il primo bilancio approvato nell'era solare e ridens della New Holland FC (fine ottobre 2006) riportavano solo 27 scudetti, senza fare alcun menzione dei poveri 28 e 29.
Dopo un po' di tempo e centinaia di cazzate dette e fatte, la biade presidenziale, probabilmente sollecitata e strattonata a dovere (tramite email ed interventi in assemblea di diversi squadristi sobillatori) ha iniziato a cambiare registro.
Ed un bel giorno, ad Alba, tra un biccchere di vino (più d'uno, direi) ed un caffé, ecco la folgorazione. Il contesto è la manifestazione Vinum, organizzata ad aprile 2008 nel teatro sociale di Alba. La biade presidenziale, scortata dal cantante più camaleontico che ci sia, ha uno scatto di orgoglio. "La juventus non ha 27 scudetti, perché nel suo cuore e nei piedi dei suoi campioni ce ne sono ventinove. E quei due sono stati tolti per colpe che qualcuno ha deciso di attribuirci".
Le dichiarazioni langarole sono state poi ribadite diverse volte nei mesi successivi, sia dai gemelli sia dal tennista. Questo il succo del discorso: gli scudetti nel cuore sono 29, e questo è ciò che conta; non si capisce perché la juventus sia stata così pesantemente sanzionata nel 2006.
E nei documenti ufficiali della società, gli scudetti sono tornati ad essere 29 (con due asterischi).
E veniamo ai giorni nostri.
Dopo la Sentenza GEA, che ha visto la clamorosa bocciatura delle tesi di Palamara (cui la Corte ha solo concesso il gol della bandiera), i gemelli hanno nuovamente affrontato il discorso degli scudetti: "se in futuro constateremo che ci saranno altre assoluzioni o sentenze miti, allora dovremo avere la coscienza che gli scudetti della Juventus sono 29 e non due di meno, che ci sono stati tolti. La giustizia sportiva è una cosa, quella penale un'altra. Quella sportiva è stata costretta a prendere decisioni in un tempo breve, quando c'era anche una campagna negativa nei confronti della Juve, tanto amata ma anche tanto odiata. Alla conclusione del processo penale se gli imputati saranno assolti, sarà difficile tornare indietro e farci ridare quello che la giustizia ci ha tolto, ma lo diremo ad alta voce. Il passato però è passato, deve servirci solo per fare meglio nel futuro".

Nulla di nuovo sotto il sole.
Oramai ci siamo abituati.
Alla New Holland FC usa così.
Un passo avanti e due indietro.
Un giorno si dice bianco, il giorno dopo si dice nero.
Alcune domande sorgono spontanee.
Ma quei due scudetti, così sdegnaosamente abbandonati nel 2006, non erano già tornati nel cuore?
E che razza di passaggio è quello dal cuore alla coscienza?
E perché mai dobbiamo attendere le conclusioni del processo di Napoli per dire che in coscienza abbiamo 29 scudetti?
A quando il passaggio dal cuore (o dalla coscienza) all'albo d'oro?
E, soprattutto, perché non seguite l'esempio di Luca De Meo?

venerdì 9 gennaio 2009

Interisti non si diventa. Si nasce


Il figlio di Giacinto Facchetti (a cui valori qualcuno sempre si ispira), pensando di difendere il papà, ha dichiarato che la buonanima chiamava gli arbitri...
Questo conferma che interisti (=coglioni) non si diventa. Si nasce. E loro lo nacquero.

Comunque, in questa splendida republlica delle banane a forma di stivale, chi si incontrava con gli arbitri di nascosto in un ristorante nel giorno di chiusura è rimasto in Champions League (riuscendo addirittura a vincerla).
Chi chiamava gli arbitri (Gianfelice dixit) e si incontrava con uno di questi (Nucini), ha vinto uno scudetto di cartone e due scudetti di latta.
Chi invece chiamava, come consentito dal regolamento, i designatori, è finito in B con due scudetti in meno (oltre a quelli che avremmo sicuramente vinto negli anni successivi).
Grazie Elkann.
Grazie Cobolli.
Grazie Blanc.
Grazie Montezemolo.
Grazie Gabetti.
Grazie Zaccone.
Grazie Grande Stevens.

Assolti i Moggi


di Christian Rocca
http://www.camilloblog.it/archivio/2009/01/09/assolti-i-moggi/

Assolti i Moggi. Luciano Moggi e suo figlio Alessandro sono stati assolti dalla decima sezione del Tribunale di Roma. Sì, lo so. I giornali e i telegiornali hanno titolato che i due sono stati condannati. Tecnicamente è vero: al processo contro la Gea, la società che gestiva procure e contratti di molti calciatori, i due Moggi sono stati condannati per minacce private. L’accusa, però, era di associazione a delinquere. L’intera mostrificazione di Luciano Moggi, portata in tribunale dal pubblico ministero Luca Palamara, si basava sul fatto che la Gea fosse un’associazione a delinquere di cui Moggi si serviva per controllare il mercato del calcio.
Bene. La sentenza del Tribunale ha demolito quell’accusa e ha assolto tutti gli imputati, a cominciare dall’amministratore delegato della Gea, Franco Zavaglia, fino al figlio di Marcello Lippi. Ricordate, no? I giustizialisti del bar dello sport, per questa cosa, avrebbero voluto cacciare Lippi dalla guida della Nazionale che poi, con una squadra messa su da Luciano Moggi, ha vinto i campionati mondiali di Germania.
La Gea, dunque, non controllava illegalmente il mercato e la tesi dell’accusa non stava in piedi, se non in una puntata del “Processo del lunedì” che, peraltro, anche a causa di questa accusa sbriciolata da un tribunale serio, è stato cancellato da La.
I Moggi però sono stati ugualmente condannati per aver minacciato privatamente due calciatori a testa. Una tesi, nel caso di Luciano, ancora più ridicola dell’accusa di essere il capo della mafia, ma i giudici che hanno fatto a pezzi l’ipotesi accusatoria dovevano pur concedere qualcosa al pm Luca Palamara (che è pur sempre il presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati). La cosa, vedrete, sarà cancellata in Appello, perché la condanna a Luciano Moggi per aver minacciato Nick Amoruso e Manuele Blasi è così paradossale che se oggi io chiedessi al mio direttore un aumento dello stipendio e lui mi dicesse “scordatelo, ti mando al Riformista” potrei farlo condannare per violenza privata. Moggi, infatti, è stato condannato per non aver ceduto alle richieste di uno che non giocava e di un altro che era appena uscito da una lunga squalifica. Invece che sborsare soldi per due giocatori inutili, li ha venduti a un’altra squadra. Ci fosse ancora la Juventus di una volta, l’aumento di stipendio l’avrebbero dato a Moggi.

Il misero crollo della prima cupola


Ci avevano raccontato che Moggi tramite la GEA condizionava illecitamente il mercato dei calciatori a favore della Juventus. Pretesero l’estromissione di Lippi dalla Nazionale, stracciandosi le vesti, perché suo figlio condizionava le convocazioni (prima di salire sul carro del vincitore dopo il trionfo di Berlino).
Ieri, a Roma, un Tribunale della Repubblica ha stabilito che si trattava solo di chiacchiere, maldicenze, che la fantomatica cupola di Moggi e dei procuratori non è mai esistita, che la GEA non svolgeva attività illecite, né, tantomeno, era il braccio armato per il mercato del DG della Juventus.
Tutti assolti, tranne Luciano e Alessandro Moggi, condannati - a dispetto delle pesanti richieste dell’accusa - solo a un pugno di mesi per “minacce private”, il padre ai danni dei Blasi e Amoruso, il figlio dei semisconosciuti Ilyas Zetulaiev e Victor Budianski. Benché, sulla base di quanto emerso dal dibattimento, anche queste condanne lascino non poche perplessità (e gli avvocati, incuranti del fatto che la pena verrebbe comunque indultata, hanno promesso battaglia all’appello), attendiamo rispettosamente le motivazioni per poter fare un commento nel merito.
Resta il fatto che la giornata di ieri ci racconta una cosa fondamentale su Calciopoli: è crollato il primo dei due grandi teoremi che costituiscono l’architrave del processo sportivo. Due teoremi, quello della GEA e quello della cupola in FIGC, che, si badi bene, sono intrecciati fra loro in maniera quasi inestricabile.

Continua a leggere l'articolo su ju29ro.com (clicca QUI)

Processo GEA - Cronaca della giornata


La redazione del Team Ju29ro ha seguito il processo GEA sin dalle prime udienze e ha sempre informato i suoi lettori con un corposo dossier. Non potevamo mancare in aula il giorno della sentenza. Quello che riportiamo è il resoconto dell'udienza finale del processo Gea, tenutasi nella giornata odierna.

L'udienza è iniziata alle ore 09.30 circa. Il Presidente Fiasconaro si accerta della presenza delle parti in causa e chiede loro se è possibile autorizzare le TV presenti in aula ad effettuare le ripresa della lettura del dispositivo. Le parti accettano ed il Presidente ribadisce che nella stessa giornata ci sarà la lettura del dispositivo.
Inizia l'arringa difensiva dell'Avv. Coppi, difensore di Davide Lippi.
L'esordio dell'avvocato è già eloquente: "Mi trovo a battere un calcio di rigore per una squadra già ampiamente in vantaggio!"

Continua a leggere il resoconto su ju29ro.com (clicca QUI)

giovedì 8 gennaio 2009

La sconfitta di Palamara

Il Tribunale di Roma (decima sezione penale, presidente Fiasconaro) ha emesso la sentenza di primo grado nel Processo GEA, sconfessando le ardite (ad essere generosi) ed infondate (ad essere ancora più generosi) tesi del PM Luca Palamara (accesissimo tifoso della Roma e presidente dell'ANM):
- tutti assolti gli imputati, ad eccezione di Luciano e Alessandro Moggi.
- Luciano ed Alessandro Moggi condannati a, rispettivamente, un anno e sei mesi ed un anno e due mesi, per alcune ipotesi di violenza privata (roba che difficilmente resisterà all'appello degli avvocati difensori, ma un contentino a Palamara, presidente ANM, era quasi scontato)
- destituita di ogni fondamento la presunta (molto presunta) associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza.

Questa è la sconftta di Palamara, che dovrebbe avere il buon senso e l'omestà di dimettersi (da PM, non solo da presidente dell'ANM).
Questa è la sconfitta di un certo modo (falso, tendenzioso, calunnioso) di fare informazione.
Questa è la sconfitta di tutti coloro (forze dell'ordine, magistrati, giornalisti in primis) che contribuiscono a rendere questo paese una repubblica delle banane a forma di stivale.

Per ulteriori notizie ed approndimenti, vi invito a consultare il sito ju29ro.com (clicca QUI)