Benvenuti!

In difesa di 113 anni di storia e di gloria.
In difesa di 29 scudetti.

Perché la Juventus non è stata difesa.
Non è stata difesa da John Elkann. Anzi...
Non è stata difesa da Gabetti. Anzi...
Non è stata difesa da Grande Stevens. Anzi...
Non è stata difesa da Montezemolo. Anzi...
Non è stata difesa dal presidente Gigli. Anzi...
Non è stata difesa da Cesare Zaccone. Anzi...

Per contribuire al blog, scrivete a ilmagodiios@gmail.com

Astenersi Moratti, Borrelli, Guido Rossi e simili
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giovedì 27 marzo 2008

M'ha detto mio cugggino


Il grandissimo allenatore Zdenek Zeman ha testimoniato nei giorni scorsi al processo sulla GEA.

Una testimonianza di un certo spessore.

Riporto da un articolo pubblicato sul nostro commercial partner bianco.

"Zeman che attualmente non ha alcun ingaggio, ha detto in sostanza, anche leggendo i giornali di aver saputo che la Gea non agiva correttamente sul mercato dalle confidenze di alcuni procuratori, come Dario Canovi. Gli dissero d’aver avuto dei problemi in quanto alcuni loro giocatori che erano stati convinti ad andare alla Gea «forse per avere qualche vantaggio in più». "

Una testimonianza modello "m'ha detto mio cugggino", che avrebbe fatto la sua porca figura nelle informative dei carabineri su calciopoli. Ve le ricordate vero quelle informative, dove la prova provata dei favori alla Juve era rappresentata dai commenti sui siti e blog dei tifosi avversari?

Son tornati i PERDENTI

Segnalovi questa strofa

Ricordo quella volta che gridarono vittoria
Ma dopo tanti anni resta una vecchia storia
Si ballava la lambada ma a Berlino c’era il muro
Cantavamo like a prayer in un mondo già insicuro

lunedì 24 marzo 2008

Cose simpatiche

Molto simpatico che l'assistente dell'arbitro Farina che non ha segnalato il fuorigioco di Camoranesi si chiami Nicoletti.
Esattamente come il vice (e pupillo) del commissario straordinario FIGC San Guido, Paolo Nicoletti.

domenica 23 marzo 2008

E' sempre un bel vedere



Al 30° giro del GP di Malesia Felipe Massa perde il controllo del suo catorcio rosso e finisce nella ghiaia. Il pilota brasiliano tenta invano di ripartire ma le ruote girano a vuoto. Per lui la gara finita.

Peccato che Raikkonen abbia un po' rovinato la festa.

Come non tutte le ciambelle escono con il buco, così non tutti catorci rossi vanno fuori strada (o si rompono).

Ma noi continueremo a gufare perché capiti sempre più spesso.

San Guido, pensaci tu!


I Perdenti hanno perso.

La Juventus ha vinto.

Non una grandissima novità.

Questa era la regola sino al 2006.

Da quando si assegnano tavolini e comodini qualcosa però è cambiato.

Perché se le cose non vanno come devono andare INTERviene San Guido.

Ed è quindi normale attendersi un nuovo INTERvento di San Guido.

Il consulente dell'IFIL rimetterà le cose a posto.

Buffon, Camoranesi e Trezeguet, decisivi ieri sera, sono giocatori acquistati da una banda di truffatori.

Per cui non avrebbero dovuto giocare ieri sera.

E quindi il risultato sul campo non conta.

Conta il risultato che sarà deciso a tavolino da San Guido.

Vittoria per i Perdenti e punti di penalizzazione per la Juventus.

Così tutto ritornerà a posto.

I Perdenti potranno veleggiare verso la conquista del secondo comodino consecutivo.

E la Juventus conquisterà l'agognata qualificazione in Coppa Uefa, che la vittoria contro i Perdenti avrebbe rischiato di pregiudicare seriamente.

Quel fenomeno di Burdisso


Quel fenomeno di Burdisso ha dato spettacolo ieri sera allo stadio San Guido di Milano (© Beck).

Tanto per confermare la regola, Burdisso è stato a lungo inseguito dai Solari Occupatori di Scrivanie Altrui.

Quando si dice il fiuto e la competenza...

Auguri solari e simpatici


(Bonarober per http://www.juworld.net/)

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Moltissimi solari auguri per una Pasqua simpatica a tutti gli Ju29ri


Confermo i "calcinculo" senza auguri ai seguenti destinatari (l'ordine è abbastanza casuale):

1. Solari Occupatori di Scrivanie Altrui

2. Solari Occupatori di Panchine Altrui

3. Famiglia Elkann et affini (Patrizia)

4. Lucky Luke ed i suoi catorci rossi

5. Pluri-inquisito Franzo Grande (amico di Guido Rossi) Stevens

6. Pluri-inquisito (anche se leggermente meno del soggetto sub. 6.) Gabetti

7. Il Principe del Forum di Assago, Cesare Zaccone

8. Tutti gli "Onesti a prescindere" di Via Durini e della Bicocca

9. Abete, Carraro, Matarrese, Collina, Gussoni

10. Banti, Bergonzi, Dondarini, Farina (nonostante ieri sera), Gava, Morganti, Rocchi, Rizzoli, Saccani, Tagliavento

11. Borrelli, Palazzi, Ruperto & C.., San Dulli & C.

12. Arturi, Cannavò, Palombo, Verdelli e tutti i giornalisti che si sono distinti (e continuano a farlo) per disinformazione in malafede

giovedì 20 marzo 2008

Non vale copiare!





Uno non fa in tempo a partorire un'idea assolutamente geniale (come quella di stampare i soldi necessari per costruire lo stadio) che subito arriva qualcuno che te la copia.

E mica un pisquano qualunque.

Nientepopodimenoche il democratico e liberale presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe.

Sono troppo avanti!


PS Grazie a Betto per la segnalazione!

Miracoli della lettera aperta


Gussoni&Collina non hanno dimenticato la lettera aperta dei Cirigenti franco-gemellari.

Stanno tremando ancora adesso.

Ed i risultati si vedono.

Farina designato per Inter-Juve.

Vai così.

Il mistero del Gran Mogol


Il nostro amato divora-baguettes di Chambery ha (avrebbe) rifondato il settore scouting della Juventus, selezionando un gruppo di abili ed esperte giovani marmotte affidate alla guida illuminata del Gran Mogol Pasquale Sensibile.

In questi ormai 21 mesi di solare e pulita gestione franco-gemellare le giovanni marmotte bianconere ed il Gran Mogol hanno viaggiato come trottole in giro per l'Europa, alla ricerca di fenomeni da acquistare.

Il lavoro indefesso delle giovani marmotte osservatrici ha prodotto risultati di un certo rilievo.

Come non apprezzare infatti gli acquisti di Tiago, Almiron, Andrade?

Come non apprezzare i colpacci Grygera e Salihamidzic (e, per l'anno prossimo, Mellberg)?

Come non apprezzare i riscatti di Criscito, Nocerino e Molinaro?

Nonostante gli indubbi risultati delle sue giovani marmotte, il Gran Mogol Pasquale Sensibile è stato silenziosamente e misteriosamente liquidato in tronco.

Nessuno ne parla.

Silenzio sul sito ufficiale.

Silenzio quasi totale sui mass-media.

Mistero assoluto.

La nuova Juventus sarà anche molto solare e pulita.

Ma la trasparenza è un'altra cosa.

Un aiutino per il divora-baguettes


Il nostro Tennisa Pallista, avido divoratore di baguettes e camembert che trasforma miracolosamente in palle da raccontare a giocatori, tifosi ed azionisti, è nella "merde".

Il CDA gli ha dato il mandato di valutare la fattibilità del progetto stadio e ora Rien ne va plus deve cercare i soldi necessari.

Purtroppo, deve rispettare alcuni paletti (interni ed esterni).

Nessun aumento di capitale.

Nessun INTERvento da parte dell'azionista di maggioranza.

Propria incapacità assoluta nel cercare sponsor (e non solo in quello).

Il Tennista ha quindi bisogno di un aiutino.

Mi sono chiuso in riunione con me stesso (non essendo Cobolli Gigli non riesco purtroppo a fare un'auto riunione a due) ed ho partorito alcune idee innovative per la ricerca delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione del nuovo stadio:

1. Stampare i soldi.

2. Produrre e vendere uno spettacolo comico con tutte le fenomenali battute di Cobolli, Gigli, Blanc e cirigentume vario.

3. Vendere in un apposito baracchino di fronte a Fermo Ferraris baguettes, camembert e palle (da tennis e non solo)

4. Fare un sale and lease back Moratti-style sul Presidente Gigli


Fate come me.

Chiudetevi in riunione con voi stessi.

Se al termine di questa riunione vi vengono altre idee geniali scrivete a ilmagodiios@gmail.com.

Pillole di saggezza sanremese


Il Cantante dopo lo squallido zero e zero contro l'Empoli: "Volevamo vincere, ma abbiamo trovato di fronte una squadra che ha chiuso ogni varco. L’Empoli è sceso in campo soprattutto per non farci giocare. Peccato, ma visti i risultati sugli altri campi, direi che è meglio aver fatto un punto che niente".

Monsieur de Lapalisse e Massimo Catalano are nothing ...

Proseguendo con la medesima logica:

1. Meglio restare in Serie A e conquistare la terza stella che andare in Serie B e lottare con il Caltagirone (cit.)

2. Meglio comprare un fuoriclasse a poco prezzo che comprare un (fosse uno solo...) bidone a caro prezzo.

3. Meglio comprare un giocatore sano che un giocatore marcio.

4. Meglio rinforzare sè stessi che le avversarie.

5. Meglio dare un calcio in culo che prenderlo.

6. Meglio avere dei dirigenti in gamba che dei cirigenti inetti.

7. Meglio avere un allenatore con le palle che uno con il sorriso ebete stampato in faccia.

Caro Nerozzi ti scrivo


Caro Nerozzi,

mi sembra ormai evidente che Lei abbia una passione sfrenata per il divora-baguette di Chambery.

I primi sospetti mi erano venuti ad ottobre dell'anno scorso, leggendo il suo delizioso pezzo su Blanc il Negoziatore ("un garbato signore francese, Jean-Claude Blanc, atterrato sul pianeta calcio con la fama del neofita, cioè pollo, per i troppi furboni del pallone italico, e che nel giro di una stagione s'è affinato a solido negoziatore").

Con la questione stadio, la Sua passione per il Tennista Pallista è venuta definitivamente a galla. Non è più questione di sospetti. Oramai, con i due articoli due dedicati al suo pupillo il 19 marzo, ci sono solo certezze.
"Blanc trova i soldi. Promessa mantenuta".
"In meno di novanta giorni, invece, l'ad ha vinto la scommessa trovando quei mezzi finanziari, «innovativi» auspicò lui stesso, necessari per realizzare il progetto".

"L'ad bianconero Jean-Claude Blanc è riuscito a percorrere quelle «vie innovative» di cui aveva parlato nell'ultimo incontro con il comune".

Mi sembra però che il comunicato ufficiale dica qualcosa di diverso, limitandosi a precisare che l'operazione non sarà finanziata con un aumento di capitale e che a Rien ne va plus (da quando c'è lui non funziona più nulla) sia stato affidato il mandato di valutare la fattibilità dell'operazione anche (e quindi non solo) dal punto di vista amministrativo. Se siamo ancora al punto di dover valutare la fattibilità dell'operazione (ma in questi 21 mesi di abusiva occupazione di scrivanie altrui cosa avrà fatto Rien ne va plus? Rien du tout?) forse sarebbe meglio rinviare le fanfare trionfali e gli squilli di tromba al momento della (eventuale) approvazione defintivia del Progetto Stadio.

Può essere che Lei sia riuscito ad estorcere qualche pissi pissi bau bau più preciso dal suo pupillo su eventuali sponsor e naming rights.
Ma si fida?
Non Le sono bastate le palle a ripetizione (d'altronde è un tennista) uscite dalla bocca del francese con il naso modello Pinocchio?

Non era stato Rien ne va plus a dichiarare che la Juve avrebbe comprato tre campioni, scelti tra i primi 15 d'Europa? E' lui o non è lui? Cerrto che è lui. E chi sono questi tre fuoriclasse? Andrade/Tiago/Almiron? Nocerino/Molinaro/Criscito? Salihamidzic/Grygera/Iaquinta?

Non era stato Rien ne va plus a dichiarare che la Juve avrebbe speso più del Manchester? E' lui o non è lui? Cerrto che è lui. Peccato che le cifre dicano una cosa completamente diversa.

Non era stato Rien ne va plus a dichiarare che la Juventus avrebbe dedicato più della metà dell'aumento di capitale al mercato? E' lui o non è lui? Cerrto che è lui. Peccato che le cifre lo abbiano nuovamente smentito.

Non era stato Rien ne va plus a vantarsi (in assemblea, per di più) di aver rifondato il settore scouting (pronunciato alla francese, con l'accento sulla "ing")? E' lui o non è lui? Cerrto che è lui. E' stato talmente rifondato il settore scounting che il Gran Mogol delle nostre giovani marmotte che vanno in giro per l'Europa a scovare bidoni (Pasquale Sensibile) è stato licenziato in tronco.

Non era stato Rien ne va plus, ben spalleggiato da quei fenomeni dei gemelli presidenziali, a dichiarare urbi et orbi (assemblea degli azionisti compresa) che per la stagione 2007/2008 la Juventus avrebbe puntato alla qualificazione in Champions (ed i gemelli si erano addirittura spinti a fare un pensierino allo scudetto)? E' lui o non è lui? Cerrto che è lui. Bizzarro però che a Ranieri fosse stato nel frattempo chiesto di portare la squadra in Coppa Uefa (anche via intertoto?).

Infine, non Le sembra poco credibile come cacciatore di sponsor pro-stadio un amministratore (purtroppo) delegato che è riuscito a far scappare Tamoil a gambe levate, non è stato in grado di trovare uno straccio di main sponsor sul mercato, dovendo pertanto ricorrere alla soluzione interna rappresentata da Fiat New Holland, e può vantare come fiore all'occhiello la commercial partnership con la cazzetta dello sporc?

Cordiali saluti.

mercoledì 19 marzo 2008

Ma i dané?


Il solare consiglio di amministrazione della Juventus ha deliberato di dare mandato a Rien ne va plus (e già questo è un totale controsenso) perché valuti la fattibilità, anche (ma non solo) dal punto di vista amministrativo, del Progetto Stadio.

Tutto fumo. Niente arrosto.

Per evitare l'ennesima figura di cacca, rinviando nuovamente la decisione, hanno fatto finta di deliberare la realizzazione del nuovo stadio. Ma in realtà non ci sono stati ancora grossi passi in avanti. Perché Rien ne va plus deve comunque (ancora) valutare la fattibilità del progetto. Cosa che io mi aspettavo avesse già fatto, considerato che occupa indegnamente una scrivania altrui ormai da 21 mesi.

A prescindere da queste considerazioni, c'è un altro tema che mi pare assolutamente rilevante.

I dané. La pecunia. La vil moneta.

Nel comunicato stampa con cui la solare Juventus annuncia la fuffosa e fumosa decisione relativa al Progetto Stadio viene precisato che l'operazione non sarà finanziata con un aumento di capitale.

Inoltre, come precisato dal cantore di Rien ne va plus, il finanziamento del Progetto Stadio avverrà "senza togliere denari a quel mercato che dovrà rinforzare la squadra".

Diamo poi pure per assodato che non vi saranno iniezioni di liquidità da parte dell'azionista di maggioranza (come invece erroneamente ipotizzato non tanto tempo fa da (Sc)Oreggia di Struzzosport).

E allora?

E allora la strada maestra sarebbe (anzi, è) quella di trovare uno sponsor che dia il nome allo stadio (i cosiddetti "naming rights").

Ma (anche) sotto questo punto di vista, le credenziali di Rien ne va plus sono decisamente pessime.

Che sponsor pro-stadio volete che possa trovare un amministratore (purtroppo) delegato che è riuscito a far scappare Tamoil a gambe levate, non è stato in grado di trovare uno straccio di main sponsor sul mercato, dovendo pertanto ricorrere alla soluzione interna rappresentata da Fiat New Holland, e può vantare come fiore all'occhiello la commercial partnership con la cazzetta dello sporc?

Le zerbinate di Nerozzi


Dominiobianconero per Ju29ro


Massimiliano Nerozzi è un promettente giornalista de LA STAMPA. Tutti i giorni è impegnato nelle pagine sportive della “Busiarda” a scrivere di calcio in generale e della Juventus in particolare.
Ho imparato a conoscerlo col tempo e mi sono accorto che nutre una naturale e disinteressata passione per il tennista nasone che nell’estate del 2006 si è improvvisato Amministratore Delegato della piu’ importante societa’ italiana dopo aver per anni giocato al Monopoli organizzando soporifere manifestazioni sportive Oltralpe. Ma il calcio si sa e’ una altra cosa.
E Jean Claude Blanc lo ha capito presto, prestissimo, e tra uno smash e un lungolinea ha lentamente cominciato ad adeguarsi all’andazzo che prevede per ogni dirigente che si rispetto un giornalista biografo, che possa narrarne le gesta, esaltarne i successi (pochi) e mitigarne le incertezze (tante). Insomma una specie di menestrello che accompagni nel tempo la sua “reggenza” e che contribuisca a consolidarne l’immagine presso la “plebe” lettrice.

Fatta questa doverosa premessa è interessante lanciarsi nelle praterie della rete a cercare tutte le precedenti “Odi a Monsieur Blanc” confezionate dal Sig.Nerozzi. Basta razzolare bene negli archivi del sito della Busiarda per ottenere divertenti riscontri. Lascio al lettore l’amena lettura del pregresso.

Stamattina però è un giorno speciale. Gli organi di regime sparano a nove colonne che la Juventus ha deciso finalmente di fare lo stadio nuovo. Le campane suonano a festa. I bambini addirittura pretendono i palloncini dal papà e si torna a casa con le paste.

Già stanotte non ho dormito benissimo; ero impegnato a immaginare quali potessero essere i deliranti titoli di Tuttosport e ci ho quasi azzeccato. Ma il vero piatto forte era certo che lo avrei trovato nel articolo di Nerozzi su LA STAMPA. Infatti il responsabile del progetto stadio è Blanc e a rigor di logica oggi avrei trovato il solito pezzo di Nerozzi che esalta il tennista.

E invece mi sbagliavo. Infatti anziché trovare un pezzo ne ho trovati due.

Probabilmente l’occasione era talmente speciale che un solo pezzo non bastava.

Mi sono subito lanciato in una avida lettura alla ricerca della risposta a tutti quei dubbi che il comunicato ufficiale della società ieri mi aveva lasciato nella mente.

Ma Nerozzi con il titolo del primo articolo mi lanciava un rassicurante messaggio: “BLANC TROVA I SOLDI: PROMESSA MANTENUTA

Ho subito pensato di aver letto un comunicato sbagliato oppure di averlo letto troppo frettolosamente:

Torino, 18 marzo 2008 -- Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club
S.p.A., riunitosi oggi per l'approvazione della Relazione Semestrale al 31 dicembre 2007,
ha approvato, tra l'altro, il Progetto Stadio che prevede la realizzazione di un nuovo
impianto sull'area dove sorge attualmente lo stadio Delle Alpi, per un investimento
complessivo stimato in E 105 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato all'Amministratore Delegato e Direttore
Generale Jean-Claude Blanc di compiere tutte le attività e gli atti necessari o opportuni al
fine di realizzare il Progetto che, in ogni caso, non prevede un aumento di capitale,
verificandone la fattibilità, in particolare dal punto di vista amministrativo, intrattenendo
tutti i rapporti necessari con le Autorità competenti. Il nuovo stadio potrebbe essere
pronto a partire dalla stagione sportiva 2011/2012.

Infatti nel comunicato della società non si parla in nessun modo di quali potranno essere le forme di finanziamento per l’opera. Fiducioso quindi mi metto a leggere.............
Oltre al titolo è bello il sottotitolo: “In 90 giorni ha convinto gli scettici”.
Be’ forse li ha convinti quasi tutti. A me non mi ha convinto e sono molto scettico.
Gli stessi segnali mi arrivano dalle parti del Mago di Ios e anche da altri squadristi sobillatori come fummo definiti con immenso onore dal direttore della cacca rosa, Verdelli.

Proseguendo nella lettura arriva il passo cruciale:

In meno di novanta giorni, invece, l’ad ha vinto la scommessa trovando quei mezzi finanziari, «innovativi» auspicò lui stesso, necessari per realizzare il progetto. Lì è girato il futuro, quando al posto dei business plan e dei ricavi promessi da studi e ricerche, pur serissime, s’è passati a qualcosa di più sostanzioso e tangibile. Accordi e ricavi a un passo, insomma. Per questo, ieri, i membri del cda sono parsi piuttosto convinti, appena finita l’esposizione del direttore commerciale, Marco Fassone, uno di quelli che più ha lavorato a stretto contatto con l’ad. Così, si è arrivati a un investimento complessivo di 105 milioni di euro, senza «aumento di capitale». E senza togliere denari a quel mercato che dovrà rinforzare la squadra. Condicio sine qua non.

Si carissimo Nerozzi. Non si fa l’aumento di capitale. Non si sottraggono risorse alla squadra. Ma allora sti soldi chi li mette? Dal titolo pensavo che finalmente ci dessi qualche informazione più dettagliata.....
Mezzi finanziari “innovativi”? Potrebbe essere più preciso?

Proseguo nella lettura......

Blanc, che ieri ha ricevuto anche la telefonata di John Elkann, ci ha sempre creduto, sostenuto pure dalla tendenza continentale che accoppia le maggiori società di calcio a stadi di proprietà, presenti e futuri: dalle società della Premier League all’Olympique Lione. Non si può più prescindere dalla solidità patrimoniale e dai ricavi garantiti da un impianto, spiegava una ricerca di Deloitte.


Ma quale ricerca di Deloitte, Nerozzi? Perché non diciamo la verità ai lettori e raccontiamo che era semplicemente il Progetto di Giraudo che prevedeva lo stadio di proprietà e solo grazie alla sua lungimiranza il sig. Blanc ha trovato tutto pronto per farsi bello con il lavoro degli altri?
D’altronde lo stesso Antonio Giraudo nella sua ultima intervista da AD nell’aprile del 2006 aveva manifestato il timore che qualcun altro avrebbe potuto godere dei frutti del suo lavoro.
Ecco il passo dell’intervista:

Dottor Giraudo, e se fossero altri dirigenti a concludere il suo progetto, o comunque a godere i frutti del lavoro già svolto?«L'interesse della Juventus e dei suoi tifosi viene prima di tutto. Certo, il nostro sogno non può che essere quello di vedere realizzate le cose che abbiamo progettato, e gestirle in prima persona. Mi spiacerebbe molto non proseguire la terza fase del programma».

Insomma caro Nerozzi, facciamo informazione completa. Diciamo ai lettori che se la Juventus avrà “probabilmente” un nuovo stadio lo si deve in gran parte alla precedente dirigenza.

Questa doverosa richiesta di precisazione, che mi aspetto venga fatta nei prossimi giorni, introduce la riflessione alla lettura del secondo pezzo che il mitico Nerozzi oggi ci offre e nel quale mi lancio voglioso alla ricerca delle risposte ai miei interrogativi che a questo punto incominciano a frullare sempre piu’ vorticosamente, raggiungendo velocità pari solo a quella delle mie gonadi verso la fine dell’agosto 2006.

Per fortuna mi viene in soccorso Montali che verso la fine del primo pezzo tranquillizza tutti dall’alto della sua esperienza di pallavolista. E si sa che nella pallavolo la rete è più in alto di quella del tennis!!

«I milioni di euro sulla carta, non vanno in campo - disse qualche tempo fa il consigliere bianconero Gian Paolo Montali, riferendosi ad alcuni paperoni del pallone - ma per poter competere, non bisogna sbagliare nessuna scelta». Meno che mai, una da 105 milioni di euro.

Grazie Giampaolo. Adesso grazie alla tua riflessione siamo tutti più tranquilli. E siamo certi che nessuna scelta sarà mai sbagliata. Amen.

Dopo le “tranquillizzanti” parole di Montali, rimangono però sempre gli interrogativi di prima. Magari le gonadi frullano un po’ meno velocemente ma comunque frullano.

Mi aspetto dunque che nel secondo pezzo di Nerozzi intitolato “La nuova casa Juve” possa finalmente soddisfare tutte le mie legittime curiosità......

Delle due case che s’era messa sul catalogo delle possibili sistemazioni immobiliari dopo il fallimento di Euro 2012, alla fine la Juve ha scelto di costruirsi la residenza deluxe: 40.000 posti a pochi metri dal prato, senza più pista d’atletica, rivestimento esterno in lamine d’alluminio bianche e nere, of course, per una fattura da 105 milioni di euro. Cancelli aperti in tempo per la stagione 2011/2012, è la previsione. Questo ha deciso il cda di ieri, riunitosi per l’approvazione della relazione semestrale (ricavi in aumento del 5,2%), ma allungatosi ore per la discussione, e l’approvazione, del progetto del nuovo impianto.


Questo già lo sapevo era il progetto di Giraudo.....


"Nessun ritocco minimale, se l’aggettivo può essere speso per interventi che pure avrebbero succhiato almeno venti milioni, ma un’abitazione praticamente nuova di zecca, «sull’area dove sorge attualmente lo stadio Delle Alpi». Contando i circa 25 milioni serviti per garantirsi i diritti di superficie dal comune, il conto totale s’impenna sui 130 milioni: cifra che nessun club, in Italia, ha mai stanziato per il proprio domicilio.


Anche questo già lo sapevo era sempre il progetto Giraudo........


"Per costruirlo, ha precisato a Borsa chiusa il club, non è previsto «un aumento di capitale». E nessuna risorsa verrà tolta alla squadra, ha fatto sapere l’Ifil, l’azionista di maggioranza. L’ad bianconero Jean-Claude Blanc è riuscito a percorrere quelle «vie innovative» di cui aveva parlato nell’ultimo incontro con il comune. Fra i mezzi di finanziamento, che tracciavano il confine tra una scelta e l’altra, è spuntata una grossa azienda di scommesse sportive e una multinazionale intenzionata a dare il proprio nome all’arena (naming right): da solo vale diversi milioni. Il prossimo passo, sarà quello di perfezionare gli accordi, con sponsor e istituzioni pubbliche. Per questo, il cda, «ha dato mandato all’ad di compiere tutte le attività e gli atti necessari o opportuni al fine di realizzare il progetto, verificandone la fattibilità, in particolare dal punto di vista amministrativo, intrattenendo tutti i rapporti necessari con le autorità competenti».


Il prossimo passo sara’ quello di perfezionare gli accordi?
Questo non lo sapevo! Allora il tennista NON HA ANCORA TROVATO UNA CIPPA DI SOLDI!!!!
In pratica gli hanno detto semplicemente che vogliamo fare lo stadio per cui caro Blanc mettiti in movimento per cercare i soldi e i permessi. Insomma siamo tornati al via senza passare dalla Banca, come a Monopoli!


Inutile a questo punto continuare a leggere il resto. La situazione è fin troppo chiara.
Qui i soldi ancora non sono stati trovati! E Blanc, il mago degli sponsor, deve muoversi.
Da quando è alla Juve io non mi ricordo di uno sponsor portato da Blanc.
Non lo è la NewHolland per ovvi motivi. Non lo è la Gazzetta perché si sa che è del padrone anch’essa.
Cosi come lo è La Stampa.

A questo punto chiudo il giornale e mi rassegno. Comincio a comprendere definitivamente che dietro a tutto questo fumo c’è poco arrosto. Come sempre negli ultimi mesi. D’altronde stiamo tutti ancora aspettando i tre campioni promessi dal tennista pallista che ci aveva rassicurato che avremmo speso come il Manchester.
Peccato che congedati i giornalisti, compreso il nostro Nerozzi, quel giorno nelle segrete stanze di Corso Galfer confermasse a Ranieri che il vero obiettivo della Juventus fosse la qualificazione alla Coppa Uefa.

Caro Massimiliano i nodi vengono al pettine, sempre. E al nostro Amministratore Delegato non basterà solo una buona stampa per sopravvivere. La Juventus e’ una cosa seria, non un campo da tennis.

Una Juventus poco Sensibile


Circola voce che il responsabile degli osservatori juventini, Pasquale Sensibile, abbia ricevuto un "au revoir et merci" dal Tennista Pallista.

Più che una voce è in realtà una certezza.

Anche se, ovviamente, sul solare e simpatico sito della Juventus nulla viene detto in proposito.

Ma d'altronde, perché stupirsi?

Non vi ricordate la smentita della Cirigenza (nella persona dell'ex direttore generale di Benissimo Neonato) circa la cessione del 28enne Cannavaro proprio in concomitanza con la presentazione ufficiale del giocatore da parte del Real Madrid?

Oppure, la dichiarazione che Deschamps sarebbe stato certamente l'allenatore della Juve per la stagione 2007/2008 a dimissioni già consegnate ed ancora calde nelle mani del Tennista Pallista?

Comunque, tornando alla Juve de-sensibilizzata, c'è da chiedersi il perché di questo siluramento.

E' probabile che la pur limitata competenza di calcistica di Sensibile (che è figlio dell'ex vice-allenatore di Boskov, mica pizza e fichi) fosse comunque eccessiva per la nuova e solare Juventus.

Molto meglio affidare la gestione della squadra e del mercato ad un pentavirato composto da un tennista, un pallavolista, uno spara-minchiate a 360°, un avvocato amministrativista ed un ex addetto stampa.

A prescindere, sarebbe interessante capire di chi sia la responsabilità della scelta di tutti i bidoni acquistati dalla nuova e solare Juventus.

Di un sensibilissimo, ma poco competente, osservatore?

Di un direttore sportivo, secco ma inesperto?

Di un divora-baguette francese?

Di un allenatore canterino?

Di uno spara-minchiate in versione stereo a due casse indipendenti?

Incredibile ma Beck


Quei Rossi a buon mercato

di Roberto Beccantini



Guido Rossi consulente Ifil è uno schiaffo ai tifosi juventini [molto bene]. Fra tutti gli avvocati d’affari c’era proprio bisogno di scegliere l’ex commissario straordinario di Calciopoli? John Elkann poteva evitare lo sfregio. I complottisti [anche se non precisato nel testo, il termine ha un'evidente ed errata connotazione negativa, perché Beck non crede, per il momento, al complotto] hanno ripreso vigore: scommettiamo che la consulenza era in atto già dal maggio 2006? Sciocchezze [Beck, non così!]. A ognuno il suo referente: il professore per Gabetti, Lucianone per Alessio Secco [Secco allora deve essere ancora più di coccio di quanto appaia, perché Lucianone non gli ha certo consigliato alcuno dei bidoni cirigenziali]. Altro che sindrome di Stoccolma. Siamo decisamente oltre il ritorno d’affetto (ed effetto) tra la finta vittima e il simil carnefice. Siamo di fronte a un’operazione di chirurgia plastica che ha soddisfatto il paziente e indisposto i parenti stretti, che saremmo poi noi.

Al di là dell’opinione che ognuno coltiva sulle sentenze dello scandalo, la mossa si commenta da sola. Non l’avrei compiuta neppure a verdetti capovolti, con la Juve assolta e Rossi braccato dagli interisti (buona, questa [molto bene]). Un briciolo di rispetto, suvvia. Lo giustificano tanto coloro che considerano la Biade un banale call center sabotato dai bruti di Telecom quanto i giacobini [interessante; se i colpevolisti sono "giacobini", allora forse il Beck sta per vedere la luce] che, viceversa, non considerano innocenti i fili, e i pissi-pissi, di quei cellulari.

E dal momento che i Rossi non vengono mai soli, ecco Paolo, il nostro amatissimo Pablito, gratificare Roberto Mancini di due scudetti vinti. Letteralmente. Il Mancio era ospite di «Attenti a quei due». Veniva dal balletto morattiano «vado-non vado» e aveva di fronte (meglio, al suo fianco) anche Gianluca Vialli. Capisco metterlo a suo agio, e lenirne i sensi di colpa, ma così mi è sembrato francamente troppo. Due scudetti Mancini? Quando mai? [perfetto] A maggio, probabilmente. Non ora. Adesso siamo in perfetta parità: uno lui, sul campo [lo scudetto dell'anno scorso non sarà un tavolino, ma è certamente un comodino], e uno il consulente Ifil, a tavolino [chapeau,]. Strano che Pablito abbia fatto di ogni titolo un fascio. Così va il mondo. L’erba dell’ospite ha scalzato quella del vicino: è lei la più verde. Soprattutto se piace e conviene a chi la bruca.


Il commento tecnico del Mago

Quasi due anni di email, telefonate, sms, chiaccherate, caffé con il Beck.

E qualche risultato inizia a vedersi.

Ho evidenziato in rosso gli errori nell'articolo. In verde invece alcuni commenti ed apprezzamenti.

Il ragazzo ha evidentemente delle potenzialistà. Ma sino ad ora si è impegnato poco.

In passato, gli articoli del Beck erano infatti tutti colorati di rosso, tante erano le inesattezze e le imprecisioni.

Oggi, invece, gli errori in rosso si sono decisamente ridotti.

Bene così.

martedì 18 marzo 2008

E le Ferrari TIM? D.N.F.





D.N.F. = Did Not Finish
E' la simpatica sigla che accompagna le due Ferrari TIM di Raikkonen e Massa nella classifica del Gran Premio d'Australia.

Un grandissimo esordio stagionale.
Due catorci rossi su due ritirati per guasti al motore.
Peccato per quel punticino a tavolino (ma oramai è un'abitudine) conquistato da Raikkonen.

Comunque, continuate così.

venerdì 14 marzo 2008

10,5 nilioni buttati nel cesso



TORINO, 13 marzo - Altro guaio in casa-Juventus. Il difensore bianconero, pilastro della nazionale portoghese, Jorge Andrade salterà quasi certamente i campionati Europei. Il giocatore, infatti, è stato sottoposto a un nuovo intervento chirurgico a Cascais, vicino Lisbona, al ginocchio infortunato a settembre nel corso del pareggio 2-2 contro la Roma. Il 29enne difensore centrale, 51 presenze in nazionale, si era già operato a Marsiglia ma non è riuscito a rientrare a gennaio come ci si aspettava ed è andato di nuovo sotto i ferri. Andrade, arrivato alla Juventus dal Deportivo La Coruna, dovrebbe ora rientrare per l'inizio della prossima stagione.


Complimenti.

10,5 milioni di euro (e non considero lo stipendio del giocatore) buttati nel cesso (nella foto l'ultimo modello di cesso prodotto dalla famiglia) per comprare un bidone portoghese che si sapeva essere rotto (tanto che pare non abbia certo superato brillantemente le visite mediche).

Altro che Cirigenti, gli Inetti Occupatori di Scrivanie Altrui meriterebbero di essere chiamati Zirigenti.

Fiducia


Ciuffolo: "volevo sentire fiducia. Io credo che un allenatore dopo un po’ di tempo abbia la necessità di sentire se la fiducia in lui è sempre la stessa: ogni tanto bisogna accertarsi se tutto è come prima".

Ma se è solo questo il problema, mangiati un vasetto di Bel Paese Galbani... [nota di precisazione casearia del Mago di Ios: data la sua consistenza, il Bel Paese tradizionale non si presta ad essere venduto in vasetti; c'è però il "Bel Paese Crema Più", 150g di crema di formaggio a base di crescenza e mozzarella, che invece è proprio confezionato in comodi e pratici vasetti di plastica]

Le notizie censurate


Calciopoli: chiesta l'archiviazione per l'ex d.s. del Messina Angelo Fabiani.
Non ci sono prove di corruzione o di partite accomodate. E così il sostituto procuratore Vito Di Giorgio ha chiesto l’archiviazione per Angelo Fabiani, ex direttore sportivo del Messina.
Fabiani, attualmente dirigente della Salernitana, era indagato per frode sportiva nell’ambito di un’inchiesta sui rapporti fra il Messina e l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi.
Di Giorgio aveva tratto spunto per la sua indagine da un’intervista rilasciata nel giugno scorso al quotidiano “La Repubblica” da Maurizio Capobianco, ex dirigente della Juventus, cacciato da Moggi e Giraudo e tuttora in causa con la società bianconera.
Capobianco, testimone chiave di un’inchiesta avviata dalla Procura di Torino, ha raccontato di regali fatti dalla Juventus ad arbitri, giornalisti e tifosi. Moggi –ha raccontato Capobianco- aveva creato una fittissima rete di collaboratori e Fabiani era sicuramente il suo braccio destro. Capobianco è stato anche interrogato a Torino dal sostituto Di Giorgio al quale ha ribadito alcuni dei passaggi più importanti contenuti nell’intervista. Fabiani nella sede della Juventus era considerato uno di casa, era l’uomo di fiducia di Moggi e fra i regali ricevuti in qui tempi anche un’autovettura. Le indagini però non hanno consentito di stabilire alcun collegamento fra regalie e presunti aggiustamenti di partite.


Che strano, questa notizia è stata trascurata dai mass-media.

Eppure ero sicuro che avrebbe avuto ampio risalto.

Soprattutto da parte dei nostri commercial partners editoriali.

E invece, sul commercial partner editoriale di colore bianco non è stato pubblicato alcunché sull'archiviazione di Fabiani.

Non ho idea di cosa abbia fatto l'altro commercial partner editoriale, quello di colore rosa che viene utilizzato (in alternanza al nostro codice etico) in caso di diarrea acuta. Ma così, ad occhio, l'archiviazione di Fabiani non mi sembra una notizia che possa solleticare gli appetiti di gente come il candido, il pesce e l'intertriste.

Questo è il bi-Paolo che conosco


Quel Brindellone alto come l'Avvocato?
Questo si ricorda della Juve ogni morte di Papa o quasi (è solo la terza volta quest'anno che sposta il suo culetto sotto tutela per andare a Vinovo; please toccarsi, perché le precedenti due volte sono coincise con altrettante sconfitte) e il bi-Paolo lo paragona all'Avvocato?

giovedì 13 marzo 2008

B Factor


E' un periodo di crisi per i reality show.

Gli ascolti del Grande Fratello 8 sono fiacchi, nonostante la presenza del centrocampista della Juventus Thiago.

X Factor, condotto per interposto cocco (l'ex DJ Francesco, figlio e fratello di) da Simona Ventura è un fiasco colossale.

C'è un solo reality show che non conosce crisi, pur essendo in onda dal 7 maggio 2006.

E' B Factor, prodotto dalla Lucky&Style di Torino.

B come Birigenti, gli Inetti Occupatori di Scrivanie Altrui [nota del Mago di Ios: ora sono Cirigenti; ma quando hanno superato il casting per B Factor erano solo Birigenti].

B come Blanc, il Tennista Pallista francese.

B come Baguette, che il Tennista Pallista francese divora avidamente nelle sue colazioni a base di pane e volpe.

B come Badoglio Gigli, il gemellare e dissociato presidente del C.d.B. (Consiglio dei Birigenti).

B come Benissimo Neonato, prestigiosa rivista di cui Badoglio Gigli è stato direttore generale.

B come Bidoni, i calciatori che i Birigenti raccattano a caro prezzo in giro per l'Italia e l'Europa.

B come Bounsong, il primo Bidone della collezione Birigenziale.

B come Banda di truffatori, che ha mandato la Juventus in Serie B, distrutto una squadra fenomenale ed una società all'avanguardia, consentito lo scippo di due scudetti.

B come Baldini, l'onesto e limpido personaggio che la Banda di Truffatori voleva ingaggiare.

B come Serie B, il campionato che abbiamo dovuto frequentare grazie ai Birigenti e alla Banda di truffatori.

B come Balle&Bufale, raccontate a vagonate a tifosi ed azionisti dai Birigenti e dalla Banda di Truffatori.

B come Blatter, infinitamente grato a Lucky Luke per aver condannato la Juventus alla Serie B.

B come Basta con questi Inetti Occupatori di Scrivanie e Panchine Altrui!

La strambata del bi-Paolo


INTER UN CASO CLINICO

PAOLO DE PAOLA
Direttore di Struzzosport

Se pensiamo che dietro la farsa dell’addio rientra­to di Mancini c’è anche il medico dell’Inter, Combi, siamo davvero in presenza di un caso clinico. Con tan­to di complicazioni. In que­sta vicenda non ci convince proprio nessuno. Moratti, con le sue contraddizioni, non fa altro che aggiungere confusione in una società che, invece, avrebbe biso­gno di chiarezza.In questi ultimi mesi ab­biamo assistito a un vero e proprio festival. Frasi infe­lici sull’onestà, feste esage­rate e inopportune ( visti poi i risultati), buonismo profuso a piene mani, at­teggiamenti politicamente ( s) corretti. Per favore. La vita, quella vera, ci insegna altro. Non abbiamo la pre­sunzione di censurare gli altri, ma non se ne può più di questa facciata parau­manitaria che nasconde so­lo un fiume di soldi spesi per una passione persona­le. Beato lui che può per­metterselo grazie anche ai soldi del padre. Ma Morat­ti ci liberi dalle sue propo­ste di rettitudine, dai mo­delli di vita, dai duetti con Celentano e anche da Oli­viero Toscani.Ci permettiamo di dargli un suggerimento. Vuole fa­re qualcosa di veramente popolare per lui e per la sua Inter? Restituisca subito quello scudetto di cartone che gli fu consegnato, con­tro il parere di una com­missione di esperti, da Gui­do Rossi. Fino a qualche anno fa c’era una squadra nerazzurra che faceva sim­patia e sulla quale era fio­rita persino una piacevole letteratura. Quella squadra non c’è più e con lei è spa­rito il sorriso di chi la guar­dava anche senza esserne tifoso. A quale prezzo si de­vono pagare certe vittorie e certe sconfitte?Non ci è piaciuto Mancini. Da un uomo che guadagna oltre cinque milioni di euro all’anno ci saremmo aspet­tati un atteggiamento più serio. E non è un discorso demagogico. C’è un cam­pionato in corso. Ci sono giocatori che lottano per un obiettivo e tifosi che vanno rispettati. Reazioni a caldo come la sua non hanno sen­so e ci convince poco il rav­vedimento (un po’ infanti­le) dopo il colloquio con Moratti. Una pace di fac­ciata e proprio per questo ancora più pericolosa.


Il commento tecnico del Mago


Questa strambata del bi-Paolo, che ora parla addirittura di scudetto di cartone regalato ai Pezzenti da Guido Rossi contro il parere degli esperti, ha dell'incredibile.

Potenza del calo delle vendite!

Tangere pallas




No, non si tratta ovviamente del Brindellone alto a cui valori tutti noi ci ispiriamo.

E' un altro Brindellone alto.

E' il Brindellone alto appena nominato Presidente (senza stile, peraltro, a differenza di un ben noto pluri-inguaiato) di un nostro commercial partner editoriale (no, non quello rosa che si utilizza in caso di diarrea assieme al nostro codice etico; quello bianco).

E' il Brindellone alto cognato di Patrizia.

E' il Brindellone alto che tutti noi vorremmo prendere a calci in culo, assieme ai suoi tutori (con e senza stile) ed ai fenomenali Inetti Occupatori di Scrivanie e Panchine Altrui.

E' il Brindellone alto noto porta sfiga (le sue precedenti apparizioni a Vinovo sono state appena prima di Juventus-Udinese e Napoli-Juventus...).

E quindi, mi raccomando:

TANGERE PALLAS, CUI POTEST

CUI NON POTEST, TANGERE APPROPINQUORUM



Non facciamocelo sfuggire


Lo sparapalle Cesare Gussoni farebbe la sua porca figura nella Cirigenza pallista della solare Juventus di John Elkann & Co.


Cesare Gussoni: "E' successo un episodio pericoloso: un gruppo di persone ha circondato quello che credeva fosse un arbitro, ha tentato di sequestrarlo e di riempirlo di botte: solo che era uno che gli assomigliava, un sosia. Era un direttore di una filiale bancaria che si è rivelato alla fine, poveretto, salvandosi così dalle botte. Ma su consiglio della polizia quell'arbitro (Bergonzi, nota del Mago di Ios) è stato costretto a vivere protetto e trasferirsi in un'altra provincia per due settimane".

Questura di Genova: "Il nome di Bergonzi non è mai emerso, nè per episodi di aggressioni, nè tantomeno per eventuali scorte. Non ci risulta alcun episodio di violenza che abbia come vittima l'arbitro genovese".


Il Beck a commento: "Nella conferenza di giovedì, il presidente dell’Aia aveva parlato di un tesserato, Bergonzi - l’inventore del 3-1 fra Napoli e Juventus - obbligato a un confino di sicurezza, con la chicca di un sosia sequestrato. Come non detto: nessuna protezione, nessuna aggressione, nessun «ritiro» cautelare. Gussoni, per favore: piano con gli effetti speciali e gli artifici retorici. Difendersi dalle intimidazioni è un diritto suo e della sua categoria. Amplificarle, e generalizzarle, confonde le idee".

Chissà come andranno le fiammanti nuove Ferrari di Lucky?



Speriamo siano fiammanti come quella della foto...

Molti auguri per il campionato, Lucky.

mercoledì 12 marzo 2008

Anche quest'anno soltanto il Trofeo TIM




Moggi o non Moggi, arbitri a favore o arbitri contro, gli indossatori di scudetti altrui non superano mai la frontiera di Chiasso, malgrado "l’allenatore che vince sempre" (copyright di Cronaca Vera, quel giornale rosa che si trova sui banconi dei gelati nei bar dello sport).

Ma in questi casi non si maramaldeggia, si ospita la mail ricevuta un paio di giorni fa da un tifoso nerazzuro con la testa sulle spalle.

Il grandissimo Lele Boffi:

"Caro Christian (…).Dunque, sono probabilmente l’unico interista antimorattiano e filomoggiano d’Italia. Leggo sempre il tuo blog e mi ritrovo d’accordo su tutto quel che scrivi di calcio, soprattutto quando è contro l’Inter. Perché credo che ci sono stati regalati gli scudetti, perché so che Calciopoli è stata tutta una montatura, perché senza Ibra noi avremmo continuato a vincere solo il Trofeo Moretti (quello dell’Arbre Magic no, purtroppo per noi interisti campioni d’agosto non lo fanno più). Oggi – ed è per questo che ti scrivo – il colpo definitivo: Severgnini che scrive sulla Gazzetta che il cattolico è interista. L’articolo non l’ho letto (evidentemente una cazzata sin dal titolo, quindi ho preferito non perdere due minuti due della mia vita), ma già si impone la questione: che faccio? Mi dimetto da cattolico o da interista? è terribile, non posso continuare a tifare la stessa squadra di Severgnini, Serra, Lerner, Bertolino… (tutti noti biascicapaternoster, tra l’altro). La fede è fede, ma come posso andare avanti? Ti dico sinceramente che l’unica cosa che non mi ha fatto diventare juventino in questi due anni è stata la faccia cadaverica e il tono di voce di Frankenstein Cobolli Gigli.Ora, scusami per lo sfogo (non è che poi ci conosciamo così bene) ma non sapevo con chi parlare di calcio. Cerca di capirmi, cerca di immedesimarti nella mia sofferenza in questi giorni di pacchiane feste del centenario. Tutti gli interisti che conosco da due anni a questa parte si sono fortemente rincoglioniti. I milanisti lo sono sempre stati, ma almeno vincono e hanno Abatantuono. Che mi trovi a parlare con te, via email è già un segno dei tempi. Mi sa che presento la lista “Moratti? No, grazie” e da domani propongo una moratoria sull’espressione “lo scudetto degli onesti”.Che ne dici? Mi sostieni per un posto alla camera?

Lele Boffi"

Gufopoli


La sconfitta della squadra più prestigiosa di Milano (ma che dico di Milano, di Via Durini; ma che dico di Via Durini, di Via Durini 24) è frutto di un evidente complotto, come dimostra la foto dello stadio San Guido (vista su Barza Inter).

Ma Infimo Moratti non ha alcuna intenzione di arrendersi a Gufopoli e si è già rivolto:

- al consulente legale del Gruppo Fiat, Guido Rossi, che si è detto disponibile ad assumere la carica di Commissario Straordinario dell'UEFA

- ai giornali del Gruppo Fiat (Corriere della Serva, Cazzata dello Sport e La Tampa), che stanno per scatenare le loro truppe cammellate (i vari Palombo, Sconcerti, Nerozzi) contro la Gufopoli che ha affondato l'invincibile armata nerazzuRa.


Tutto molto bello. Però...


(Bonarober per http://www.juworld.net/)

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Tutto molto bello.

La consueta eliminazione dei Pezzenti.

Il "goobye and thank-you" di Ciuffolo.

La consueta delusione del petroliere più ecologico ed onesto che ci sia.

Tutto molto bello. E godurioso.

Però.

C'è un però grosso come una casa.

Sino al 2006 erano ben altri i motivi di godimento.

E da Via Durini arrivavano solo corollari di godimento.

Ora, invece, grazie agli Elkann, Lucky Luke, al presidente in grande stile e a Gabetti, i corollari ambrosiani sono diventati essenziali. A meno di non godere per la conquista della Coppa Zaccone...

SMS poco solari


Questa sera ho ricevuto diversi SMS da amici che festeggiavano l'eliminazione dei Pezzenti dalla Champions (2-0 là, 0-1 qua e tutti a casa).

Sono basito e allibito.

Financo un po' deluso.

Siamo tifosi solari di una società solare con cirigenti solari ed un cantante solare e godiamo per l'eliminazione di una squadra italiana dalla Champions?

Ma il codice etico, non lo avete letto?

Vergogna.

Amici, non così!!


Questa una selezione dei messaggi che ho ricevuto:

1. Dio esiste (al gol)

2. Cosa dici, gli fanno vincere una coppa a tavolino?

3. Ma l'Inter non era la squadra più forte d'Europa?

4. Ma è regolare espellere un giocatore dell'Inter? Peccato, perché meritavano...

5. Godo

6. Sono quasi due anni che non godevo così

7. E' proprio vero, in Europa non c'è Guido Rossi

8. Grazie reds, you'll never walk alone.


Roba da matti.

Vergogna. Vergogna. Vergogna. Vergogna.






















Uffah, non si può neanche scherzare un po'!!!!!


Tutti a casa alè

Tutti a casa alè

Tutti a casa alè


Non vincente mai un cazzo

Non vincete mai un cazzo


Moratti, cucù, la Coppa non c'è più.

Il gelo


Sembra sia calato il gelo tra il Cantante ed i Cirigenti.

Sembra che i Cirigenti non abbiano gradito che il Cantante li abbia bellamente sputtanati (beh, sputtanati lo erano già; diciamo "ulteriormente sputtanati") dichiarando quale fosse l'obiettivo minimo fissato dal Tennista Pallista (la Coppa Uefa).

Sembra che sia in dubbio la permanenza del Cantante sulla panchina della Juve per la prossima stagione.


Dopo tanti "sembra" mi pare giusto darvi alcune certezze:

1. è certo che a me il Cantante stia profondamente sulle palle, con quel suo sorriso ebete, quell'aria da vittima predestinata e, soprattutto, con la sua convinzione che la Juve fosse effettivamente gestita da una banda di truffatori;

2. è certo che i Cirigenti mi stiano altrettanto sulle palle e non sto qui ad elencarvi i motivi;

3. è certo che i Cirigenti sono stati sfanculati da Capello, al quale deve essere bastato il primo incontro con i fenomeni per decidere di andarsene (2006);

4. è certo che i Cirigenti sono stati sfanculati da Deschamps (2007), dopo aver appreso i faraonici programmi per la stagione successiva;

5. è certo che se i Cirigenti dovessero dare un "au revoir et merci" (versione blanchista del più classico "goodbye and thank-you") al Cantante, fermo restando il punto 1. e tenendo conto che nessun grande allenatore verrà mai a perdere tempo con i nostri fenomeni, aggiungerebbero un'ennesima perla alla mostruosa collezione di cazzate che sono riusciti a fare dal giugno 2006 ad oggi;

6. è certo che tutti quanti (Cirigenti, Cantante e compagnia inetta) se ne devono (a) andare affanculo e (b) andare fuori dalle palle (lascio a loro la scelta se andare prima affanculo e poi fuori dalle palle o viceversa).

martedì 11 marzo 2008

Oltre 50 milioni per andare solo in Coppa Uefa?

I Cirigenti hanno acquistato giocatori (beh, "giocatori" è una parola grossa; diciamo, "bidoni e mezze calzette") investendo oltre 50 milioni di euro (beh, "investendo" è una parola grossa; diciamo "buttando nel cesso") per conquistare, secondo i programmi spiattellati dal cantante, la qualificazione alla Coppa Uefa? Magari via INTERtoto? Come l'Empoli?

Un consulente in "grande stile"




Il Sole-24 Ore di sabato 8 Marzo 2008

Pagina 12

Articolo di Fabio Tamburini

"Fiat. la caduta in borsa e il dilemma auto"


"per questo il momento resta delicato e si somma alla necessità di rivedere l'intera catena societaria, che parte dall'accomandita di famiglia e arriva alla Fiat. E' ancora adeguata? Oppure occorrono ritocchi più o meno sostanziali? Domande a cui occorrono risposte all'altezza, cosi come sono all'attenzione interventi sulla governance. Ecco perchè, ormai da qualche tempo, il vertice del gruppo ha un nuovo consulente d'eccezione: il professor Guido Rossi".


Christian Rocca sul suo blog

"Fabio Tamburini, sul Sole 24 Ore, svela che 'da tempo' il vertice del gruppo Fiat ha un consulente d’eccezione, l’avvocato Guido Rossi, il quale sta lavorando ai piani di riassetto societario delle holding di casa Agnelli. A scavare più in fondo, come è stato evidente fin dal primo giorno di calciopulitopoli (lo scandalo politico-economico-giudiziario gestito da Guido Rossi e da Torino, la consulenza andrebbe fatta risalire all’estate del 2006" (Christian Rocca).


Il Mago di Ios sul suo blog (qui)

A scavare ancora più in fondo, vale la pena ricordare come la nomina del sosia con gli occhiali di Cesare Gussoni a commissario straordinario della FIGC fosse stata sollecitata ed approvata con molto stile da Franzo Grande (amico di Rossi, appunto).

Scavando ancora di più (magari prendendo in prestito una pala meccanica del nostro munifico sponsor di famiglia che solo l'abilità di un Tennista, per di più Pallista, poteva scovare), vale anche la pena ricordare la frase di commiato dalla FIGC dell'ultrà interista Guido Rossi: "mi avevano detto che facendo fuori i dirigenti della Juventus sarebbe cambiato il calcio invece il calcio non ècambiato e chi comanda vuole continuare a comandare".

Chissà chi è che gli aveva detto 'sta cazzata?

Forse un pluri-inquisito molto stiloso?

Palla continua


Al comando c'è un tennista

Che non sa nulla di palloni

E' Jean Claude, il pallista

Prende un sacco di milioni


Che sia una conseguenza della sua estrazione tennistica?

Che abbia mangiato troppo Camembert? O troppa baguette? O bevuto troppo Champagne?

O forse è venuto su male perché i suoi genitori non hanno mai letto Benissimo Neonato?


Quale che sia la causa, il nostro Tennista da oltre 2 milioni di euro annui è il più formidabile Pallista che si sia mai visto in azione.


Mentre pontificava urbi et orbi sulla qualificazione in Champions come obiettivo stagionale della Juventus, scatenando la verve comica dei nostri presidenti che straparlavano di scudetto e di Roma 2009, ingaggiava il Cantante da Sanremo chiedendogli invece di portare la squadra in Coppa Uefa (anche tramite INTERtoto?). Leggere per credere il solito giornale di famiglia.


Gli Inetti Occupatori di Scrivanie e Panchine Altrui sono poi talmente astuti (e solari, ça va sans dire) che, invece di tacere, parlano a ruota libera.

E quando si parla a ruota libera e non ci si coordina un minimo vengono fuori gli altarini.

Nel caso di specie, l'altarino è la qualificazione in Coppa Uefa.

Questo era il vero obiettivo stagionale.

D'altronde siamo una neo-promossa.

E quindi prima di tutto dobbiamo salvarci.

A salvezza ormai raggiunta è doveroso puntare più in alto.

15 milioni

15 milioni
Era il prezzo fissato dagli Inetti Occupatori di Scrivanie Altrui per Chiellini.
Lo scrive anche il giornale di famiglia, anche se poi travisa la realtà facendo i complimenti ai Cirigenti ("e ora a conti fatti si può dire che la società fece bene a toglierlo dal mercato").
Si, proprio quel giornale che è nostro partner commerciale.
No, non quello rosa che serve in caso di emergenza per pulirsi il culo.
L'altro. Il giornale di Torino. Il giornale che, fedele alle direttive in grande stile, non ha certo lesinato palate di letame alla Juve della Triade.
A prescindere dai nostri partner commerciali, per fortuna della Juve il Manchester City ha offerto di meno.
Altrimenti, avremmo ceduto un difensore italiano, giovane e forte.
E avremmo comprato, quasi allo stesso prezzo, un altro bidone portoghese sulla trentina da affiancare allo zoppo.

lunedì 10 marzo 2008

Comunque sono onesti


Dopo aver indossato scudetti vinti da altri e insabbiato tutto ciò che era possibile insabbiare, ecco un altro formidabile capitolo sulla banda degli onesti [by Christian Rocca]

giovedì 6 marzo 2008

Risparmiate il costo del viaggio


(Un osservatore della Juve con accompagnatore)

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Osservatori della Juventus saranno presenti allo stadio Velodrome di Marsiglia, dove stasera la formazione francese ospita lo Zenit San Pietroburgo nell'andata degli ottavi di finale della Coppa Uefa.

Se questi osservatori sono gli stessi fenomeni che hanno osservato e suggerito di prendere bidoni del calibro di Tiago, Almiron, Andrade e Boumsong, allora è meglio che stiano a casa.

Almeno risparmieremmo il costo della trasferta a Marsiglia.

Il TAR è un tribunale che esiste

MILANO - La Corte di Giustizia Federale ha accolto il ricorso dell'Arezzo - che milita nel girone B del campionato di Serie C1 - in merito alla penalizzazione di tre punti inflitta nella stagione in corso, all'inibizione per un anno del presidente Piero Mancini e all'ammenda di 15 mila euro al club. Alla squadra toscana sono stati pertanto restituiti tre punti. Lo ha reso noto la Lega di Serie C.

Inchiodati alla poltrona


Claudio Ranieri l’anno prossimo resterà sulla panchina della Juventus anche in caso di mancata qualificazione alla Champions League: lo hanno annunciato il presidente e l’amministratore delegato bianconeri, Giovanni Cobolli Gigli e Jean Claude Blanc, escludendo l’ipotesi di un ritorno di Marcello Lippi. «Sì, abbiamo un progetto a medio-lungo termine con Ranieri e il suo staff e si va avanti così», ha risposto Blanc ai giornalisti che, a margine di una conferenza stampa a piazza Affari a Milano, gli chiedevano se il tecnico sarebbe stato confermato anche senza raggiungere l’obiettivo del quarto posto.


Forse non ci siamo capiti.

Se non si raggiunge il quarto posto, ve ne dovete andare.

Altro che confermare il cantante.

Certo che se fosse per me ... a calci in culo fin da ora (a prescindere dal quarto posto).

Non ci interessa


La Juventus ha smentito l'interessamento per Flamini.

"Non c'è nulla di vero riguardo al nostro interessamento per Flamini", ha dichiarato Secco. "Si tratta di un ottimo giocatore, un giovane che è possibile prendere a parametro zero. Non lo abbiamo mai cercato perché noi non guardiamo a questa tipologia di calciatori. Tanto è vero che questa mattina l'a.d. Jean Claude Blanc si è messo in contatto con l'Arsenal per rassicurare la società londinese. Un gesto di trasparenza importante nell'ottica del buon rapporto che deve intercorrere tra due grandi club come Juventus e Arsenal. A Londra hanno apprezzato molto, pur dichiarandosi certi che a noi non sarebbe mai passato per la testa di prendere uno come Flamini".

La sindrome 50%


C'è uno strano virus che aleggia nell'aria.

E' la sindrome 50%.

E' un virus che si annida nel cervello ed insidia le facoltà intellettive.

Il risultato è che non puoi astenerti dal dire, in un determinato discorso, almeno il 50% di cazzate.


Le ultime due vittime della sindrome 50% sono Zambrotta e Zebina.


Vi riporto le loro dichiarazioni, evidenziando in rosso il 50% di cazzate, evidente effetto della sindrome.


Zambrotta: ""mi hanno dato del traditore, ma quello davvero tradito sono io, anzi tutti noi che abbiamo sempre dato il massimo, in allenamento e in partita, e adesso ci troviamo con due scudetti in meno per colpe non nostre. Sì, sono tradito e deluso. Anche dalla nuova società, che non mi ha mai chiamato, non mi ha mai fatto capire di voler puntare su di me. E poi, che lo dicano: con i soldi che ha preso dalle nostre cessioni, la Juve ha risanato molti debiti. Abbiamo dato una grande mano alla società".


Zebina: ""Non vedo nessuna crisi, vedo soltanto una squadra che dall'inizio del campionato ha avuto un andamento straordinario. Quella con la Fiorentina deve essere soltanto una lezione, dobbiamo capire cosa abbiamo sbagliato e dare una risposta forte domenica a Genova. Vorrei che la classifica fosse cos alla fine del campionato. Secondo me, se dovessimo arrivare terzi o quarti per quest'anno sarebbe già un successo, perché‚ la Juventus viene dalla serie B e bisogna sempre ricordarlo, perché‚ abbiamo la tendenza a dimenticarlo".


Gli unici che sembrano immuni dalla sindrome 50% sono gli "inetti occupatori di scrivanie altrui" (grazie al lettore Faby per il suggerimento) ed il cantante.

Loro restano sempre fedeli ed inchiodati ad un 100% di cazzate.

mercoledì 5 marzo 2008

L'armata brancaleone (senza Branca)


Il sito web della solare Juventus annuncia in pompa magna che "dopo la visita di ieri di Alessio Secco, oggi è toccato a Jean-Claude Blanc presentarsi allo Juventus Center. L’amministratore delegato ha seguito il lavoro della squadra da bordo campo a fianco del team manager Gianluca Pessotto".


Ma dei dirigenti che si rispettino non dovrebbero essere sempre vicini alla squadra?

Non dovrebbero assistere sempre agli allenamenti della squadra?

Non dovrebbero viaggiare sempre con la squadra?

Non dovrebbero mangiare sempre con la squadra?


Così funzionavano le cose quando la Juventus era una società seria.

C'erano un amministratore delegato, un vice-presidente ed un direttore generale che vivevano 24 ore su 24 per la Juve.

C'era sempre almeno un dirigente ad assistere agli allenamenti.

I dirigenti viaggiavano con la squadra. Mangiavano con la squadra. Erano sempre allo stadio. In casa ed in trasferta.

Ed anche l'ultimo Presidente (da me riconosciuto) della Juventus, Vittorio Caissotti di Chiusano, pur con tutti i suoi impegni professionali, era molto presente (essendo anche molto tifoso).

Questa era la normalità di una società modello.

Perché in questo modo i dirigenti dimostravano alla squadra ed allo staff tecnico che la società era presente. Meglio prevenire che curare. A buon intenditor, poche parole.

E quindi non c'era bisogno di pubblicizzare la presenza dei dirigenti agli allenamenti della squadra.

Perché era una non-notizia.

Oppure, una notizia che avrebbe dovuto essere ripetuta tutti i giorni.


Ora invece abbiamo un'armata brancaleone (pur senza avere Branca) di cirigenti allo sbaraglio.

C'è un amministratore delegato che sta rinchiuso (quando non è in vacanza) nei suoi uffici di Fermo Ferraris, seguendo un rigoroso orario d'ufficio (9.13; 15-18).

C'è una gemellare coppia di presidenti che si distingue per le ripetute cazzate sparate ai quattro venti, per gli elogi a Moratti, per le retromarce, per gli applausi "ad minchiam" quando vengono premiati gli indossatori,

C'è un direttore sportivo pallista che colleziona bidoni e figure di merda in giro per l'Italia e l'Europa.

Ogni tanto, qualcuno di questi fenomeni, molto a malincuore, alza il culetto pesante (ma solare) e va a Vinovo (possibilmente, in una giornata di sole e con temperatura adeguata). A vedere l'allenamento della squadra oppure, è il caso dei gemelli ieri, solo per una seduta di fisioterapia.
E dire che avrebbero centinaia di migliaia (di euro) di motivi per essere un po' più attivi e partecipi.
Ma uno, l'interesse per la Juve, se non ce l'ha, non se lo può dare.

martedì 4 marzo 2008

Palazzi, non così!


(Bonarober per http://www.juworld.net/)

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Mi deferisci Totti per la polemica sugli aiutini/aiutoni agli onesti di Via Durini, e non mi deferisci i gemelli ed il tennista per la lettera aperta e solare pubblicata sul sito?

La pronta retromarcia dei gemelli (dopo le repliche puntute di Paolillo e Gussoni) non conta.

La lettera mette in dubbio la regolarità del campionato.

E non si può.

Non è bello.

Non è sportivo.

Il campionato è regolarissimo.

Il deferimento ci deve essere.


Palazzi, non così!